Yamaha vl70m - alcune domande

kyma1999 06-09-10 16.04
mi piacerebbe approfondire alcuni aspetti della macchina, alle quali non ho mai trovato ahimè risposte concrete...

1) esattamente la funzione CUSTOM, a cosa serve?
qualcuno infatti mi ha detto che si possono programmare dei suoni virtual analogue progettando una sorta di circuito virtuale che poi la macchina va a emulare, creando il suono in se, utilizzando questa modalità.

a me suona molto strana la cosa, me lo sono sempre chiesto quale sia la verità, ma il vl70 e vl1 possono quindi
anche fungere da "virtual analogue" se riprogrammati?

2) ma la vl70m che fino a poco tempo fa era sul sito, è ancora in produzione e/o vendita? mi piacerebbe infatti provarne una, essendo in sostanza una macchina completamente diversa da tutte le altre in circolazione.

3) che differenze ci sarebbero tra usare una vl70m e la corrispettiva scheda PLG VL? sono davvero la stessa cosa? in questo senso basterebbe un motif rack con la scheda inserita...oppure cè qualcosa di diverso?

grazie a tutti coloro che risponderanno!
anonimo 06-09-10 16.10
Ciao

1) la macchina secondo me è ancora in produzione, e certamente è in vendita come nuova (penso che la producano, se no hanno un magazzino da paura...)

ma non è distribuita in tutti i paesi.

In America si compra dai negozi.


2) il Vl70m fa anche emulazioni VA, piuttosto belle.

Ma le fa seguendo la logica "VL": cioè: non si sogna nemmeno di avere osc1, osc2, filtro e simili. Hai tutti i tuoi bei parametri del VL1, "imboccatura", "risonatore", "fiato", eccetera, e lavorando tiri fuori... hammond, minimoog eccetera.

Non io, di sicuro. Ma Matt Traum (che è il "mago" del VL) ha fatto dei begli analogici.

Secondo me non ha senso usare il VL70 per fare QUEI suoni.

Nel senso che fare tutta quella fatica, per rifare il minimoog come lo fa un Clavia...

Diverso è se uno lavora sui timbri classici del VL, e vuole fare "un fiato che sta a metà strada fra un clarinetto e una balena, passato attraverso il filtro di un moog": ah, ecco...

Ma preparati a MESI di studio prima di azzardarti a farlo.

3) questione "CUSTOM"

Non è una funzione, è un banco di patches. Un casino.

Il VL70m, diversamente dal VL1, non permette da pannello di accedere alla programmazione RADICALE dei suoni (cioè programmare gli algortimi). Si possono soltanto modificare alcuni parametri "di performance" (filtro [attenzione, non i mega-filtri VL, bensì un banale LP e un HP da workstation, giusto per schiarire o scurire il suono), reverbero, intonazione, qualche controller).

Tuttavia gli algoritmi si possono programmare "PROFONDAMENTE" da computer (con un programma arcaico e mai rinnovato), e qui comincia il DELIRIO vero e proprio:

Il VL70m ha tre banchi di suoni:

PRESET 1 e 2, 128 patch ciascuno: non puoi modicare nulla

INTERNAL: 64 patch, puoi salvare qui gli "internal" ai quali hai fatto modifiche "suoperficiali". "Sax Tenor" diventa "SaxTenor 2" con filtro più chiuso, vibrato più intenso. "Sex tenor 3" è il tenor 2 abbassato di una ottava, eccetera.

CUSTOM: eccoci! Sono 6 (SEI!!!) lussuose locazioni di memoria in cui puoi memorizzare suoni completamente nuovi, editati radicalmente o costruiti da zero programmando al computer.

Ecco cosa significa "CUSTOM": un merdoso banco di memoria di sei patch completamente editabili.

Cioè, in conclusione: una macchina con una potenza di calcolo da paura, senza interfaccia, e con SEI locazioni di memoria per salvare i suoni dopo che hai lavorato due mesi.

Ovviamente, essendo solo SEI, se stai lavorando su una patch non puoi salvare man mano varie versioni per fare tentativi.

Infatti io che uso il VL70m intensivamente, per i suoni faccio riferimento a Matt Traum, il quale periodicamente mette giù un "best of" di suoni radicamnehte riprogrammati per le esigenze della clientela, CUOCE un chip, si apre il VL70m, si butta via il chip originale, si mette il chip nuovo,

ci si godono i 128 x 2 suoni "Preset", tutti belli e utili, invece di quelli yamaha,

e nella sezione "internal" si salvano piccole modifiche, personalizzazioni, eccetera.

