Inizio con farti tanti tanti AUGURI
per la scelta intrapresa, ma vedo che hai già la conaspevolezza delle difficoltà nel trovare posti che vi permettano di esibirvi live, per cui partite già con il piede giusto
.
Poi vorrei chiederti se hai già idea di quale periodo affrontare in maniera predominante, se il buon vecchio Fish o il "nuovo cantante sin dal 1988"
Hogarth e se hai intenzione di usare sequenze o meno.
Per quanto riguarda le sonorità posso confermare la tua deduzione: se usi i tipici suoni synth degli anni 80/90 vai tranquillissimo.
Personalmente, tra i vati setup utilizati live da Mark Kelly, ho molto apprezzato quello composto da A90EX + VK7 + JP8000 + vari rack che, più recentemente, è stato affiancato anche da MC3000 (sempre a pilotare frigoriferi di rack) + Korg Karma. Ora, però, si è trasformato in un "lanciatore di sequenze" limitandosi a pigiare tasti ogni 15 minuti
Sono però fermamente convinto sia possibile utilizzare una qualsiasi workstation moderna (debitamente programmata) per riprodurre le sonorità di qualsiasi gruppo, non bisogna farsi i setup "ad hoc".
Aggiungo poi che non amo le pedisseque riproduzioni fedelissime al disco: se voglio sentire il disco accendo lo stereo di casa e metto il disco, se vado live volio sentire qualcosa di diverso, perchè live non potrà mai suonare come il disco (a meno di non suonare in playback sul disco originale
), neppure se suonano i Marillion stessi.
Sono più dell'opinione che una tribute/cover band debba più che altro ricreare "l'atmosfera" del brano. Ovviamente i passaggi "cardine" devono essere rispettati, ma in altri punti ritengo siano possibili (e a volte doverose) delle "personalizzazioni", purchè sempre "coerenti" con il sound generae del brano e della band originale.