Comprendere la sintesi

Giacomo_15 30-09-11 17.18
nonostante ora come ora non ho neppure il tempo di dire A, la mia curiosità non ne vuole sapere di aspettare e necessita di essere soddisfatta emo......
no sul serio, mi sto riferendo all'uso (come si deve) di un sintetizzatore.
mi spiego meglio, ho dei synth (non analogici) con i quali cerco un po' di "smanettare" (questo è il termine tecnico, no? emo) per tirare fuori ciò che più o meno cerco da dei preset......
tuttavia, mi rendo conto delle mie carenze, perchè purtroppo la mia unica fonte di informazioni è proprio questo forum (tra l'altro da quando ho iniziato a seguirlo ho imparato veramente molto)........
ora mi piacerebbe invece mettermi giù a studiare in maniera almeno discreta la sintesi di un suono......non aspiro ovviamente a diventare un tecnico esperto, tuttavia avendo sottomano i miei synth o magari in futuro un analogico, vorrei sapere dove mettere le mani per tirare fuori il suono che più o meno io voglio venga fuori............
sicuramente l'esperienza ed il tempo sono i migliori insegnanti, tuttavia non credo che mettersi giù abbastanza a cianfo su ciò che si fa sia paticolarmente utile........
ho visto che il libro che va per la maggiore (anche per il prezzo) è Analog & Virtual Analog di Enrico Cosimi.....tuttavia benchè l'ho cercato in molti siti, è diventato davvero introvabile
Ho visto poi che è comunque uscito da poco il Manuale Di Musica Elettronica sempre di Cosimi.....un libricino da più di 1000 pagine...........mi chiedevo vale la pena di fare questo acquisto???? è un buon manuale con il quale si può sperare di apprendere qualcosa??????

..........e inoltre avreste qualche buon sito da linkarmi per capire meglio i vari tipi di sintesi??????
mi rendo conto che fare tutto da solo può essere difficile, ma purtroppo non ho nessuno che conosca gli argomenti e come ripeto ciò che ho appreso l'ho appreso tutto da solo (pensate che al mio insegnante di pianoforte il Motif glielo programmavo io emo)
Wildecat 30-09-11 18.52
Per quanto posso suggerirti dal basso della esperienza parto dal presupposto che tu ti stia riferendo esclusivamente alla sintesi sottrativa (quella tipica dei sintetizzatori analogici tipo Moog, per intenderci).
Se è vero questo, ti suggerisco una cosa molto semplice.
Scaricati i vari manuali dei synth e leggili: sono molto utili. In particolare leggiti il manuale dell'Alesis Andromeda, al capitolo tre ti fa un breve ma chiarissimo riassunto della sintesi sottrattiva (ovviamente in inglese).
Per un'infarinatura molto generica vai qui.
E ricordati sempre lo schema fondamentale per spippolare con i synth:
i tre blocchi fondamentali per costruire qualunque suono sono:
Oscillatore--->Filtro--->Amplificatore.
L'oscillatore genera il suono (pensalo un po' come alle nostre corde vocali)
Il Filtro.... filtra! Quindi taglia certe frequenze sotto/sopra/in mezzo (a seconda della tipologia di filtro)
L'amplificatore..... amplifica!!!!!
Questo è il primo passo.
Se ti serve una mano, sono, anzi siamo qui!
Ciao e buon divertimento!
Jeanlu 30-09-11 20.29
Giacomo_15 ha scritto:
ho visto che il libro che va per la maggiore (anche per il prezzo) è Analog & Virtual Analog di Enrico Cosimi.....tuttavia benchè l'ho cercato in molti siti, è diventato davvero introvabile

In attesa che i moderatori, ORANGE 1978, e altri esperti di questo forum condividano con te la loro indiscutibile sapienza e conoscenza dell'argomento, io posso dirti dal canto mio che ho acquistato in settimana l'ultimo e tanto atteso manuale di Enrico Cosimi (Manuale di Musica Elettronica).
Si può tranquillamente dire che ad oggi non esiste nella saggistica italiana una guida più precisa e approfondita di questa, tra l'altro ben strutturata a capitoli e relativamente accessibile come linguaggio.
Per me ne vale la pena, la spesuccia c'è tutta (94€), ma quest'opera resterà negli annali della saggistica di settore in lingua italiana.
In alternativa, se non intendi fare spese, a patto che tu te la cavi piuttosto bene con l'inglese, puoi valutare la serie di appuntamenti "synth secrets" scritta da Gordon Reid per Soundonsound. Ecco il link alle varie parti.
SYNTH SECRETS, link to all parts
Anche questa me la sono stampata e rilegata, è molto interessante (un po' complesso il linguaggio e gli esempi, ma è senza dubbio un punto di riferimento nel panorama formativo sulla musica elettronica in rete).
Buon proseguimento.
Edited 30 Set. 2011 18:32
am0 30-09-11 20.55
Ciao, oltre a ciò che ti è già stato suggerito, se usi la funzione "cerca" e ricerchi "sintesi" trovi le discussioni sull'argomento.

