In che modo sfruttate la tecnologia v.a.s.t. ?

Jeanlu 20-05-11 17.46
Domanda rivolta logicamente a possessori di Kurzweil serie K o PC.

- Quali sono per voi i vantaggi operativi di avere una VAST dentro la vostra Workstation, e in che modo la sfruttate??
- Con quali suoni ritenete davvero utile una programmazione così profonda e capillare, e quando invece pensate (se lo pensate) che potreste ottenere risultati migliori con altri mezzi e altre vie, magari più semplici e diretti?
- Avete la sensazione di far qualcosa con la vostra Kurz che su altre macchine non sarebbe possibile (o quasi) fare??

Perdonate i toni da giornalista, mi sembrava l'unico modo per essere chiaro e veloce (detta alla Abatantuono, "Brev' e circoncis' " emo )
Spero che ne venga fuori una discussione interessante.
Grazie a chi si fa avanti.emo emo

gioj93 20-05-11 19.02
Dai rispondo io emo

1) Beh, non saprei che fare senza VAST... trovi il campione che ti interessa e poi ci fai quello che vuoi: puoi sdoppiare il segnale e processarlo in 2 catene diverse e risommarlo alla fine, passarlo per filtri, stimolatori di frequenze, altre forme d'onda, e controllare tutte queste cose con lfo, adsr, controlli fisici, un bel po'di roba insomma

2) Sicuramente tutto questo ben di Dio torna utile nella programmazione di lead espressivi, pad "in movimento", suoni synth particolari ma anche strumenti acustici molto realistici. Esempio: la programmazione più capillare la ritroviamo proprio nell'emulazione di strumenti reale quali pianoforti e piani elettrici in cui vengono usati anche più di 20 layer, ognuno dedicato a particolari sfumature del timbro dovuto alla velocity o all'altezza della nota che suoniamo. Non credo che ci siano metodi più diretti di questo se non avere un campione per ogni velocity e range... credo che questo schema di sintesi sia comune a tutte le workstation, ma sia solo più completo sulle kurzweil (è un mio personalissimo pensiero perchè non ho mai studiato bene altre workstation)

3) Continuamente emo ma spesso ho anche l'impressione del contrario. Alla fine il bello sta nel capire quando usare la VAST in modo più approfondito e quando invece usare schemi di sintesi molto semplici per non complicarsi la vita, ma ciò richiede molta pratica. Alla fine giuro che i risultati di una buona programmazione sono quasi commoventi emo la vera soddisfazione sta appunto nel riuscire a ricreare anche timbriche tipiche di altri synth e giuro che è possibile, ma ci vuole tempo e pazienza
gioj93 20-05-11 19.06
Mi permetto di allegare un video che ho fatto recentemente con la k2600 in cui mostro qualche suono che ho programmato emo ---> Video
Jeanlu 20-05-11 19.55
@ gioj93
Mi permetto di allegare un video che ho fatto recentemente con la k2600 in cui mostro qualche suono che ho programmato emo ---> Video
Ah sei te?? Avevo già visto questo video in rete.
Bello davvero!
emo
Interessante anche la tua risposta iniziale, ti ho già dato un meritato thanks.
Aspetto altri pareri. emo
Manlio08 20-05-11 20.30
gioj93 ha scritto:
Mi permetto di allegare un video che ho fatto recentemente con la k2600 in cui mostro qualche suono che ho programmato emo ---> Video


Verrei a napoli solo per stringerti la mano emo
Fammi capire, come hai imparato ad usare la V.A.S.T. pur non esistendo manuali che insegnano qualche trucchetto?
gioj93 20-05-11 20.40
Manlio08 ha scritto:
Verrei a napoli solo per stringerti la mano emo
Fammi capire, come hai imparato ad usare la V.A.S.T. pur non esistendo manuali che insegnano qualche trucchetto?

