Ogni piano ha la sua voce... non è neanche detto che lo Steinway suona caldo e corposo... anzi, tendenzialmente è l'esatto contrario: ciò che ha fatto la fortuna degli Steinway di NY è un suono abbastanza neutro, non ricchissimo di armoniche, per certi versi quasi secco, che lo rende però versatilissimo e utile per suonare ogni genere di musica: Bach, Scarlatti, Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Liszt, jazz, pop e rock.
Al contrario ciò che ha lasciato un po' nella nicchia i piani Bosendorfer, ad esempio, è stata la potenza e la ricchezza sonora dei suoi strumenti
da sempre, tant'è che è spesso usato da alcuni pianisti per il repertorio romantico (Chopin, Schumann).
Ma un Bach suonato su un piano troppo potente e ricco di armoniche, è quasi rovinato, si sente un suono troppo invadente che snatura l'esecuzione seppur perfetta...
Ora mi verrete sicuramente a dire:
"Eh, ma Peterson usa Bosendorfer e Hancock usa Fazioli (che assomiglia per ricchezza al timbro tipico Bosendorfer)"...
Oltre a dirvi che una (o due) rondini non fanno primavera, ripeto che la prima cosa da tener a mente è la prima frase di questo post.
Ogni piano ha la sua voce.
E se vorrete ascoltare i vostri preconcetti del tipo
"Cerco da sempre di non comprare Yamaha", beh cavoli vostri.
Questi discorsi fatti vs prodotti che hanno così tante variabili nella costruzione (ok produzione serie, ma il lavoro umano c'è, così come i lavoro di madre natura per i legni delle tavole armoniche, per l'umidità degli ambienti, l'età di uno strumento etc), non faranno altro che farvi spendere più soldi o prendere più ciofeche.
Edited 12 Gen. 2011 16:24