Il tutto al modico prezzo di:

circa 400 euro, usato, il VL70m
circa 200 euro+spedizione il CHIP.

Io a metter su il mio "polyphonic VL70m" ci ho cacciato 2500 euro... per quattro voci...

Ne vale la pena, ma che palle...

anonimo 06-09-10 16.14
4) PLG:

intanto, le modifiche fatte sulla PLG NON si posso affatto salvare sulla macchina.

Si può solo salvare la patch in un file sysex, e ricaricarlo sulla macchina che ospita la PLG (mu100 e simili) ogni volta che si accende la macchina.

E le patch originali yamaha sono così così, e i chip di Traum non funzionano con la PLG.

Quindi, la PLG è un eccellente improvement rispetto ai campioni di sax e trombe e flauti di solito presenti sui rompler, ,a va visto così, cioè come "un netto miglioramento del mio campionatore), non come "un entry level della programmazione in virtual acoustics"

Poi,

in una scala da 1 a 10, la qualità del suono è (dove il 10 è una spanna sopra gli equivalenti rompler. l'8 del VL70m equivale a un 12 su Motif o M3, il 6 del PLG vale 10 paragonato ai sax della korg)

VL1 e VL1m = 10

Vl70m patchman = 8

Vl7 = 7/7.5

Vl70m non-patchman 7/7.5

PLG = 6

Campionatore: 4

Campionatore che cade per terra: 1

Edited 6 Set. 2010 14:20
ziokiller 06-09-10 16.20
Io ho la PLG-VL sul Motif ma non sono mai riuscito a programmarla come si deve. Oramai è da tempo che non ci provo, ma se ricordo bene ci sono due editor, uno ti fa fare ben poco, l'altro invece non si capisce proprio... poi mi sa che è come dice goldberg, i preset fatti con l'editor non si possono cambiare. Dal display del motif invece si accede a pochissimi parametri, alcuni dei quali spesso non agiscono perché magari non sono sfruttati dalla patch.

Fra i preset però ce ne sono parecchi belli, e se non erro la PLG ha molti più preset del VL-1, anche se sul Motif ne vengono presentati solo 32, poi gli altri bisogna andarli a scavare...

Una cosa che va detta, invece, è che l'accesso alla PLG dal Motif è lentissimo, soprattutto quando si comincia ad andare lontano con i banchi.
anonimo 06-09-10 16.27
ziokiller ha scritto: se ricordo bene ci sono due editor, uno ti fa fare ben poco, l'altro invece non si capisce proprio


sì:

il "visual editor", che equivale sostanzialmente al pannello del vl70m (e credo del motif): praticamente trasponi, regoli gli effetti, correggi vibrato e qualche controllo (ma per esempio: data l'architettura del VL, se decidi che vuoi che l'aftertouch faccia "aprire" il timbro della tromba, devi andare nell'algoritmo, non basta "aprire il low pass").

e l'"expert editor", sul quale il miglior commento è: emo

Un programma contorto.


Edited 6 Set. 2010 14:33
anonimo 06-09-10 16.31
ziokiller ha scritto: se non erro la PLG ha molti più preset del VL-1, anche se sul Motif ne vengono presentati solo 32, poi gli altri bisogna andarli a scavare


quelli del VL1 non sono "preset", tutte le memorie sono scrivibili e tutti i parametri sono modificabili.

Io sul VL1 ho 6 banchi di sax, mentre sul PLG ci sono tot sax, e quelli ti tieni.

(intendo: come "nucleo" del suono. Cioè: se la plg ti dà due tenori un alto e un baritono, poi puoi avere anche 64 varianti di quei 4 preset, con filtro più aperto o più chiuso, ma non puoi avere 128 sax diversi).



kyma1999 06-09-10 16.31
goldbug ha scritto:
Campionatore che cade per terra: 1


cacchio non ci ho mai provato a fare cadere il campionatore, appena ne trovo uno di seconda mano a 80 euro (tipo S550 roland) ci provo! emoemoemoemo

thanx meritato! sempre piu interessante questa vl70m, peccato che non sia diffusa su larga scala, sarebbe anche uno strumento piccolo e gestibile facilmente, chissà come lo usano in cosi pochi....
certo sono quel tipo di strumenti con cui bisogna giustamente re imparare a suonare per sfruttarli adeguatamente.
kyma1999 06-09-10 16.34
sto ascoltando un po di patches dal sito patchman music, era un po che non le sentivo....che bella questa ad esempio!
SAWS

ma quindi, se l'editor ufficiale è contorto e non piu aggiornato, per programmare a basso livello (custom), esiste un alternativa piu moderna ed efficiente su mac osx e/o pc?

anonimo 06-09-10 16.41
Kyma1999 ha scritto: chissà come lo usano in cosi pochi


perché se vai in un negozio e ascolti i preset ti scendono le palle.

per goderlo ci vuole:

tastiera pesatissima, breath control, preset ben adattati, diteggiatura, sapere come si suona il sax.

una delle cose belle è che per esempio il "legato" funziona solo dove funzionerebbe sul sax. Dove il sax costringe a staccare, il VL stacca.

