Quando i synth erano analogici, non c'era possibilità
di memorizzare preset, era NECESSARIO spippolare in live
per cambiare patch, era l'unica possibilità.
Ma oggi con la possibilità di memorizzare migliaia di preset,
per me la possibilità di spippolare in live è solo un vezzo,
è come modificare gli accordi o le parti durante l'esecuzione.
Col gruppo non abbiamo il tempo di farlo nemmeno durante le prove,
suoni accordi e parti vanno trovati A CASA, durante le prove
si può correggere giusto qualcosina, in live non si tocca più nulla.
A casa i suoni si possono fare tranquillamente con un editor pc, che permette
pure altre utilità come ad es il backup dei banchi.
Comunque, un display grafico e una struttura a matrice come quella del blofeld
consentono l'editing in maniera molto rapida, una volta acquisita
un pò di pratica. Anche avendo a disposizione il pc, la maggior
parte delle volte opero direttamente sul synth.
D'altra parte i synth con la S maiuscola oggi hanno CENTINAIA di parametri,
il blofeld almeno 200, tradurli in controller fisici, anche con 2 o 3
funzioni ciascuno, significa avere un numero di pippoli enorme;
alcuni produttori, conoscendo l'appeal che hanno i pippoli,
preferiscono ridurre in numero dei parametri anzichè strutturarne la programmazione.
Faccio un esempio: con due inviluppi ADSR ho bisogno di 8 sliders, come in gaia;
il blofeld ha QUATTRO inviluppi AD2S2R, ciascun AD2S2R richiede SETTE sliders,
per 28 sliders totali SOLO per gli inviluppi. Il gaia ne ha in totale 18.
Questo è il motivo per cui, anche su macchine + costose e blasonate
(vedi clavia), gli inviluppi sono centellinati e limitati al semplice ADSR.
Ma io tra un synth meno potente e uno più potente scelgo
quello più potente.
Edited 1 Apr. 2011 14:27