Io sono soddisfattissimo del CP5 sotto tutti i punti di vista.
Come ho detto in un altro post l'unico vero difetto che ha è lo stacco di suono quando si cambia campione.
Sembra una cosa da poco ma in alcuni casi (a me capita di dover cambiare campione durante uno stesso pezzo) è una cosa quantomeno fastidiosa di cui dover tener presente durante l'esecuzione.
A parte questo penso di aver comprato uno strumento "definitivo" che mi accompagnerà per molti anni (spero
).
Io sono sostenitore Yamaha (ho anche un CP33) e per quanto riguarda l'aspetto "pianistico" penso siano il massimo però in onestà devo dire che i Clavia mi sono piaciuti molto proprio per quello che riguarda i pianoforti elettrici e gli organi.
E' vero anche che il CP5 l'ho usato due volte in live e lo utilizzo al 90% come pianoforte acustico (oltre alcune prove in negozio e a casa) mentre i Clavia li ho ascoltati diverse volte in cuffia in negozio scartando quasi immediatamente i campioni acustici e concentrandomi sugli elettrici, quindi non li ho provati a parità di condizioni.
Appena avrò occasione di divertirmi un po' con i suoni elettrici del CP5 in live vi saprò dire di più.
In ogni caso se lo vuoi prendere te lo consiglio, ma prendi il CP5; ha dalla sua il minore costo (2000€ contro quasi 4000€) ed il peso contenuto (seppure elevato. Attenzione che rispetto al CP33 io sento molto la differenza quando lo devo spostare), la tastiera è la stessa del CP1. Anche i due campioni di pianoforte principale (il CFIII e l'S6) sono quasi gli stessi. Cambia la sezione di preamplificazione e gli effetti, che nel CP1 sono più curati.
Di contro nel CP5 hai tutta una serie di suoni derivati dal Motif