[c]Quello che è interessante non è il fatto che lui abbia l'Oasys e quant'altro, ma il concetto di avere non tante tastiere ma tanti programmi (combi) da commutare "in sequenza" in funzione di ciò che serve durante l'esecuzione di ciascun brano esempio:
Patch1=Piano -> Patch2=Split (Piano/SynthLead) -> Patch3=Piano -> Patch 4=Split (El. Piano+pad/Sax) -> ....
In sintesi, visto che alla fine le mani a disposizione sono sempre solo 2, programmando bene le cose ed avendo ben chiaro ciò che si deve fare durante ciascun brano, si può anche pensare di far tutto con 1 sola tastiera (almeno per generi non troppo "improvvisativi" ovvero con esecuzione al 80/90% pianificabile a priori)
Sul concerto degli Yellow Jackets, sei 100% sicuro che fosse solo il Triton ovvero non pilotasse null'altro dietro le quinte (pura curiosità, Ferrante è di sicuro capacissimo di fare grandi cose anche con il solo Triton)
[/c]
Anch'io adotto questo approccio, ed è per quello che raramente ho bisogno di 3 tastiere... in genere con 2 riesco a riempire già molto (anche troppo ;-) )...
Su Ferrante: sono convinto che usasse solamente un Triton per 2 ragioni:
1) I suoni erano quelli ;-)
2) Non aveva null'altro che un MacBook pro, che però ti direi con assoluta certezza che usasse per registrarci su la serata con Cubase...
Edited 24 Ago. 2011 19:38