Autotune: indignazione tecnica

filigroove 15-01-11 21.56
Posto qui questa mia, perchè l'argomento è più che tecnico. La parola giusta è proprio INDIGNATO. Sono indignato per l'uso (abuso) degli intonatori elettronici nelle produzioni musicali odierne.
Mi sarei pure tenuto la mia indignazione per me, se non fosse che, come entro in un supermercato, sento Zucchero, o Masini, o chi altro cacchio volete che canta le sue cazz... eehmm... canzoni perfettamente, quanto innaturalmente, intonato e mi viene l'orticaria. Adesso la mia indignazione è fresca perchè ho appena ascoltato DeAndrè figlio (ovviamente) "dal vivo" (ahahahahahahah!) su rai3.
La discussione è tecnica in quanto mi domando: i tecnici che producono i dischi non se ne accorgono che è una boiata tecnica? Non si ascoltano più glissati, nessun piccolo battimento, si tengono tutte le armoniche sotto controllo, si ascoltano cantanti completamente privi di tecnica (e spesso di talento) eseguire i passaggi più arditi senza neanche un piccolo sbandamento, trasformando gli uomini in sintetizzatori (ma NON in quelli belli analogici pieni di stonature interessanti).
Il fatto brutto è che gli ascoltatori comuni sembra non si accorgano della bruttura immane della cosa.
Ora, voi che siete musicisti... Ho bisogno della vostra solidarietà, vi prego ditemi che la cosa non infastidisce solo me, ditemi che almeno voi , "eletta schiera", patite con me.
ciao
Parsifal 15-01-11 22.05
sono DECISAMENTE con te!!
JPJ 15-01-11 23.46
Hai senz'altro la mia solidarietà. emo

C'è una differenziazione da fare però.
Quando l'intonatore (che poi è un effetto voce) viene usato in maiera ben udibile è un effetto gradevole (es nella musica elettronica) alla pari di un vocoder. E' quando da l'impressione che "stiano facendo i furbi" che fanno incazzare.
vin_roma 16-01-11 03.04
Recentemente ho arrangiato musica per grossi cantanti e non ce n' è stato uno che sia passato indenne dalle manie del fonico per quanto riguarda l' aggiustare intonazioni e piombi sul tempo...

Oramai la musica non la si ascolta quasi più, la si misura sulla griglia del programma.

Ogni leggittima libertà del batterista viene giudicata non con l' orecchio ma con la verticalità delle forme d' onda e la voce viene quasi sempre passata a priori su Melodyne...

Il bello e il brutto della tecnologia...

Però quando ascolto Sergio Mendez e i Brasil 66, con la batteria tutta da una parte e il pianoforte dall' altra, con i cori che rimbombano nell' ambiente e varie altre "schifezzuole"..., che devo dire...mi emoziono!
cbonelli 16-01-11 06.33
Ci piace , ... l'intonatore emo scherzo dai , purtroppo e' l'altra faccia della tecnologia , la stessa che crea bistecche in quelle catene di ristoranti che hanno sapori buoni ma fatti chimicamente e non sai se fanno schifo o piacciono . La stessa tecnologia che ti propone e impone il suono sgranato dell'mp3 che a noi puristi fa venire l'orticaria ma ai ragazzini e divoratori di internet se non sentono il nasale dell'mp3 nell ipod storcono il naso. Che vi devo dire io ho 52 anni , provengo dalla cultura del vinile avendo cominciato la mia professione negli anni 70 e nonostante questo sono un fanatico della tecnologia in tutti i campi , pero' la uso a modo mio . magari ci fosse stato il cubase con i virtual instrument negli anni 70 , al massimo avevi un 4 trace a cassetta e ti sembrava di avere una sala di registrazione professionale , poi vabbe' l'utilizzo e' sempre frutto della cognizione e della coscenza dell individuo , si sentono persone che non hanno mai cantato che vengono intonate con vari audio o autotune ma fanno schifo sia se lo metti che se lo togli , quindi direi che e' irrilevante .
Per quanto riguarda i professionisti , onestamente non riesco ad immaginare un Biagio Antonacci su cd senza autotune , gia facci fatica a pensare che gente paghi un biglietto per sentire tutto stonato... pero' e' un'artista che piace e alla fine ha ragione lui .... insomma non saprei cosa dire , io a chi sa cantare l'autotune non lo metterei mai ... pero' come effetto ad esempio nei cori l'ho usato emo
cbonelli 16-01-11 06.43
E comunque il discorso si potrebbe estendere al batterista che viene immancabilmente quantizzato in quasi tutti i generi ( a parte il jazz ) e dovremmo pure condannare i loop di percussioni , cosi' ciclici sempre uguali...alla fine e' una questione di abitudine e di cultura , in passato non se ne facceva uso perche' la tecnologia non lo permetteva ma , siamo sicuri che se ne avessero avuto la possibilita' i pink floyd non avrebbero usato qualche hemm ...trucchetto per arrivare a migliorare una loro performance ?.... Baglioni che e' di quel periodo ad esempio e' stato tra i primi a ricorrere al loop .... notte di note 35 secondi di nota lunga looppato tagliando il nastro in piu' punti ( con le forbici smagnetizzate altrimenti si sentiva il tac ) meditiamo gente meditiamo !! emo
miglio77 16-01-11 07.26
Un disco non è un live.

