Jeanlu ha scritto:
Cosa vuol dire esattamente campionare?
Campionare significa prelevare ad intervalli di tempo molto ravvicinati il livello (voltaggio) di un segnale e di rappresentare questo livello con un numero. Come risultato del campionamento si ottiene una sfilza interminabile di numeri, che messi in un grafico in cui l'asse delle ascisse (la X) è il tempo e l'asse delle ordinate (la Y) è il livello di ogni campionamento, rappresentano la forma d'onda del segnale registrato.
Ora al posto del grafico immaginati di avere un convertitore, sulla cui entrata vengono applicati questi numeri, e che all'arrivo di ogni numero questo alza od abbassa la tensione sulla sua uscita, secondo i valori ricevuti. Sull'uscita del convertitore avrai quindi nuovamente il segnale registrato in precedenza, da mandare in uscita.
Il campionamento può avvenire a varie velocità, dalle 44'100 volte al secondo (44,1 KHz) tipiche dei CD audio a frequenze più elevate (96, 192, ecc... KHz) tipiche per esempio delle interfacce audio di fascia alta.
Questo molto in sintesi, ti consiglio di leggere qualche pagina su Internet che tratta dell'argomento perché ci sarebbero altre cose da spiegare, tra cui per esempio l'impiego di filtri antialiasing sia all'entrata che all'uscita del circuito campionatore per evitare artefatti digitali nel suono, oppure il teorema di Nyquist, secondo il quale la frequenza massima campionabile equivale alla metà della frequenza di campionamento, ecc...
Ora ti dirai: embè, mo che ho sti numeri, dove li memorizzo? Risposta: su qualsiasi supporto dati digitale. Hard disk, RAM (ma li perdi quando togli la corrente), flash ROM, CD audio, ecc...
Per esempio, nei classici file WAV è contenuta proprio questa sfilza di numeri, che deve rappresentare il suono registrato in questi file.
Analogamente, i campioni (samples) contenuti in tastiere e workstation, sono anche questi la medesima sfilza di numeri, rappresentanti il suono dello strumento desiderato.
Edited 30 Mag. 2011 21:53