Addirittura! emo In verità il manuale esiste, ho avuto la fortuna di avere molte ore di corsi di inglese alle spalle e ho studiato la programmazione dal manuale della K2500 oltre che da vari tutorial del pelatone emo poi alla fine del suddetto manuale ci sono anche un paio di esempi molto utili. Dopo aver capito questa parte teorica, la cosa più importante è capire come ogni DSP agisce sul campione, in modo che, dovendo produrre un suono preciso, già sai dove andare a mettere le mani. Smanettamento, a tutto gas emo
Manlio08 20-05-11 21.05
Sai, (insultatemi pure, sono pronto emo) ho sempre ronzato attorno al k2600/pc3 ma non mi sono mai voluto imbattere in questi strumenti per due motivi: -non ho mai avuto il piacere di provarli dal momento che in tutta la provincia di messina non c'è un rivenditore kurzweil (smentitemi se ci riuscite emo) - data la mancanza di manuali in italiano e data la mia poco più che elementare conoscenza dell'inglese non mi sono mai sentito all'altezza, anche perché, per me, sarebbe inutile comprare uno strumento del genere per suonare solo presets o al massimo fare qualche modifica superficiale. Sarebbe come comprare una ferrari e portarla sempre in seconda emo
gioj93 20-05-11 21.13
Beh se è per questo con la K2600 sono andato proprio alla cieca, sono andato direttamente a ritirarla a Bari dal privato che me l'ha venduta xD e avevo il tuo stesso timore ma alla fine credo di aver fatto la scelta giusta... pensa che adesso ho anche la PC361! Dopo che provi la VAST è difficile immaginarti la tua vita senza emo
Comunque per iniziare sempre troverai qualcuno disposto ad aiutarti sui vari forum, per il resto è tutta pratica emo
Jeanlu 20-05-11 22.28
Avrò anche la paranoia del "nuovo"...però non vedo l'ora di mettere le mani su una pc3k6 o pc3k7.
Proprio non vedo l'ora...E stavolta in negozio non voglio solo scorrere i presets, ma anche modifcare qualche parametro, addentrarmi anche nelle più semplici situazioni di programmazione, e vedere che effetto mi fa. emo emo
Spero bello.
Nessun'altro che vuole condividere la sua "V.A.S.T. experience"? emo
SMARTKID 20-05-11 23.44
intanto complimenti anche da parte mia al ns. amico che ha postato il video.emo
Oltre alla sua bravura, rimango sempre BASITO quando ascolto cosa sa produrre il k2600.

Non ci sono seghe.. e' una spanna avanti a tutte le altre tastiere. e' unica.

Resto pero' dell'idea che (oltre a richiedere bravura e impegno nella programmazione della Vast) , la kurz non abbia il top in alcune categ di suoni in realta' molto utilizzati da noi musicisti, e mi riferisco ai brass (synth brass, acustici, sessions ecc..), e agli hammond.

Personale opinione, su queste 2 categorie non sento la stessa .. libidine che danno gli altri timbri.

Su orchestrali , effetti, piano, pad, lead, e' praticamente inarrivabile. E (senza aprire di nuovo il capitolo) credo che per quanto sia avanzata e moderna la pc3, la profondita' di suono della K sia proprio un altro mondo. E faccio fatica a pensare ad uno strumento che OGGI possa competere per qualita' sonora con il vecchio dinosauro.

PS anch io mi sono sempre frenato nell acquistarlo , non certo perche' fosse "vecchio".. anzi.. bensi' per peso, difficolta' nella programmazione , e appunto quel paio di .. lacune.. che per chi usa strumento in contesti live e cover servono come il pane.

In questo a volte kurz è eccelsa, ma un po ' piu' diciamo di "nicchia" (passatemi il termine!)

in ogni caso Lunga vita a Kurzweil
emo
gioj93 21-05-11 01.39
Jeanlu ha scritto:
.E stavolta in negozio non voglio solo scorrere i presets, ma anche modifcare qualche parametro, addentrarmi anche nelle più semplici situazioni di programmazione


Vai vai di EDIT, poi se fai casini basta che non salvi xD

SMARTIKID ha scritto:
intanto complimenti anche da parte mia al ns. amico che ha postato il video. Oltre alla sua bravura, rimango sempre BASITO quando ascolto cosa sa produrre il k2600. Non ci sono seghe.. e' una spanna avanti a tutte le altre tastiere. e' unica. Resto pero' dell'idea che (oltre a richiedere bravura e impegno nella programmazione della Vast) , la kurz non abbia il top in alcune categ di suoni in realta' molto utilizzati da noi musicisti, e mi riferisco ai brass (synth brass, acustici, sessions ecc..), e agli hammond. Personale opinione, su queste 2 categorie non sento la stessa .. libidine che danno gli altri timbri. Su orchestrali , effetti, piano, pad, lead, e' praticamente inarrivabile. E (senza aprire di nuovo il capitolo) credo che per quanto sia avanzata e moderna la pc3, la profondita' di suono della K sia proprio un altro mondo. E faccio fatica a pensare ad uno strumento che OGGI possa competere per qualita' sonora con il vecchio dinosauro. PS anch io mi sono sempre frenato nell acquistarlo , non certo perche' fosse "vecchio".. anzi.. bensi' per peso, difficolta' nella programmazione , e appunto quel paio di .. lacune.. che per chi usa strumento in contesti live e cover servono come il pane. In questo a volte kurz è eccelsa, ma un po ' piu' diciamo di "nicchia" (passatemi il termine!) in ogni caso Lunga vita a Kurzweil

