SavateVoeanti ha scritto:
...in che tonalità siamo?
Come giustamente detto, in Mib
SavateVoeanti ha scritto:
In teoria il, per esempio, "Sax alto Eb" non dovrebbe avere la chiave di contralto?
No, il termine contralto è puramente indicativo, niente a che vedere con le voci...(chiavi antiche) altrimenti le trombe dovrebbero leggere in chiave di soprano? eppure leggono (in teoria) in chiave di tenore...
Praticamente in una famiglia di strumenti si fa riferimento al nome dalle suddivisioni delle altezze vocali così che i 4 "tagli" più usati dei Sax sono divisi dall' acuto al basso in: Soprano, Contralto, Tenore e Baritono a cui vanno aggiunti: Sopranino, Basso e Contrabbasso, questi ultimi usati più che altro nelle bande...
SavateVoeanti ha scritto:
E un Mi bemolle suonato da un "Sax alto Eb" a che nota corrisponde del piano?
Ad una VI^ maggiore sotto o, per l' appunto, ad una III^ min. sopra ma con l' effetto all' ottava sotto.
Partiamo dal presupposto che tutti gli strumenti di una famiglia (chiave più, chiave meno) hanno la stessa disposizione, cambia solo la dimensione che di conseguenza fà cambiare anche l' altezza delle note (più è grosso lo strumento, più suona grave).
Prendiamo una famiglia di strumenti che praticamente tutti abbiamo almeno una volta suonato: il FLAUTO DOLCE
Il taglio più comune è quello soprano che, tenendo chiusi tutti i fori, ci dà la nota più bassa che è un DO uguale al DO sul primo taglio sotto il pentagramma in chiave di Sol (DO centrale del P.Forte) quindi abbiamo "Nota Reale" sul flauto e "Nota d' Effetto" sul pentagramma che coincidono.
Prendiamo dalla stessa famiglia il Flauto Contralto: usando la stessa altezza scritta (DO centrale del P.Forte) leggeremo questa, per facilità di esecuzione, con la stessa posizione del DO del Flauto Soprano (Quindi un DO reale) sapendo che l' effetto, per via della maggiore dimensione, sarà la nota FA immediatamente sotto.
Questo sistema, che per chi non suona strumenti a fiato può sembrare ostico, prediligendo una sorta di lettura comune su tutta la gamma di strumenti regala un' estrema facilità di lettura per chi deve trovarsi spesso difronte ai cambi di strumento.
Per intenderci: prendiamo una scala di DO suonata da tutta la famiglia dei Sax (dal Do III° spazio in chiave di Sol al DO all' 8^ sopra), realmente tutti suoneranno Do/Re/Mi/Fa/...etc con le stesse posizioni sulle chiavi ma l' effetto sarà:
Sax Soprano: Sib/Do/Re/Mib/...etc, (un tono sotto)
Sax Contralto: Mib/Fa/Sol/Lab/...etc. (una VI^ magg. sotto)
Sax Tenore: Sib/Do/Re/Mib/...etc. (una IX^ sotto)...ovvero un tono + un'8^ sotto
Sax Baritono: Mib/Fa/Sol/Lab/...etc (una XIV^ magg. sotto)...ovvero una VI + un' 8 sotto
Complicato? allora pensa a quando devi leggere un' intera partitura per Big Band al pianoforte!
Ma una facilitazione noi arrangiatori/pianisti l' abbiamo trovata: Le parti in Mib si leggono come se fossero in chiave di Basso aggiungendo 3 bemolli, le parti in Sib si leggono in chiave di tenore aggiungendo 2 bemolli e le parti in Fa (Corno Francese / Corno Inglese) si leggono in chiave di Mezzo Soprano aggiungendo un bemolle.
Noo? Non ti preoccupare, sono anni che ci sbatto il muso su 'ste cose eppure anche per me, ogni volta, è un rifare conti, aggiustamenti...fidarsi dell' intuito...