...esco dal coro.
Non mi metto a giudicare questa cosa che peraltro trovo simpatica ma prendo spunto da questa per delle considerazioni su dei tratti univoci che riscontro spesso in chi di recente si affaccia alla composizione.
La considerazione è questa: il computer, nonostante le sue potenzialità, non agevola chi è alle prime armi e si cimenta nella composizione...
Non conosco l' età di Generale, ma in genere in tutti i "giovani" che ultimamente crescono musicalmente e che sono "troppo" aiutati dal computer non fanno altro che sfornare una serie infinita di RIFF legati ad una sequenza di base che, quest' ultima, essendo copiata per facilità d' uso all' infinito, alla fine mortifica le potenzialità espressive di chi vuole creare...non so se mi sono spiegato bene...
Si sente benissimo che questo brano è stato creato realizzando partendo da una base di poche battute di basso/tuba e charleston copiato X volte per poi aggiungere il riff di sax, carino ma limitato dalla ripetitività automatica e che mai potrà andare oltre il suo "stato di riff".
Intendiamoci, spessissimo nelle sonorizzazioni è anche utile avere questi riff poco invasivi che danno il carattere senza impegnare troppo il visivo o il parlato, però, trattandosi di composizione "pura"?, mi aspetterei più respiro, proprio quello che manca quando ci si lascia soggiogare dal fascino facile e immediato del sequencer sul computer.
Mi permetto di consigliare, anche se per te sarà solo un hobby ma soprattutto se su questa strada ci vuoi tirar fuori qualcosa di più professionale, di suonare prima a "mano libera" per non cadere nei limiti della griglia e poter quindi meglio controllare gli equilibri sonori delle varie intro, melodie, bridge e creare quindi musica con il giusto respiro.
Con questo breve saggio hai dimostrato musicalità, lasciala esprimere liberamente e delega il computer alla sola stesura finale, cioè, a quando hai confinato il brano nei suoi giusti equilibri musicali.
Certo che esiste musica creata indispensabilmente col computer ma certamente non è lo swing con le caratteristiche che tu volevi esprimere, sarebbe magari stato interessante se al posto di quel charleston avessi messo un loop di swing anni '40, rifiltrato, tagliato, effettato con bitcrusher e allora sì che la ripetitività del sax avrebbe avuto molto più senso.
Insomma, prendi ciò che ho scritto non come critica ma come consiglio, soprattutto il suonare a mano!
Edited 13 Set. 2011 16:50