Ci sono 100 piccole delizie così, ma si sentono se suoni le scale che suonerebbe un sassofonista.

Io ho "imparato" sul VL-1, e da lì sono sceso a programmare il VL70m per motivi economici (cioè perché non potevo permettermi altri CINQUE VL1), avendo chiaro in testa come funziona e cercando di "alzare" il livello del Vl70m verso quello del VL1.

Se uno compra un VL70m senza conoscere tutta la storia, secondo me dopo due mesi lo rivende.

E poi c'è il fatto che: CHI fa assolo di sax con le tastiere?

O è uno che non si rende conto dell'orrore di avere una band funky o jazz e sostituire il sassofonista con una macchina, e allora gli va bene anche il preset "coltrane sax" dell'U220,

oppure è uno consapevole (moi) che sta suonando un synth, fa un assolo di synth, e vuole un timbro che sia una "citazione" dal sax. Non la "imitazione perfetta", non "prendere per il culo l'ascoltatore" ma evocare il suono, il modo di suonare.

Io se suono "black market" e voglio fare il bauscia, il mio assolo showstopper lo faccio su un analogico monofonico, non sul VL-1. Il VL-1 serve per "sbrigare" la parte del brano che può essere eseguita solo da un sax: si fanno le note indispensabili, si saluta, e ci si concentra sul tuo vero strumento.

Qual è la fetta di mercato per quest'ultimo tipo di strumentista?

15 tastieristi?



Edited 6 Set. 2010 14:43
ziokiller 06-09-10 16.42
Kyma:
ma quindi, se l'editor ufficiale è contorto e non piu aggiornato, per programmare a basso livello (custom), esiste un alternativa piu moderna ed efficiente su mac osx e/o pc?


Che io sappia no... e addirittura mi pare che l'editor era solo per Windows.
Edited 6 Set. 2010 14:42
Deltex 06-09-10 16.42
Premetto che non sono un esperto di questa sintesi, ho letto un po' in merito studiando le sintesi del mio Ex5 (implementa la sintesi del Vl70m). Comunque il Vl70m ha 6 custom voice queste possono essere editate con un software. Il suono della Vl e' generato in questa maniera: Prima c'e' la definizione del tipo di strumento e poi del suo funzionamento. Il primo, cioe' lo strumento puo' essere editato con questo software.

Per quanto riguarda il discorso Virtual Analog, beh le combinazioni sono quasi infinite e quindi le sonorita', e' inevitabile che si possa creare qualcosa di innovativo. Ma la particolarita' del VL non sta tanto nel suono ma nella gestione dei controlli, utilizzando anche solo il breath control si ha una gestione naturale del suono, se poi si usano wind controller (tipo Wx5) si puo' fare anche di piu'. Se poi ci aggiungi gli effetti....
Posso parlare per la mia di esperienza, ho scaricato dei suoni per la mia Ex5 dei suoni VL che non fossero i soliti reed o brass e devo dire che sono rimasto meravigliato. So che e' un mondo incredibile e mi sono ripromesso di approfondirlo.

Per quanto riguarda la differenza tra PLG e Vl a se e' dato dal fatto che la scheda inserita nel Motif (o altri) sfruttano la sintesi se suonata in patch e puo' essere complementare nella performance per qualcosa di ancora piu' unico.
Il Vl70m, da quanto ricordo, ha invece un generatore Xg interno con cui vengono combinati alla sintesi Vl, ma non come nel Motif ma piu' come con nell'Ex5, in cui il Vl diventa una componente Voice della patch stessa.

Mi sa che ti ho fatto piu' confusione che altro...pero' c'ho provato, visto soprattutto che sei sempre tu il primo a dare una mano a chi fa domande qui dentro!
Deltex 06-09-10 16.44
Minchia...per scrivere due castronerie c'ho messo una vita e ti hanno risposto in 1000....mi sento una merdaccia...
anonimo 06-09-10 16.48
ziokiller ha scritto: l'editor era solo per Windows


yes sir.

e non è mai stato aggiornato.

