Le lezioni della padana

Un popolo che non esiste, ma capacissimo di fare figure di cacca.

Vabbé...

fossero questi i motivi di disappunto...

il problema è che si presuppone di "insegnare"...

piuttosto, invece di parlare di come gestire i rifiuti urbani sarebbe stato più istruttivo sapere come trattano i rifiuti industriali visto che "alcuni", facendo il pesce in barile, dicono: ahhh, sono apposto! c' è una vivace azienda del sud che a prezzi ultrabassissimi (non so come facciano, ma a me non interessa...) mi certifica lo smaltimento e io ora dormo tranquillo tranquillo!

e che fugura fa una città che è in emergenza rifiuti da anni e anni?

La fa brutta baffo. Ma ne paga le conseguenze sulla propria pelle, nonostante non sia solo colpa sua, nonostante siano in tanti a mangiarci su questo suo problema.
Ci mangiano anche loschi figuri in doppio petto che vengono dalle parti della bionda con le labbra siliconate (a propopsito dove la smaltiremo una cosi, nell'umido o nella plastica?) che voleva dare lezioni di civiltà ed è riuscita a trasmettere solo la sua ignoranza ed i suoi pregiudizi.

Brutta, senza dubbio...

ma c' è che il sarcasmo saccente e razziale non c' entra niente e non aiuta, è solo un altro problema, molto più grave...



Conosco benissimo Napoli e tutto il suo interland, conosco i suoi pregi e i suoi difetti che, riconosco, ultimamente si sono aggravati.

E' troppo difficile capire cosa ci sia sotto, o forse a qualcuno conviene che sia così.

Una volta "napoletanità" era sinonimo di vivacità, colore, filosofia di vita, arte e, inaspettatamente per qualcuno forse troppo lontano, esempio mondiale di civiltà e industrializzazione...poi gli è stato rubato tutto a partire del floridissimo Banco di Napoli passando per tante menti eccelse, regalandogli infine assistenzialismo in cambio di braccia ed oggi questo è il triste risultato: un territorio in mano alla camorra con grandi ambizioni espansive che tutti dobbiamo temere.

Certi problemi non possono andare in bocca a chi ha la pochezza mentale di appartenere alla Lega.

Quoto e sottolineo l'ultima frase.
Bisogna conoscere un pò di storia per sapere di cosa si sta parlando...

Certo, ribadisco tutto il mio pensiero...

...ma adesso, soprattutto, sta ai napoletani dar prova di orgoglio perchè un "pò" si sono anestetizzati verso certi problemi.

Credo sia cresciuto nei Napoletani il senso di impotenza di fronte all'assenza dello Stato e alla presenza sempre più opprimente della Camorra.

mah... mi sembra che anche tu fabright la prenda un po con superficialità la questione...
sono d'accordo con te ma non credo che i napoletani siano anestetizzati dall'assenza dello
stato e dalla presenza della camorra... come se la camorra non centrasse con le persone,
come se fosse un'entità.

credo invece che ognuno debba prendersi le sue responsabilità, dal leghista bigotto col cervello
di un fungo al napoletano del "così fan tutti".

capisci cosa intendo? è inutile generalizzare: la colpa è di tanti se non di tutti
e chi crede il contrario è sempre in torto, che sia questo polentone o terùn.

Condivido, Le colpe sono su molti fronti e difficili da accertare: ci si è lasciati andare per troppo tempo, complice lo stato, il napoletano "tipo" che ha preferito strade "brevi" alle sue soluzioni, al cittadino che non si è indignato al momento giusto, le indubbie connivenze tra istituzioni e malaffare divenute regole.

Mi dispiace per Napoli, per la gente che respira gli olezzi delle discariche abusive, per la gente buona che subisce il malaffare e per quelli che credono sia la strada giusta.

Ci vuole una botta d' orgoglio popolare.
A far rumore non sono mai le cose belle ma sotto sotto ce ne sono e io ho fiducia.

Come dice Spanky di Drawn Together... "come amo il razzismo!"