Se poi hai ancora dubbi..... siamo quaemo
Edited 30 Set. 2011 19:01
jacus78 30-09-11 21.50
scrivimi in privato, ti mando qualche file!
jacus78 30-09-11 22.04
spediti!
Ema996 30-09-11 22.21
Per me non è così semplice, si certo qualche nozione di base si può reperire un po' ovunque, ma la verità è che se vuoi apprendere dovresti trovare un bravo insegnante che sappia spiegarti la sintesi in modo per te comprensibile e soprattutto applicabile. Molti libri si perdono troppo in dati quasi ingenieristici andando a propinare una serie di equazioni non sempre comprensibili per un musicista. La sintesi purtroppo o per fortuna non è solo oscillatore inviluppo e filtro, ma ben altro, una serie di configurazioni che possano dare modo di arrivare ai risultati che poi si sentono nei dischi più famosi... Sintesi sottrattiva, additiva, a distorsione di fase, in modulazione di frequenza, granulare, lineare aritmetica...... ce ne sono un' infinità, non è proprio una cosa così immediata.....
Buono studio...... [:-ya
Asterix 30-09-11 22.31
Al biennio di tecnologia dle suono al conservatorio di Milano il professore ci ha spiegato tutto con questo:
SYNTHEDIT

Potresti usare anche: PUREDATA

Buona musica. Stefano.
jacus78 30-09-11 22.33
cmq per sommi capi qua c'è qualcosa!

mentre qua c'è tutto il resto di cui parla ema!
saluti!
Edited 30 Set. 2011 20:33
Giacomo_15 01-10-11 00.06
grazie mille a tutti!!!!! ora distribuisco thanks emo
i vostri link mi saranno senza dubbio molto utili, ora mi metto giù a studiare......
ovvio che come dice Ema il modo migliore di imparare la sintesi sarebbe un esperto, tuttavia non avendo questa possibilità, a parte i vari link (peraltro utilissimi), mi consigliate lo stesso di comperare "Manuale di Musica Elettronica" di Cosimi???? Jeanlu ne sembra entusiasta.......o qualche altro manuale cartaceo???? o è una spesa superflua?????
thermidor 01-10-11 00.42
Se ti può consolare io sono uno di quelli che non suona, ma per hobby realizza sintetizzatori.
Ebbene ho letto tutti i testi sacri, conosco le tecniche, ma non riesco a tirare fuori un solo suono e se ci riesco è per pura fortuna, e passati due giorni non lo so ricreare.
Va anche detto che i suoni che si sentono oggi sono derivati da campionamenti rielaborati, e successivamente ricampionati e rielaborati con tecniche ogni volta più nuove, questo fenomeno va avanti da circa venti anni.
Credo che pensare oggi di riprodurre, con qualunque supporto di base (FM, sottrattiva, addittiva, distorsione di fase), le sonorità attuali sia veramente una impresa impossibile.
Ema996 01-10-11 00.58
thermidor ha scritto:
Credo che pensare oggi di riprodurre, con qualunque supporto di base (FM, sottrattiva, addittiva, distorsione di fase), le sonorità attuali sia veramente una impresa impossibile.

Scusa se mi permetto ma il punto è proprio questo, attraverso la sintesi si possono ricostruire suoni molto complessi, il punto è riuscire a comprendere come poterlo fare, ovvero quale tipo di generazione di forma d'onda e che sintesi utilizzare, quanti moduli si devono avere a disposizione oltre ai classici DCO/VCO, filtri, inviluppi, iniziamo ad avere bisogno di altri componenti quali LFO, Ring Modulator, mixer di segnale sia audio che di controllo e tanto altro. Un buon sistema gratuito per iniziare rimane il SW demo del Nord Moldular con il quale è possibile cimentarsi nella costruzione di vari tipi di synth, ovvio con limitazioni di polifonia e di interfaccia audio, ma da li è molto più intuibile quanto complesa sia la procedura che bisogna adottare per poter creare un suono degno di questo nome.
Guardaemo
thermidor 01-10-11 01.51
Hai ragione, ma ripeto parlo da profano in quanto non ho la vostra esperienza.
Comprendere il funzionamento delle sintesi più diffuse (additiva, sottrattiva, FM), non è di per sè molto complesso (capire il funzionamento non vuole poi dire sapere ricreare il suono che si vuole), per fare il suono e saperlo usare, controlli modulazioni, bisogna essere musicisti avere il feeling con la macchina e questo è il mio handicap.
Per capire sintesi avanzate come il physical modelling o la sintesi granulare, occorre invece una certa base.

Ma se rimaniamo anche nella sintesi sottrattiva, ora abbiamo oscillatori che generano forme d' onda che il Moog neanche se lo immaginava, e che sono il frutto di campionamenti. Oggi puoi partire da un campione di piano e fare un processo di sintesi per arrivare ad un suono complesso che nulla ha a che vedere con la sorgente.
Ma soprattutto, oggi le generazioni di suono non si basano più su onde come dire fondamentali, ma che hanno già una serie di variazioni dello spettro armonico nel tempo.
Avere il controllo di tutte queste variabili credo sia complicato, ma è una mia opinione da non addetto ai lavori, è come avere una funzione che dipende da un ' altra funzione, che a sua volta dipende da un' altra.
Alla fine uno usa i preset, o carica una libreria.

Però ripeto è una mia opinione, da tecnico e non da musicista, ovviamente va considerata l' esperienza e quello che esula dalla pura matematica, alla fine richiede estro, qualcosa che forse non dipende dalla semplice didattica.
Ema996 01-10-11 02.20
E' assolutamente chiaro che attualmente la tecnologia ci ha fornito di strumenti impensabili fino a pochi anni fa, certo che i campionamenti la fanno da padrone oramai nel mondo della "Sintesi", ma ciò non toglie che utilizzando un sistema modulare, sia esso analogico o virtuale, il concetto di base non cambia, ovvero: si prende una forma d'onda comune e la si elabora attraverso i vari moduli fino ad arrivare ad un suono molto elaborato, il tutto senza utilizzare campionamenti (se non la forma d'onda iniziale di base convenzionale S/Sq/P/T)... Allora in questo modo si inizierà ad avere più chiaro il concetto di costruzione sonoraemo
thermidor 01-10-11 20.25
Su questo hai sicuramente ragione.