Ti ringrazio emo in effetti hai ragione sugli hammond e brass ma parlando di kurzweil è tutto relativo, magari non sai smanettando per bene cosa potrebbe cacciare, potrebbe sorprenderti emo


Jeanlu 21-05-11 03.45
SMARTKID ha scritto:
la kurz non abbia il top in alcune categ di suoni in realta' molto utilizzati da noi musicisti, e mi riferisco ai brass (synth brass, acustici, sessions ecc..), e agli hammond.


QUi, secondo me, entra in gioco la v.a.s.t. emo
Dunque, diciamo che tutto ciò che non è acustico è decisamente migliorabile sulla Kurz rispetto ai preset : è il caso dei synth brass, per esempio, che se li editi un pochettino con la V.A.S.T. puoi tranquillamente ottenere qualcosa di molto buono, con un impatto sonoro ben diverso da quello iniziale.
In teoria anche gli acustici si potrebbero migliorare, ma qui andiamo sul difficile; è il caso che dicevo prima, sono dell'idea che chi si mette ad editare magari un flauto traverso con la V.A.S.T. per renderlo più realistico possibile è semplicemente un pazzo, visto che poi comunque di fronte a una MOTIF il tuo "supersuono" non regge il confronto.
Caso a parte Brass acustici: per me sono una di quelle categorie in cui la fedeltà allo strumento originale non è determinante. Ci sono tante canzoni con fiati registrati così così, specie in ambito disco funky e reggae (spesso volutamente da artista o produttore, o anche perchè negli anni' 70 per registrare e microfonare non c'era certamente la strumentazione odierna), che secondo me il nostro orecchio è abituato a sentire e riconoscere suoni di brass ed ensemble vari anche sporchi, poco naturali, talvolta distorti o poco realistici.
Insomma per me su certe categorie di strumenti acustici si può sorvolare (nei limiti, chiaro) sul realismo del suono finale, l'importante è che siano diretti, semplici e "potenti". emo

L'hammond della pc3 è una pecca, ma in contesti poco specializzati (misto fritto, cover, pop, rock, world) lo trovo comunque utilizzabile ( tra l'altro alcuni presets stile gospel e distorti non suonano poi così male).
Un expander come il Vk8m risolve la situazione.


maury3000 21-05-11 10.54
Eppure, il violino solista e il flauto sono due strumenti che secondo me non suonano granché bene neanche sul Motif, pur riconoscendone la pulizia del campione.
Sarà che ho un fratello flautista, per cui ho in mente un determinato colore, però davvero per me quello del Motif può pretendere di spacciarsi "realisticamente" per un flauto traverso e se fai un paragone anche semplicemente con i suoni della libreria di Kontakt te ne rendi conto.
In parte, credo sia dovuto al filtro che viene applicato per simulare la vibrazione del fiato: quel "fuuu" continuo (che sarà generato con un LFO o qualcosa del genere) è innaturale, oltre che fastidioso alla lunga.

Anche gli ensemble brass mi suonano finti, anche se quelli Roland hanno un bel suono. Quanto allo "sporco" in registrazione, considera che in molte produzioni Hip-Hop, R&B, Pop e Rock i brass sono finti, nel senso che sono campioni provenienti da qualche libreri o da qualche workstation. Uno dei pochi sax "veri" (al di fuori di contesti come jazz, fusion, funk...dove in genere lì le sessioni sono vere) è quello di Another Day dei Dream Theater.

Per quanto riguarda la V.A.S.T. e la pc3 dico solo una cosa: chi altri ti offre 32 layer, una valanga di controlli, editabilità e catene effetti approfondite, aftertouch, ingressi per ribbon e breath-controller a circa 1,500€? Semplicemente, è la macchina con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.

Saluti,

Maurizio
gioj93 21-05-11 11.03
Jeanlu ha scritto:
sono dell'idea che chi si mette ad editare magari un flauto traverso con la V.A.S.T. per renderlo più realistico possibile è semplicemente un pazzo, visto che poi comunque di fronte a una MOTIF il tuo "supersuono" non regge il confronto.

