Tecniche di registrazione: quanti passaggi ad/da?

JPJ 12-01-11 13.49
Salve.

Un piccolo quesito che mi attanaglia l'esistenza quotidiana.
Stamattina mi sono svegliato, ho guardato in faccia il mio carlino che mi dormiva accanto nel letto leccandosi i baffi... e mi è venuta spontanea una domanda:

ma in uno studio professionale, quando registrano con uno di quei bei banchi costosissimi, quanti passaggi fanno da mixer a daw?

io mi sono dato questa risposta:
-entrano dalla sala ripresa nel mixer (quindi anche passando da vari preamp e compressori)
-da lì vanno ai convertitori AD ed entrano nel (ad esempio) Logic
-poi una volta registrato escono da Logic con un convertitore DA e rientrano nel mixer per mixare tutto come si deve
-poi entrano di nuovo nel logic col covertitore AD e vano sul canale master per registrare il mix finale

Tutto giusto o è una mia esagerazione? emo
Edited 12 Gen. 2011 12:50
gabrieleagosta 12-01-11 14.01
Direi che è giusto, solo che i grossi studi hanno convertitori costosissimi, che nulla hanno a che fare con quelli delle nostre schede audio ad esempio....ecco che a loro conviene fare più passaggi di conversione, mentre noi "mortali" meno ne facciamo e meglio è emo

EDIT: ma non dormire col cane!!!!!emo
Edited 12 Gen. 2011 13:02
Glassarp 12-01-11 14.32
..in effetti se guardare il carlino appena svegliati ti fa sto effetto...cambia cane :)
carmol 12-01-11 14.43
gabrieleagosta ha scritto:
ecco che a loro conviene fare più passaggi di conversione, mentre noi "mortali" meno ne facciamo e meglio è

Perchè ?
E' meglio che ne facciano meno possibile anche loro,
in ogni conversione viene introdotta una approssimazione del segnale.
Comunque è possibile (e auspicabile) convertire
una sola volta in digitale e una sola volta in analogico,
operando tutte le trasformazioni intermedie nel dominio digitale;
utilizzando gli ingressi e uscite digitali dei processori di segnale,
tra cui le schede audio del computer.
Edited 12 Gen. 2011 13:49
JPJ 12-01-11 14.47
Perchè non devo dormire col cane? In inverno mi scalda anche il materasso....
emo ... e comunque di carlini ne ho 4 e spesso dormono tutti con me!

Comunque la domanda mi è sorta perchè ieri sera ero in uno studio e parlavo con un mio amico che ci lavora.
Lui mi parlava di convertitori solo A/D che costano più di 4000 €!!!

E allora mi chiedevo se con quel tipo di qualità è anche meglio fare più passaggi, visto che noi "poveri mortali" con le nostre semplici schede motu & co. è meglio se invece facciamo il contrario...
... perché a certi livelli quei tipi di convertitori e compressori aggiungono anche una qualità sulle frequenze che i suoni non hanno in origine, ma che poi va a bilanciare quello che poi viene "tolto" dalle qualità audio classiche di mp3 e altri formati consumer.
carmol 12-01-11 14.58
JPJ ha scritto:
perché a certi livelli quei tipi di convertitori e compressori aggiungono anche una qualità sulle frequenze che i suoni non hanno in origine, ma che poi va a bilanciare quello che poi viene "tolto" dalle qualità audio classiche di mp3 e altri formati consumer.

ARGH emo emo
ma chi ti ha detto queste cose !?
Lo scopo dei convertitori è di convertire e basta
non dovrebbero aggiungere nè togliere niente, ma purtroppo
per quanto sofisticati siano i convertitori, il passaggio da analogico
a digitale e viceversa comporta sempre una pur inavvertibile perdita.
Quello che viene "tolto" dai formati audio non può essere bilanciato da nessuna
aggiunta a monte; piuttosto, per questioni più che altro commerciali,
viene introdotto un "loudness", tramite compressione sul mix finale, che fa si
che il suono dai cd risulti più alto di volume di quanto possibile senza compressione
dinamica: vedi loudness war
Tale compressione è comunque deleteria in quanto altera
la fedeltà all'originale del suono.
Edited 12 Gen. 2011 14:02
barbetta57 12-01-11 15.09
non proprio. i processori analogici e i banchi analogici high end vengono usati proprio perchè colorano il suono in un certo modo. la tecnica ibrida è usatissima sia negli studi grossissimi che in quelli meno. disponendo di una catena di alta qualità e con collegamenti fatti nel modo corretto la perdita è trascurabile se non, addirittura, nulla o a rovescio la qualità aumenta, nel senso che appunto il segnale viene "colorato" in modo voluto e preciso. certo che, usando i processorini da home recording e i mixer di fascia bassa, il gioco non vale la candela.
a quanto ne so, negli studi che se lo possono permettere, il segnale viene prima processato attraverso unità analogiche e/o banchi analogici o comunque di alto livello, da qui entra in digitale attraverso i convertitori e , durante il mixaggio, riesce da bus ausiliari per rientrare nei processori oppure viene nuovamente riinviato al banco per poi essere ridigitalizzato
comunque la discussione è vecchia come il cucco.
Edited 12 Gen. 2011 14:09
JPJ 12-01-11 15.12
A parte che secondo me la fedeltà originale del suono non esiste, visto che si comincia a perdere già dal cavo jack che esce dallo strumento.

È vero che le conversioni mangiAno solo il suono originale, ma ho sentito con le mie orecchie delle frequenze arricchirsi.
Quindi non sarebbe un miglioramento della frequenza originale, ma una sorta di aggiunta?
JPJ 12-01-11 15.15
Grazie Barbetta.... è proprio quello che intendevo io.
Grazie della conferma.
carmol 12-01-11 15.46
La qualità di una catena di conversione a/d - d/a si può misurare così:
Si fa la differenza tra il segnale originale e quello convertito; minore è la differenza, migliore è la qualità del convertitore.
Qualsiasi colorazione, seppur soggettivamente piacevole, è indice di cattiva qualità dei convertitori.
Che poi gli studi preferiscano dare un impronta alle loro produzioni tramite colorazioni, passaggio per l'analogico e trattamenti vari è un altro discorso.
JPJ 12-01-11 16.19
Ma io intendevo i vari preamp e compressori da migliaia di euro più che i convertitori.