Suono ormai da tempo in due krk RP5, casse nearfield senza infamia e senza lode.
Non ho mai avuto problemi ne patemi di romperle con le tastiere, ma non vedo perchè debba succedere.
Se sono adeguate alla stanza in cui suoni, non le devi mettere a volumi orrendi.
Ora c'è collegata la M3, che va al mixer Rolls e poi alle casse.
La M3 è a metà di volume, il canale del rolls è a metà, il master del rolls è a metà e il volume delle casse è a 0db.
Si sente benissimo qui, senza forzare, ma anche se vado "a cannella" con la M3, non succede nulla.
Il discorso che nelle nearfield ci vanno solo segnali compressi mi pare un discorso senza senso.
Io effetti e compressori li applico "dopo", prima ascolto i segnali "puliti", ma non s'è mai rotto nulla, cioè, sono fatte apposta, con i loro pre, con il loro finale, ci sarà un minimo di limiter, perchè in alcune situazioni in cui ho fatto pressione le ho sentite chiudere, quindi... in più, dopo lo 0db, posso settarle fino a + 6db.
Non vedo come potrei danneggiarle prima di danneggiare il mio udito, che già così comunque è sotto pressione.
Detto questo, il mio consiglio è di stare sulle Yamaha, le ho sentite in studio da un amico, e sono le migliori casse per rapporto qualità/prezzo.
Non hanno troppi bassi perchè non ne devono avere, sono casse con woofer picciriddu, è meglio che siano come sono, cioè equilibrate.
Per una migliore risposta sui bassi o vai su un altro tipo di monitor (più costosi anche) oppure aggiungi un sub.
Però i monitor che "sembra" abbiano più bassi, in verità hanno solo un suono più tozzo e ingrigito.
Le Rp5 per esempio non sono ingrigite, ma sono un po gonfie sotto, adatte a me insomma
, che tendo sennò a gonfiare i mix.
Le NS10 poi che ho aiutano ad avere un ascolto esattamente contrario.