marcoballa ha scritto:
(in quel caso ti può anche capitare il basso "definitivo" - parola esagerata, per noi "malati" di strumenti
-).
Secondo la mia esperienza con gli strumenti acustici non è la stessa cosa di quando si suona elettronico.
Suonare un basso non ti da la voglia di provare sempre suoni nuovi e nuovi prodotti come con le tastiere... non ci si ammala di GAS...
Il basso diventa una parte di te e lo controlli alla perfezione, diventa una tua appendice naturale. Forse con le chitarre qualche desiderio in più viene, ma nemmeno tanto.
E' come un bel piano acustico? Quante volte si sente dire: voglio cambiare il mio Kawai? Piuttosto si sente dire: voglio cambiare il mio Motif, no?
Con gli acustici è quesi sempre così.
Io non sono mai stato spendaccione con gli strumenti. Ho un fender Jazz da 13 anni e pochi altri bassi... si mi piacerebbe averne una collezione, ma non ne sento la mancanza....
Il portafogli ha cominciato a svuotarsi solo quando ho cominciato a suonare le tastiere e mi sono appassionato alla sintetizzazione... e da quando vengo su questo forum...
Un basso da 200/300 euro va scelto bene, perché ce ne sono di ottimi per i neofiti ma anche di orribili. Però quando lo hai preso giusto, se non ti serve di continuo, se non diventi un bassista, allora ti può anche bastare....
Oppure te ne compri un altro col tempo... e se vai su quelli buoni davvero uno ti basta e avanza di solito.
Quindi qualche Cort, qualche buon Ibanez, qualche Yamaha (ma non la serie rbx, casomai un bel trb usato...) per iniziare vanno benissimo.
Poi, se la cosa gli piacerà... allora c'è un solo basso che ti può soddisfare a pieno, sempre che tu volgi aqualcosa che può spaziare in ogni genere, il Fender Jazz! Non ne esistono altri così completi e versatili.
Un Jazz batte qualsiasi Music Man, qualsiasi Warwick o super bassi moderni da 3000 euro.