Dai non è del tutto vero, certo difficilmente otterresti la qualità  del motif (a meno che con la k2600 non importi il campione emo) ma alla fine chi se ne frega del paragone, meglio modificarlo fin quando non ci piace, potrebbe essere realistico lo stesso. Ad esempio ho un program di flauto, scaricato chissà dove, nel quale tramite la modwheel si può simulare la pressione del fiato e quindi, come nella realtà, si sente la nota all'ottava superiore ed è mooolto realistico!
Edited 21 Mag. 2011 13:39
SMARTKID 21-05-11 11.22
@ maury3000
Eppure, il violino solista e il flauto sono due strumenti che secondo me non suonano granché bene neanche sul Motif, pur riconoscendone la pulizia del campione.
Sarà che ho un fratello flautista, per cui ho in mente un determinato colore, però davvero per me quello del Motif può pretendere di spacciarsi "realisticamente" per un flauto traverso e se fai un paragone anche semplicemente con i suoni della libreria di Kontakt te ne rendi conto.
In parte, credo sia dovuto al filtro che viene applicato per simulare la vibrazione del fiato: quel "fuuu" continuo (che sarà generato con un LFO o qualcosa del genere) è innaturale, oltre che fastidioso alla lunga.

Anche gli ensemble brass mi suonano finti, anche se quelli Roland hanno un bel suono. Quanto allo "sporco" in registrazione, considera che in molte produzioni Hip-Hop, R&B, Pop e Rock i brass sono finti, nel senso che sono campioni provenienti da qualche libreri o da qualche workstation. Uno dei pochi sax "veri" (al di fuori di contesti come jazz, fusion, funk...dove in genere lì le sessioni sono vere) è quello di Another Day dei Dream Theater.

Per quanto riguarda la V.A.S.T. e la pc3 dico solo una cosa: chi altri ti offre 32 layer, una valanga di controlli, editabilità e catene effetti approfondite, aftertouch, ingressi per ribbon e breath-controller a circa 1,500€? Semplicemente, è la macchina con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.

Saluti,

Maurizio
A parita' di spesa.. per chi volesse addentrarsi nella vast e sviluppare uno strumento al meglio, troveresti piu' adatto puntare a pc3, o ad esempio invece ad una serie K?

Jeanlu 21-05-11 12.14
maury3000 ha scritto:
Eppure, il violino solista e il flauto sono due strumenti che secondo me non suonano granché bene neanche sul Motif, pur riconoscendone la pulizia del campione.


No, beh..chiaro. emo
Facevo riferimento ovviamente alle workstation concorrenti.
Io poi sono uno di quelli che crede nell'eterna e matematica superiorità dell'analogico rispetto al digitale, almeno per quanto riguarda gli strumenti musicali. emo
maury3000 21-05-11 13.03
@ SMARTKID
A parita' di spesa.. per chi volesse addentrarsi nella vast e sviluppare uno strumento al meglio, troveresti piu' adatto puntare a pc3, o ad esempio invece ad una serie K?

Credo che la scelta debba essere fatta in termini diversi, ma onestamente non andrei mai a prendere la K2600 a meno che non si tratti del modello "XS" (non il Motif però emo) con tutte le espansioni & co.

La PC3 per la V.A.S.T. è la scelta migliore, oltrettutto godresti del fatto che:
- pesa meno, ma resta uno strumento robusto;
- nella serie k (PC3k) c'è anche il campionatore;
- se non ti serve il campionatore, puoi spendere qualcosa in meno e prendere la PC3 a 76 tasti, che combinata a un expander (volendo sopperire alle carenze su alcuni suoni senza uccidersi programmando) secondo me non è lontana dall'essere lo strumento definitivo.

In pratica, con una spesa sotto i 3000€ hai praticità, possibilità infinite di programmazione e (visto che nella spesa è contato anche un rack a scelta) hai un parco suoni a 360°. Vedo bene una coppia PC3+Fantom XR oppure con un Motif-Rack XS, a seconda delle preferenze sugli acustici (io ad esempio mi orienterei più sul Motif, perché nel confronto preferisco sempre Yamaha come timbro).
Di contro, non hai uno strumento "plug&play": niente preset da riciclare (entro certi limiti naturalmente) e tanto lavoro di programmazione e studio da fare. Dipende dal tempo che uno ha intenzione di investirci: c'è chi dice, ed è un punto di vista più che lecito, "Sono un tastierista: lo strumento devo accenderlo ed essere pronto a suonare. Non ho voglia né tempo di perdermi tra menù di editing per ottenere un suono alla Jump (emo ritorna sempre)"; oppure ci sono gli "smanettoni", ossessionati dalla cura del suono, dal numero di layer, un po' come me, che prima di tutto vogliono conoscere lo strumento che suonano e che, se per tirare fuori un suono ci mettono 2 giorni, non succede nulla.

