Premesso che ogni scelta corrisponde ad una rinuncia, tieni presente che in media un synth virtuale ha un numero di parametri che superano tranquillamente il numero di faders/knobs presenti su un "normale" controller fisico.
Detto questo, ti porto ad esempio la Roland PCR-M80, una masterkeyboard a 5 ottave che avevo acquistato pensando mi permettesse di controllare alcuni VST...
La suddetta tastiera ha 8 sliders e 8 knobs più alcuni tasti assegnabili per il controllo remoto del sequencer (nel mio caso Digital Performer).
Inizialmente pensavo che 16 controller fossero sufficienti per gestire un VST... Ma ero un povero illuso.
Infatti il solo Pro-53 (emulazione abbastanza fedele dello SCI Prophet-5) ha 2 (DUE) files di setup che assegnano funzioni e parametri diversi ai 16 controllers.
Ergo, non si possono controllare che 16 parametri alla volta, quando sarebbe ottimale controlarne "almeno" 32.
Tutto questo per dire che quando acquisti un remote control devi valutare ATTENTAMENTE quali sono i parametri di sintesi da controllare perché, per quanto ti sforzi, ce ne saranno sempre alcuni che rimarranno fuori.
Di fatto questa è la legge di Murphy relativa ai controllers midi ed i VST.