L'arranger è una macchina che non morirà mai in quanto naturale evoluzione del concetto di organi elettronici che avevano, appunto, gli autoaccompagnamenti.
E suonare con un arranger, checchè si dica, è suonare.
Gli arranger possiedono capacità improvvisative e lavorative che le "basi" se le scordano.
Possibilità di riarrangiare qualsiasi pezzo all'istante.
Di variarne velocità, tempo, durata, stesura, tonalità, senza alcun stupido vincolo.
Ma soprattutto la versatilità di essere pronti in qualunque situazione, che sia festa privata, che sia matrimonio, che sia quel che volete, a poter eseguire qualsiasi cosa anche fuori dall'ordinario (ti arriva il tale ospite che vuole un brano non "in base"... che sia fa? con l'arranger si fa tutto, non esistono limiti).
E per favore non diciamo che adesso la gente quando vuole sentire un pezzo deve sentire quel pezzo fatto esattamente come l'originale.
L'originale lo mette il DJ, mica il musicista!
Il musicista interpreta il suo pezzo a suo gusto personale, ed è questo che lo rende più bravo o più scarso di un'altro musicista.
Usassero entrambi la stessa "base" (magari comprata al mercatino dei midi) sarebbero due polli identici che fanno esattamente la stessa cosa.
Ergo il pirla vale tanto quanto uno con le palle quadre.
Perchè?
Perchè c'ho la base originale come ce l'ha quell'altro.
Stesso discorso vale anche con le band.
E' vero che ci sono band che fanno cover e cercano di farle in modo quanto più preciso all'originale.
Ma ogni band non fa comunque l'originale.
Ci sono enormi differenze di suono e di esecuzione.
Ripeto, chi vuole gli originali vada da un DJ e gli dica di mettere sù il disco originale, mica stressare l'anima al musicista costringendolo a fare il clone del DJ.
Per cui per quanto mi riguarda, viva gli arranger.
Il giorno che questi strumento spariranno dal mercato allora sì che potremo dire addio al musica vera, suonata in modo personale, improvvisata al momento, e rispondente a qualunque esigenza che si presenti nell'ambiente lavorativo.