SMARTKID ha scritto:
Una domanda da ignorante o quasi in materia: quali sono i difetti piu' evidenti (oggi) di un analogico "vero" rispetto agli ottimi VA in circolazione, oltre ovviamente alla mancanza di polifonia?
Dipende se l'analogico è d'annata o no. Se è d'annata, posto che si tratti di uno strumento in buone condizioni, si può incappare nei seguenti eventuali svantaggi, più che difetti:
1) Mancanza di porte MIDI o implementazione limitata del protocollo (spesso rimediabile acquistando kit da terze parti, come per esempio l'upgrade Europa per il Roland Jupiter 6)
2) Delicatezza dello strumento e necessità di manutenzioni più frequenti rispetto ad un VA, difficile reperibilità di eventuali parti di ricambio.
3) In genere architettura meno estesa rispetto a certi VA.
4) Qualche eccezione a parte (per esempio il JX-8P), mancanza di funzioni come sensibilità alla dinamica ed aftertouch.
5) Anche se non sempre, costo maggiore rispetto ad un VA.
Svantaggi che ovviamente dimentichi in un nanosecondo dal momento che accendi lo strumento e senti la "vera pasta analogica" (anche se io la preferisco alla carbonara
) che questi strumenti hanno. E che, se invece l'analogico è recente, vedi per esempio il Prophet 08 oppure l'Andromeda A6, non ci sono più, costo a parte.
A riguardo della manutenzione dipende poi dalla macchina che ti capita sotto le mani: per esperienza posso dire che macchine come i Juno o i JX-8P, una volta risistemati nel caso che non sono arrivati nelle condizioni migliori, non danno tanti problemi. Altre macchine più anziane e complesse come un Memorymoog od un Jupiter 8 sono più schizzinose a riguardo e necessitano di maggior cura. Fa molto la differenza il fatto che la macchina sia stata costruita con circuiti integrati o componenti discreti (transistor, resistenze, condensatori, ecc...). Le macchine che usano circuiti integrati per oscillatori, filtri, EG, ecc... in genere sono più resistenti e meno sensibili alle variazioni di temperatura, con indubbi vantaggi anche per il mantenimento dell'accordatura.
Ho letto su Internet e la cosa mi è stata confermata da un forumer con cui sono contatto tramite MSN Messenger, che per esempio il Jupiter 8, essendo fatto con componenti discreti, è più suscettibile rispetto al suo fratello minore Jupiter 6, che usa gli integrati CEM per la catena di sintesi.
Occorre poi far distinzione tra i synth che hanno i VCO (oscillatori controllati in tensione) oppure i DCO (oscillatori controllati da un timer digitale): i secondi praticamente non soffrono di problemi d'accordatura rispetto ai synth fatti si con integrati, ma che usano i VCO. Macchine come i Roland Juno, JX-3P-8P-10, Korg Poly 800-61, ecc... sono synth a DCO. Lo svantaggio che hanno tuttavia rispetto ad un synth a VCO è che il loro suono è un po' più freddo e preciso, anche se comunque più caldo dei VA in genere.
Io per farti un esempio ora possiedo un Roland Juno 106 ed un JX-8P, entrambi analogici. Hanno un'architettura di sintesi meno completa del mio JP-8000 (che peraltro anche lui a sua volta ha un'architettura abbastanza semplice rispetto ad altre macchine), ma in quanto a calore del suono battono il JP-8000 5 a 0. E non sono nemmeno tra gli analogici con il suono più caldo, ci sono strumenti che a loro volta spazzano via queste 2 macchine (vedi i vari Roland Jupiter, Oberheim OB-qualcosa, Moog, ecc...).
Edited 6 Set. 2011 21:36