Nessuna delle due "scuole di pensiero" è giusta o sbagliata, sono due modi di vedere le cose a seconda del modo di lavorare a cui uno è abituato. L'importante è il risultato emo.

Saluti,

Maurizio
Jeanlu 21-05-11 13.33
@ maury3000
Credo che la scelta debba essere fatta in termini diversi, ma onestamente non andrei mai a prendere la K2600 a meno che non si tratti del modello "XS" (non il Motif però emo) con tutte le espansioni & co.

La PC3 per la V.A.S.T. è la scelta migliore, oltrettutto godresti del fatto che:
- pesa meno, ma resta uno strumento robusto;
- nella serie k (PC3k) c'è anche il campionatore;
- se non ti serve il campionatore, puoi spendere qualcosa in meno e prendere la PC3 a 76 tasti, che combinata a un expander (volendo sopperire alle carenze su alcuni suoni senza uccidersi programmando) secondo me non è lontana dall'essere lo strumento definitivo.

In pratica, con una spesa sotto i 3000€ hai praticità, possibilità infinite di programmazione e (visto che nella spesa è contato anche un rack a scelta) hai un parco suoni a 360°. Vedo bene una coppia PC3+Fantom XR oppure con un Motif-Rack XS, a seconda delle preferenze sugli acustici (io ad esempio mi orienterei più sul Motif, perché nel confronto preferisco sempre Yamaha come timbro).
Di contro, non hai uno strumento "plug&play": niente preset da riciclare (entro certi limiti naturalmente) e tanto lavoro di programmazione e studio da fare. Dipende dal tempo che uno ha intenzione di investirci: c'è chi dice, ed è un punto di vista più che lecito, "Sono un tastierista: lo strumento devo accenderlo ed essere pronto a suonare. Non ho voglia né tempo di perdermi tra menù di editing per ottenere un suono alla Jump (emo ritorna sempre)"; oppure ci sono gli "smanettoni", ossessionati dalla cura del suono, dal numero di layer, un po' come me, che prima di tutto vogliono conoscere lo strumento che suonano e che, se per tirare fuori un suono ci mettono 2 giorni, non succede nulla.

Nessuna delle due "scuole di pensiero" è giusta o sbagliata, sono due modi di vedere le cose a seconda del modo di lavorare a cui uno è abituato. L'importante è il risultato emo.

Saluti,

Maurizio
Il discorso non fa una piega, aggiungerei solo che tutta questa distinzione tra "macchina da programmatori" e
"macchina plug&play" io onestamente non la vedo più, almeno in ambito workstation; semplicemente per il fatto ogni macchina ti offre comunque un'arsenale di suoni che quasi sempre sfora il migliaio di presets.
Diciamo che la Kurzweil è più "presets oriented" di quanto la MOTIF per esempio non sia "Open Architecture" pienamente programmabile. emo
Cambia "l'impatto" dei presets (per esempio Korg e Kurzweil sono lontanissime in questo, generalmente pompata e la prima, più nuda e cruda la seconda).

SMARTKID 21-05-11 13.34
ragionamento non fa una grinza.

Il succo del discorso è in effetti il tempo e la voglia che si ha nel poter sviluppare uno strumento.
Se NON si ha intenz di fare questo, comprare kurz non è certo sbagliato, ma e' quanto meno uno spreco.

emo
Manlio08 21-05-11 16.04
maury3000 ha scritto:
Per quanto riguarda la V.A.S.T. e la pc3 dico solo una cosa: chi altri ti offre 32 layer, una valanga di controlli, editabilità e catene effetti approfondite, aftertouch, ingressi per ribbon e breath-controller a circa 1,500€? Semplicemente, è la macchina con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.


Secondo me non è "solo" la macchina con il miglior rapporto qualità/prezzo ma è, a parer mio, l'unica macchina che costa 1500 euro che se la corre con le ammiraglie delle altre case.
Può sembrare banale quello che ho detto ma il fatto che sia la macchina migliore in base al rapporto qualità/prezzo non significa per forza che sia al livello delle altre macchine, ma invece per la pc3/k2600 è così.

A differenza di quanto scriveva qualcuno io se mi decidessi comprerei proprio la k2600... Per quello che ho sentito fino ad ora è nettamente superiore della pc3 sotto il punto di vista della pienezza del suono... sulla carta dovrebbe essere il contrario ma a me da questa sensazione..