Il mio portatile dei sogni

drmacchius 16-07-11 15.11
dimensioni, l'autonomia e il toutch screen di un ipad di un ipad, la potenza e la connettibilità HW (usb, firewire), shcermo wacom con possibilità di scrivere a schermo a avere il riconoscimento digitale della scrittura con funzionalità onenote completamente integrate e sincronizzazione con cellulare sia online che offline, doppia docstation: una fissa da tavolo e una portatile che permetta di dotare di tastiera e scrol il computer all'occorrenza.

Se uno ci pensa bene, sono tutte cose che in casa apple esistono, integrabili con incrementi di prezzo minimi e con accordi con microsoft......il marketing frena la tecnologia!!!!!!!!!!
Hendrix 16-07-11 17.35
e cosa te ne fai?
drmacchius 16-07-11 22.40
...me lo metto in tasca e lo uso a lavoro per prendere appunti come fosse un taccuino,
sfoglio pdf come fossero libri quando devo consultare un manuale o un vocabolariofo,
ci fotografo i pazienti e gli faccio firmare i consensi informati,
registro le riunioni così non mi dimentico niente, lo attacco alla docstation portatile e ci batto le lettere o scrivo i progetti di ricerca di fretta al primo tavolo libero a lavoro,
lo attacco alla docstation grande quando voglio guardare sul monitor 24 pollici o collegarlo alla mia rete di pc e tutte le periferiche,
lo uso come un ipad per leggere un ebook sul treno o guardare un dvd,
me lo metto a consol su una barchetta o in camper e lo uso come gps...


....in pratica ci faccio tutto quello che coi normali portatili non si f perchè troppo grandi e vincolati alla tastiera, quello che sarebbe bello poter fare con un ipad ma che non fai perchè ha un digitalizzatore resistivo è perchè non è un computer col multitasking, quello che si dovrebbe poter fare con un tablet pc ma che non si fa perchè non ne esistono del formato di ipad e perchè non ci sono tutte le app che esistono per ipad......

non ti sembra abbastanza?
xr2002 17-07-11 18.02
Aahahh e da oggi/domani fai pagare pure il ticket, DI NUOVO. Penso che risolveresti con un Macbook Pro, ma il touch screen va applicato a parte, so che per l'iMac esiste. Il problema è che poi devi interagire con gli altri, ad esempio a dover convertire le cose fatte con Numbers etc etc. Il Mondo appartiene ai PC, se invece fai il ghostwriter come me, si, un mac va bene. emo
Edited 17 Lug. 2011 16:03
efis007 17-07-11 18.49
Scusate la sincerità, ma... una volta come si faceva? emo
Com'è che adesso se non si ha l'ipod, l'ipad, il gps, il wifi, il dvd, la pennina magnetica, etc etc, non si può più fare niente? (andare in treno, in macchina, in barca, prendere appuntamenti, appunti, etc).
Non vi sembra di diventare un po' troppo tamagochi dipendet? emo
Lo notavo proprio ieri con alcune ragazze miei amiche.
Anzichè relazionare con la gente, parlare, discutere, impegnare il proprio tempo in tante altre cose, etc, ogni minuto libero diveniva una scusante per "tamagochitare" continuamente con sti accidenti di telefonini computerizzati.
Era più il tempo buttato via a giocare con questi affari, che il resto.
Dico, è mai possibile che senza sti accrocchi non si può più vivere?
Se non ho il tamagochi non so come impegnare il tempo in treno.
Se non ho il tamagochi col gps ho paura ad uscire in macchina perchè c'è il lupo mannaro che mi mangia.
Se non ho il tamagochi non possono più leggere un libro.
Se non ho il tamagochi non posso più annotarmi gli appuntamenti su una agenda.
Se non ho il tamagochi non posso più fare le foto (spesso inutili) da mostrare su facebook.
Se non ho il tamagochi non posso dire "ti voglio bene" alla fidanzatina ogni mezz'ora, e guai, è una cosa che non mi posso permettere, è diabulus.
Etc etc etc.
A me sinceramente fanno un po' ridere ste cose.
Ben venga la tecnologia, sono il primo a dirlo.
Ma diventarne schiavi dalla mattina alla sera, proprio no. emo
E' una vita che viaggio e lavoro senza gps, senza internet portatile, senza libro elettronico, senza wifi, senza google map, senza pennino magnetico, etc etc etc,... e non ho mai avuto problemi.
Anzi sto benissimo.
Ma il mondo è bello perchè è vario.
QUando ho un po' di tempo libero preferisco occuparlo guardando le belle ragazze anzichè accendere il tamagochi. emo


drmacchius 17-07-11 19.03
una volta come si faceva?
una volta la propri sfera di amicizie si fermava al paese o il quartiere in cui si viveva, il medico aveva 500 patienti e li conosceva dalla nascita alla morte o per andare da uno specialista si vendeva il terreno della nonna per prendere la ricetta da parte di una persona che nemmeno vi riconosceva per strada,e se succedeva qualcosa era colpa tuae non sua....

una volta non bisognava documentare qualsiasi cosa si faceva, ne' tantomeno bisognava essere certi che quello che si faceva rispecchiasse gli ultimi ritrovati della scienza o della legge, un tempo l' unica lingua straniera con cui bisognava lavorare era l' italiano perchè per il resto si faceva tutto in dialetto, un tempo il mondo finiva ai confini del comune in cuis si era nati, si sperava di non crepare di polmonite o tubercolosi ingiovane età con il sogno di arrivare vecchi e lucidi all' età di 65 anni il giorno in cui una morte serena ci avrebbe fatto dimenticare....

