Non intendevo dire questo.
Intendevo dire che oggigiorno le persone diventano sempre più schiave di questi accorgimenti elettronici, e molto spesso si ritrovano poi completamente spaesati quando non le hanno.
Un comporamento che lo si vede sempre più tra i giovanissimi.
Senza il tamagochi si sentono persi, ansiosi, dubbiosi, irrequieti.
Ti faccio un esempio semplice.
Io sono un appassionato di montagna.
Non ci vado spesso a fare escursioni, ma qualche volta ci vado.
E quando vado in montagna mi piace gustarmi la montagna, chiedere gli altri escursionisti com'è il tempo lassù, ingegnarmi, decidere se fare il sentiero X al posto di quello Y, osservare il movimento delle nuvole e il colore dei ghiacciai al fine di determinare l'evoluzione meteorologica.
Tutte cose di cui non voglio privarmi, sopprattutto perchè grazie a queste cose acquisto esperienza, sicurezza, e imparo a far funzionare il mio cervello, non quello di un accrocchio elettronico.
Oggi invece quando mi capita di fare qualche escursione in montagna ti incontro la comitiva di ragazzotti armati di telefonino che non sanno decidere le cose a un palmo dal naso.
Il sentiero?
Devo chiederlo a google map.
Il meteo?
Devo guardarlo su internet, mica osservando il cielo e/o il volare degli uccelli.
Il percorso?
Me lo calcola il telefonino, mica la mia voglia di esplorare.
La posizione?
Devo usare il gps, mica guardare il paesaggio e le montagne adiacenti.
Vien da sè che tutti questi "automatizzati" che incontro in montagna mi fanno sorridere perchè senza i loro tamagochi si vede lontano un miglio che sono persone totalmente sprovvedute, talmente schiave del loro arnese elettronico da ritrovarsi persi qualora quell'arnese dovesse smettere di funzionare o va "fuori campo".
Insomma sono persone che hanno deciso, per ragioni discutibili o meno, di mettere da parte la fantasia, il cervello, il senso di improvvisazione, lo spirito di avventura, e affidarsi totalmente ad un affarino elettronico che gli dice sempre cosa fare.
Il telefonino che prende il posto del cervello.
Pazzesco.
Ne risulta che chi non usa l'affarino elettronico è un escursionista vero, dotato di acume, osservazione, capacità di valutazione propria, spirito di improvvisazione alle variabili, esperienza, palle, etc.
Chi usa l'affarino elettronico è un sottomesso, un insicuro, un debole.
Tanto da (e l'ho visto molte volte) andare nel panico qualora il suo tamagochi elettronico fallisce, o si scarica, o sbaglia.
La tecnologia ben venga!
Ma non deve mai prendere il sopravvento sulla persona fisica, sulla sua capacità di imparare a cavarsela da solo nelle varie situazioni, insomma di non far smettere di far funzionare il cervello affidando ogni decisione ad un accrocchio elettronico.
L'accrocchio elettronico non è infallibile.
E' fallibile.
Per contro anche l'uomo non è infallibile.
Ma l'uomo ha la capacità di usare la fantasia, di osservare, di comunicare, di improvvisare, di intuire, di arrangiarsi.
E questo fa di lui un sistema che gli farà sempre un mazzo così a qualunque accrocchio elettronico.
Dipendere sempre e in ogni luogo da queste tecnologie non è progredire.
E' diventare schiavi di un sistema che ti consiglia sempre lui cosa fare.
Peccato che alle volte sbaglia.
Ed è in quei momenti che ti ritrovi sperduto, incapace di affrontare qualunque situazione, stupida o grave, che ti si pone davanti.
Edited 18 Lug. 2011 12:26