Così come la foto della modella non è la gnocca che ti trovi a mezzo metro dalla faccia.

Se noi musicisti non conosciamo il diverso valore del live rispetto alle registrazioni, allora c'è un problema di fondo MOLTO più rilevante di un semplice autotune.

I "trucchi" del mestiere ci sono in ogni mestiere.

Se il disco viene PRODOTTO dall'artista, l'artista decide cosa fare.
Se chi CACCIA il grano è un produttore a parte ed ha potere di decidere cosa fare, fa quel che vuole, intona quantizza, nel bene e nel male.

Il metallo viene tagliato al laser per certe produzioni, per altre lavorato a mano, martellèta su martellèta.
E in entrambe i casi potrebbero essere utilizzati per realizzare componenti di oggetti d'arte.

Allora dov'è che sta il punto?
Il punto sta nell'ascoltare il disco e il live.
Il disco per me è un prodotto, il live è un altro.

Non mi indignerò mai di fronte alle scelte di un produttore o di un artista di "raddrizzare" le storpiature.
Ascolto cosa ne esce e giudico.

Non mi indigno di fronte alla foto ritoccata di una fotomodella truccata e ipertruccata.
Devo indignarmi del "trucco" sulle registrazioni? perchè?
In fondo non è quello che ascolto l'importante?
Se veramente il prodotto è "sano", senza trucchi ed io lo riconosco come tale, allora posso goderne.

Ma se il trucco c'è e non si sente o io non riesco a cogliere la differenza tra "col trucco" e "senza trucco", allora che inganno è?
Non è inganno ne furbizia, è un altro modo di fare un disco.
Poi in live voglio sentire un bel live.
Ma dove sta il problema? proprio non vi capisco quando fate certa retorica.
JoelFan 16-01-11 09.57
Io non sono indignato affatto.

Se la tecnologia esiste, per quale motivo non dovrebbe essere usata? Se non deve essere usata, svestiamoci dei nostri VST, dei campionatori, delle tastiere che abbiamo oggi.

Ritengo che le produzioni di Antonacci o di Zucchero o Renga o altri siano capaci di suscitare emozione.

Se invece si crede che Autotune o Melodyne siano capaci di trasformare degli asini in cantanti professionisti, questo e' impossibile.
Edited 16 Gen. 2011 8:57
puchu 16-01-11 10.23
Impossibile? Senti qua:
http://www.youtube.com/watch?v=EwYO_WSdgJc

e ringrazia che non si trova "stranamente" in giro "Cosa Resterà Degli Anni '80 " durante la stessa trasmissione...
JoelFan 16-01-11 10.36
puchu ha scritto:
Impossibile? Senti qua:
http://www.youtube.com/watch?v=EwYO_WSdgJc

e ringrazia che non si trova "stranamente" in giro "Cosa Resterà Degli Anni '80 " durante la stessa trasmissione...


Che significa? Che Raf e' un asino a cantare?
Non direi. Forse non era in forma.

Ma in generale non mi pare che sia un asino.
Q4bert 16-01-11 11.16
Trovo il confronto con Photoshop molto attinente...
Concordo che quello che conta, alla fine, sia l'emozione che suscita il prodotto finale... indipendentemente da come sia stato creato. La tecnologia è solo lo strumento con cui si ottiene il prodotto.
gunt 16-01-11 12.36
@ Q4bert
Trovo il confronto con Photoshop molto attinente...
Concordo che quello che conta, alla fine, sia l'emozione che suscita il prodotto finale... indipendentemente da come sia stato creato. La tecnologia è solo lo strumento con cui si ottiene il prodotto.
... per me quello che ci deve interessare non è (solo) il risultato finale (che per ovvie ragioni dovrà risultare gradevole, altrimenti perchè utilizzare queste tecnologie), ma quello che il prodotto "dice" di comunicare...

c'è un limite in cui queste tecnologie non sono usate più solo come strumento, ma come motivo stesso del prodotto...
il photoshop che trasforma madonna in una 20enne è "triste". Perchè vuol far credere che quella sia madonna. In realtà è una persona che non esiste sulla Terra, un surrogato, al pari di una statua di cera che una volta scoperta fa diventare molto più vecchia madonna... a meno che la foto non sia presentata come un'immagine di "finzione"...

stessa discorso vale per gli intonatori elettronici e quantizzazioni estreme...

