Creare un'associazione musicale: accorgimenti legali?

JPJ 08-09-11 18.13
Salve.

Con un gruppo di ragazzi (all'incirca siamo una ventina di persone che compongono 3 gruppi) vogliamo creare un'associazione musicale. Non abbiamo in mente chissà quali eventi, ma vogliamo solamente avere una certa "regolarità" come musicisti che si ritrovano insieme per suonare.
Questo perché?
Perché abbiamo deciso di trovarci un luogo bello e pulito, dove tirare su delle sale prove con project atudio tutto nostro. Vogliamo quindi afittare un fondo ad hoc, evitando però di lasciare tutte le spese sulle spalle di una persona. Per questo abbiamo pensato ad una associazione, dove ognuno ha una responsabilità nella quota di affitto del fondo.

Ho letto in giro ed ho visto che creare un'associazione è piuttosto semplice.

Quello che mi chiedo e vi chiedo è: che margini di attività ha un'associazione senza scopo di lucro all'interno di un proprio locale?
Mi spiego meglio: all'interno di un locale dove viene suonata della musica ci vuole un'insonorizzazione adeguata al posto in cui si trova. A proposito di questo problema ci sono dei controlli pari a chi, per esempio, decide di metttere su un'attività (es. sale prova) con tanto di P.IVA oppure basta "non fare casino" e nessuno viene a controllarti?

In sintesi chiedo: ci vogliono tutti gli accorgimenti di quando si apre un'attività vera e propria (anche certificazioni dell'impiantistica ad esempio) oppure basta, come ho detto sopra, "non fare casino" per esercitare il "Libero diritto di associazione" come previsto dalla costituzione?
febo50 08-09-11 23.06
Sono stato a lungo segretario di un'associazione musicale. Per fondarla è sufficiente che i soci fondatori redigano lo statuto (vi sono anche dei libri dove prendere la falsariga ad esempio: "Come fondare un'associazione") e recarsi all'Ufficio del Registro per registrare l'atto. Poi dovrà essere richiesto il codice fiscale. Se l'Associazione è senza fini di lucro è sufficiente tenere il libro dei verbali delle riunioni e il libro dei movimenti di cassa (firmati dal segretario e dal presidente). Ovviamente qualsiasi entrata sia derivante dalle quote sociali che da elargizioni dovrà essere reinvestita.
All'interno di un locale in proprietà, in comodato o preso in affitto gli associati sono liberi di riunirsi senza particolari regole. Il locale deve essere a norma di legge per quanto riguarda l'impianto elettrico, il ricambio d'aria e di dimensioni adeguate al numero di persone ospitate. Per il rumore dovreste intervenire solo se vi fossero delle proteste. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti scrivimi pure alla mi casella privata di posta elettronica : fabio@galgani.it
ROLL 09-09-11 14.25
Aggiungerei che, qualora si volesse costituire un'attività economica a tutti gli effetti (con partita IVA, iscrizioni varie ecc.), sarebbe necessario rispettare tutti i vincoli, di legge o per regolamento comunale, anche riguardo l'immobile.

Se, come detto sopra, l'uso fosse meramente privato, allora penso basti un po' di buon senso e civiltà.