Ok ora lo letto, scusa se ti sono sembrato troppo categorico sopra era solo per evidenziare alcuni aspetti che secondo me devono essere trattati con cautela.
E' fin troppo evidente che la situazione attuale è del tutto anomala e andrebbe rivista per agevolare sia i lavoratori dello spettacolo che i gestori che investono nella "musica dal vivo" (termine che meriterebbe un lungo approfondimento), purtroppo nel testo di questa petizione c'è molta approssimazione e alcuni errori, per cui non credo che farebbe molta strada.
Va evidenziato che non è scritta da un musicista ma da un "coordinatore di spettacoli" in alcuni paragrafi è evidente che non è un musicista a parlare.
Cito:
Totale esonero da imposte comunali,SIAE e obblighi previdenziali ENPALS
in altre parole non paghiamo i contributi ai musicisti e i diritto d'autore agli autori delle opere, grazie alle quali, incassiamo denaro.
Giusto? e soprattutto con quale vantaggio per il musicista?
Cito:
....[in altri paesi] ... la posizione fiscale del lavoratore autonomo dello spettacolo ha un inquadramento a spese zero fino a 6/8 mila euro regolarmente dichiarati con un sistema semplificato(da noi è necessaria una partita iva o un’iscrizione ad una cooperativa ) .
Non è vero. Si può tranquillamente gestire la propria attività musicale come "lavoratore autonomo esercente attività musicale", senza avere partita Iva e senza iscriversi a una cooperativa.
La Legge n. 350/2003 (Finanziaria 2004) ha introdotto la possibilità per i lavoratori autonomi esercenti attività musicali di svolgere in proprio tutti gli adempimenti contributivi, compresa la richiesta del certificato di agibilità ed il versamento dei contributi (Circolare ENPALS n. 17 del 17 giugno 2004).
In Italia la "no tax area" per i lavoratori autonomi è di 4800 euro.
...
Semplificazione e detassazione per l’ottenimento delle licenze per i locali che intendono fare musica dal vivo.
Questo è assolutamente condivisibile ma è un problema per il quale esiste la Confesercenti.
Ciao
Edited 2 Ott. 2011 5:01