E' freeware totale, una volta c'era un blog collegato, ma mi pare che non lo aggiornino da un po'

Per editare, bisognerebbe ricominciare e scrivere un software... vattelapesca.

Si fa prima a dare 200 euro a Matt Traum, e a concentrarsi sull'esecuzione, come ha detto deltex


JM 06-09-10 16.48
goldbug ha scritto:
Diverso è se uno lavora sui timbri classici del VL, e vuole fare "un fiato che sta a metà strada fra un clarinetto e una balena, passato attraverso il filtro di un moog": ah, ecco...


Quoto in pieno. Posto che posso appoggiarmi solo alla PLG, e che ho cominciato a programmare l'altro ieri... finora non ho trovato nulla capace come la virtual acoustic di dare vita, con naturalezza, a dei timbri "ibridi" dove elettronica e acusticità siano combinate dinamicamente e non solo giustapposte. Certo: operativamente bisogna armarsi di santa pazienza... ma ne vale la pena.

Ciao!
Jacopo
ziokiller 06-09-10 16.54
Posto un po' di file che avevo caricato secoli fa sul mio ftp a proposito della PLG-VL:

Ziryab, registrata uno strumento alla volta, tutti provenienti dalla PLG-VL e suonati dal Motif col BC-3

Qui è quando stavo imparando a suonare il sax, il suono viene sempre dalla PLG-VL ma è suonato tramite il WX-5 (chissà dove l'ho messo!...)

In questo pezzo, invece, tutte le parti di tromba e sax sono fatte con la PLG-VL e il BC-3, mentre i synth vengono da Prophet 600 e Siel Orchestra II.

anonimo 06-09-10 16.59
Deltex ha scritto: ....mi sento una merdaccia


ma no, ma no, sei solo stanco, hai solo bisogno di distrarti.

trovati un hobby.

Che so: la musica...

Deltex 07-09-10 00.36
goldbug ha scritto:
ma no, ma no, sei solo stanco, hai solo bisogno di distrarti.

trovati un hobby.

Che so: la musica...



Buuuuu...cattivo.....buuuu......ti picchiero' ecco.
michelet 07-09-10 11.12
Ho capito che la PLG150-VL non fa per me...
Anche se ho il BC3 che uso per pilotare i timbri di S90ES (lead, sax ed archi), sarà più facile che sostituisca la PLG100-VH con un'altra PLG150-AN... emo
In fin dei conti ho come obiettivo un sistema AN a 15 voci... emo
ivanzajic 09-09-10 01.50
@ anonimo
Kyma1999 ha scritto: chissà come lo usano in cosi pochi


perché se vai in un negozio e ascolti i preset ti scendono le palle.

per goderlo ci vuole:

tastiera pesatissima, breath control, preset ben adattati, diteggiatura, sapere come si suona il sax.

una delle cose belle è che per esempio il "legato" funziona solo dove funzionerebbe sul sax. Dove il sax costringe a staccare, il VL stacca.

Ci sono 100 piccole delizie così, ma si sentono se suoni le scale che suonerebbe un sassofonista.

Io ho "imparato" sul VL-1, e da lì sono sceso a programmare il VL70m per motivi economici (cioè perché non potevo permettermi altri CINQUE VL1), avendo chiaro in testa come funziona e cercando di "alzare" il livello del Vl70m verso quello del VL1.

Se uno compra un VL70m senza conoscere tutta la storia, secondo me dopo due mesi lo rivende.

E poi c'è il fatto che: CHI fa assolo di sax con le tastiere?

O è uno che non si rende conto dell'orrore di avere una band funky o jazz e sostituire il sassofonista con una macchina, e allora gli va bene anche il preset "coltrane sax" dell'U220,

oppure è uno consapevole (moi) che sta suonando un synth, fa un assolo di synth, e vuole un timbro che sia una "citazione" dal sax. Non la "imitazione perfetta", non "prendere per il culo l'ascoltatore" ma evocare il suono, il modo di suonare.

Io se suono "black market" e voglio fare il bauscia, il mio assolo showstopper lo faccio su un analogico monofonico, non sul VL-1. Il VL-1 serve per "sbrigare" la parte del brano che può essere eseguita solo da un sax: si fanno le note indispensabili, si saluta, e ci si concentra sul tuo vero strumento.

Qual è la fetta di mercato per quest'ultimo tipo di strumentista?

15 tastieristi?



Edited 6 Set. 2010 14:43
ti consiglio di provare il fantomg g6 con arx 3 brass, questo synth è degno di acquisto solo per questa scheda
kyma1999 09-09-10 03.24
beh francamente non credo il fantom g possa competere con la vl1 nemmeno lontanamente....