il mondo è cambiato anche grazie alla tecnologia, senza di essa non ci sarebbero i problemi odierni, ma la vita sarebbe quella del dopoguerra italiano....
efis007 17-07-11 21.07
Non intendevo dire questo.
Intendevo dire che oggigiorno le persone diventano sempre più schiave di questi accorgimenti elettronici, e molto spesso si ritrovano poi completamente spaesati quando non le hanno.
Un comporamento che lo si vede sempre più tra i giovanissimi.
Senza il tamagochi si sentono persi, ansiosi, dubbiosi, irrequieti.
Ti faccio un esempio semplice.
Io sono un appassionato di montagna.
Non ci vado spesso a fare escursioni, ma qualche volta ci vado.
E quando vado in montagna mi piace gustarmi la montagna, chiedere gli altri escursionisti com'è il tempo lassù, ingegnarmi, decidere se fare il sentiero X al posto di quello Y, osservare il movimento delle nuvole e il colore dei ghiacciai al fine di determinare l'evoluzione meteorologica.
Tutte cose di cui non voglio privarmi, sopprattutto perchè grazie a queste cose acquisto esperienza, sicurezza, e imparo a far funzionare il mio cervello, non quello di un accrocchio elettronico.

Oggi invece quando mi capita di fare qualche escursione in montagna ti incontro la comitiva di ragazzotti armati di telefonino che non sanno decidere le cose a un palmo dal naso.
Il sentiero?
Devo chiederlo a google map.
Il meteo?
Devo guardarlo su internet, mica osservando il cielo e/o il volare degli uccelli.
Il percorso?
Me lo calcola il telefonino, mica la mia voglia di esplorare.
La posizione?
Devo usare il gps, mica guardare il paesaggio e le montagne adiacenti.

Vien da sè che tutti questi "automatizzati" che incontro in montagna mi fanno sorridere perchè senza i loro tamagochi si vede lontano un miglio che sono persone totalmente sprovvedute, talmente schiave del loro arnese elettronico da ritrovarsi persi qualora quell'arnese dovesse smettere di funzionare o va "fuori campo".
Insomma sono persone che hanno deciso, per ragioni discutibili o meno, di mettere da parte la fantasia, il cervello, il senso di improvvisazione, lo spirito di avventura, e affidarsi totalmente ad un affarino elettronico che gli dice sempre cosa fare.
Il telefonino che prende il posto del cervello.
Pazzesco. emo

Ne risulta che chi non usa l'affarino elettronico è un escursionista vero, dotato di acume, osservazione, capacità di valutazione propria, spirito di improvvisazione alle variabili, esperienza, palle, etc.
Chi usa l'affarino elettronico è un sottomesso, un insicuro, un debole.
Tanto da (e l'ho visto molte volte) andare nel panico qualora il suo tamagochi elettronico fallisce, o si scarica, o sbaglia.

La tecnologia ben venga!
Ma non deve mai prendere il sopravvento sulla persona fisica, sulla sua capacità di imparare a cavarsela da solo nelle varie situazioni, insomma di non far smettere di far funzionare il cervello affidando ogni decisione ad un accrocchio elettronico.
L'accrocchio elettronico non è infallibile.
E' fallibile.
Per contro anche l'uomo non è infallibile.
Ma l'uomo ha la capacità di usare la fantasia, di osservare, di comunicare, di improvvisare, di intuire, di arrangiarsi.
E questo fa di lui un sistema che gli farà sempre un mazzo così a qualunque accrocchio elettronico.
Dipendere sempre e in ogni luogo da queste tecnologie non è progredire.
E' diventare schiavi di un sistema che ti consiglia sempre lui cosa fare.
Peccato che alle volte sbaglia.
Ed è in quei momenti che ti ritrovi sperduto, incapace di affrontare qualunque situazione, stupida o grave, che ti si pone davanti.
emo
Edited 18 Lug. 2011 12:26
Hendrix 18-07-11 14.28
la gente senza cervello c'è sempre stata e sempre ci sarà...
che ora sostituiscano il vuoto d'aria con un aggeggio elettronico
è un bene da un certo punto di vista!

però concordo abbastanza col discorso di efis!emo
Markelly 19-07-11 00.56
Anch'io concordo con Efis.

Tra questo instupidirsi con aggeggi elettronici e lo scenario post-bellico paventato da DrMacchius, ce ne corre!!! emo
lonestar 19-07-11 12.36
Pure io con efis.

Nun ciavemo più un cazzo da dirci ar giorno d'oggi. Giusto na marea de fregnacce.
mima85 19-07-11 15.15
Io che, come tanti altri qui sul forum, con la tecnologia ci lavoro, concordo con Efis.

Troppe persone hanno perso la concezione della tecnologia come strumento per aiutarsi in certe faccende che comunque vanno svolte in prima persona, vedendola come la soluzione definitiva a tutti i problemi, o peggio come stile o ragione di vita.

No, la tecnologia non è questo. E se questo concetto non viene capito può essere molto pericoloso, perché disadatta il nostro cervello a lavorare, e questo può creare dei seri problemi in caso di bisogno.

Trattasi il mio di un discorso generale, ovviamente non riferito a drmacchius, che presumo la sua testa la sappia usare come si deve.