...di fatto ci stiamo dirigendo verso una "virtualizzazione" della vita...ormai la realtà non ci piace e così, visto che non possiamo modificarla, modifichiamo le registrazioni della realtà illudendoci che siano reali....
Michele76 16-01-11 12.58
D'accordo... da anni ormai preferisco i live in linea di massima, alla grande
Edited 25 Gen. 2014 0:41
miglio77 16-01-11 16.38
@ gunt
... per me quello che ci deve interessare non è (solo) il risultato finale (che per ovvie ragioni dovrà risultare gradevole, altrimenti perchè utilizzare queste tecnologie), ma quello che il prodotto "dice" di comunicare...

c'è un limite in cui queste tecnologie non sono usate più solo come strumento, ma come motivo stesso del prodotto...
il photoshop che trasforma madonna in una 20enne è "triste". Perchè vuol far credere che quella sia madonna. In realtà è una persona che non esiste sulla Terra, un surrogato, al pari di una statua di cera che una volta scoperta fa diventare molto più vecchia madonna... a meno che la foto non sia presentata come un'immagine di "finzione"...

stessa discorso vale per gli intonatori elettronici e quantizzazioni estreme...

...di fatto ci stiamo dirigendo verso una "virtualizzazione" della vita...ormai la realtà non ci piace e così, visto che non possiamo modificarla, modifichiamo le registrazioni della realtà illudendoci che siano reali....
Il David non era forse una figura "virtuale"? inesistente?


il problema è sempre con quali occhi guardi la realtà.

Il problema è l'educazione di fondo.

L'arte è SEMPRE stata virtuale, la pittura di secoli non ritrae la realtà così com'è, ma sempre ha cercato di migliorare certi particolari, ma non tanto per falsare, ma per puntare la percezione sul messaggio.
Perchè?
perchè un difetto impresso su una tela si riverbera 100 volte di più che nella realtà, perchè non percepiamo la realtà "quadro" "foto" "registrazione" allo stesso modo in cui percepiamo la realtà live.

E se un difetto può distrarre, allora viene falsata la percezione di ciò che vuoi trasmettere.
Se un difetto invece è "sintetizzato" e messo in risalto, allora diventa il tema in oggetto, allora è un'altra faccenda.

Mettere a fuoco, equilibrare.

Se ascolto l'ultimo di Raf, non lo ascolto per dire "a guarda com'è intonato Raf". Ma che me ne fotte a me!
Lo ascolto per vedere che lavoro ha fatto.

Un po come se di una statua ci fosse traccia di ogni martellata data per scolpirla e voi vi mettete a dire "aaa.. li però l'hai corretta.... aaaaaaa li hai tenuto storto lo scalpello hai sbagliato... aaaaaaa li non si fa così"
Ma guarda la statua e non caxxr la mixxxxa emo

Se poi voglio "lodare" le capacità di un cantante lo vado a sentire dal vivo.

E VIVA la musica DAL VIVO, porca la puxxxxxzza vxxca!!!!

Sarà la volta buona che viene rivalutata no?

miglio77 16-01-11 16.41
micheleste ha scritto:
Il live per forza di cose sarà una delusione



che vuol dire che le persone lo scarteranno dalla lista degli eventi live da sentire.
nubi 16-01-11 18.23
aria fritta. se si parla di musica commerciale la voce del cantante è sola una delle componenti. il pubblico vuole dischi perfetti e voci perfette si sfornano...insomma via, come funziona lo sapete tutti.
Michele76 16-01-11 21.32
Io sopra volevo solo dire che ho interpretato il thread come una presa di coscienza del fatto che in giro purtroppo c'è molta mediocrità, soprattutto negli esempi citati, che con questi mezzi vorrebbe diventare almeno accettabile (se non passare per fenomeni quasi quasi)
Edited 25 Gen. 2014 0:43
blacksound 16-01-11 21.48
@ cbonelli
E comunque il discorso si potrebbe estendere al batterista che viene immancabilmente quantizzato in quasi tutti i generi ( a parte il jazz ) e dovremmo pure condannare i loop di percussioni , cosi' ciclici sempre uguali...alla fine e' una questione di abitudine e di cultura , in passato non se ne facceva uso perche' la tecnologia non lo permetteva ma , siamo sicuri che se ne avessero avuto la possibilita' i pink floyd non avrebbero usato qualche hemm ...trucchetto per arrivare a migliorare una loro performance ?.... Baglioni che e' di quel periodo ad esempio e' stato tra i primi a ricorrere al loop .... notte di note 35 secondi di nota lunga looppato tagliando il nastro in piu' punti ( con le forbici smagnetizzate altrimenti si sentiva il tac ) meditiamo gente meditiamo !! emo
Io quella nota la tengo anche 40 secondi(con la mia pessima voce) e pure baglioni in live, ma sei sicuro della storia del loop? forse tu parli del finale di tutto il calcio minuto per minuto, anche se come fiato tengo pure quella.
Edited 16 Gen. 2011 20:49
Markelly 16-01-11 22.18
Qualche errore nella registrazione della voce in un disco ci può stare e si può correggere con autotune, senza perdere il valore artistico del prodotto. Conta in primo luogo il timbro di voce, se piace è già un buon passo.

Ovvio che l'abuso di questa tecnica per far cantare anche un incapace, non è tollerabile, ma i cantanti menzionati da filigroove (Zucchero, Cristiano De Andrè ecc..) non mi sembrano di questa bassa categoria.
lucabbrasi 16-01-11 22.22
...nemmeno alta, direi....