Modelli fisici o campioni? dove sta la differenza?

Motif87 24-06-11 20.46
Ragazzi potete chiarimi questa cosa.. la differenza in termini audio tecnici tra la tecnologia a modelli fisici come quella del v piano o della serie cp1 cp5 yamaha...... e la tecnologia a campioni come quella di nord stage yamaha motif korg kronos etc... anche i vst ad esempio la libreria kontakt Alicia Keys è a modelli fisici o a campioni?
mima85 24-06-11 21.24
Concettualmente è molto semplice: la sintesi a campioni utilizza delle vere e proprie registrazioni, più o meno dettagliate, di singole note dello strumento, e queste registrazioni vengono mappate sulla tastiera per poter essere riprodotte quando si preme un tasto.

Un campione può essere composto in realtà da diversi campioni sovrapposti, detti layer, che catturano singoli dettagli del suono. Per un suono di pianoforte per esempio puoi avere un layer con il suono vero e proprio, uno per il rumore del martelletto che colpisce la corda, uno per la risonanza simpatetica delle corde in rapporto armonico con quella che suona, uno per il rumore del martelletto che ritorna in posizione quando rilasci il tasto, ecc... Ci sono VSTi con campioni di pianoforti che contengono gigabyte di materiale.

Normalmente sulle tastiere e gli expander per risparmiare memoria non si campionano tutti i tasti ma un tot per ogni ottava, e se viene suonato un tasto per cui la nota non è stata campionata, si prende il campione della nota bassa più vicina e lo si riproduce più velocemente, in modo da ottenere la nota giusta.

Per farti un esempio, se per un'ottava vengono campionati dallo strumento originale un DO ed un SOL e tu suoni un FA, il campione che suonerà sarà quello del DO, riprodotto più velocemente in modo da far suonare un FA. Se tu suoni un SI, viene preso il campione del SOL e fatto suonare allo stesso modo.

Se sotto la nota che vuoi suonare non sono più presenti campioni, lo strumento prende quello della nota alta più vicina e lo riproduce più lentamente

Ai campioni poi possono venire applicati filtri, inviluppi, effetti, ecc... in base all'architettura dello strumento.

La sintesi a modelli fisici invece riproduce il suono degli strumenti musicali calcolando da zero le forme d'onda di questi tramite algoritmi matematici. Non ci sono campionature, e se ci sono sono solo a supporto del calcolo. Tutto viene calcolato in tempo reale.

Uno strumento come il V-Piano è a modelli fisici, così come lo è qualsiasi synth Virtual Analog, in quanto quest'ultimo tipo riproduce, sempre tramite calcolo, il comportamento fisico dei circuiti elettronici dei synth analogici.
Edited 24 Giu. 2011 19:26
thermidor 25-06-11 00.36
I sistemi a suoni campionati corrispondono a quelli ben descritti da Mima, poi sono stati ampliati per contenere l' alto numero di campioni da memorizzare.

Il sistema a modelli fisici, lo dice la parola stessa, tenta di ricreare quello che esiste in natura.
Il fenomeno che si cerca di replicare è quello della/e risonanza/e naturale/i di uno strumento.
Questo evento è largamente diffuso, pensa solo all' ammortizzatore della macchina, se non è calcolato bene quando prendi il primo salto può andare in una oscillazione più o meno smorzata.
Questo è il principo che fa funzionare qli strumenti acustici, la chitarra suona perchè ha la cassa armonica, il sax perchè ha un "tubo".
La sintesi a modelli fisici si basa appunto sul ricreare un sistema risonante che corrisponda alle condizioni dello strumento, per farlo suonare occorre solo fornire una piccola sorgente (in generale di rumore).

Per come la vedo io, ma non sono un musicista e quindi non ho la sensibiltà necessaria per esprimere un giudizio attendibile, la sintesi a modelli fisici va bene quando è dedicata a fare una cosa, se diventa uno strumento generalista bisogna avere le idee molto chiare dei controlli e conoscere bene la struttura di quello che si vuole fare.
Un esempio per farsi un' idea, lo si trova in un synth (non ricordo come si chiama) che è presente su Ableton Live.