Kyma1999 ha scritto: chissà come lo usano in cosi pochi
perché se vai in un negozio e ascolti i preset ti scendono le palle.
per goderlo ci vuole:
tastiera pesatissima, breath control, preset ben adattati, diteggiatura, sapere come si suona il sax.
una delle cose belle è che per esempio il "legato" funziona solo dove funzionerebbe sul sax. Dove il sax costringe a staccare, il VL stacca.
Ci sono 100 piccole delizie così, ma si sentono se suoni le scale che suonerebbe un sassofonista.
Io ho "imparato" sul VL-1, e da lì sono sceso a programmare il VL70m per motivi economici (cioè perché non potevo permettermi altri CINQUE VL1), avendo chiaro in testa come funziona e cercando di "alzare" il livello del Vl70m verso quello del VL1.
Se uno compra un VL70m senza conoscere tutta la storia, secondo me dopo due mesi lo rivende.
E poi c'è il fatto che: CHI fa assolo di sax con le tastiere?
O è uno che non si rende conto dell'
orrore di avere una band funky o jazz e sostituire il sassofonista con una macchina, e allora gli va bene anche il preset "coltrane sax" dell'U220,
oppure è uno consapevole (moi) che sta suonando un synth, fa un assolo di synth, e vuole un timbro che sia una "citazione" dal sax. Non la "imitazione perfetta", non "prendere per il culo l'ascoltatore" ma evocare il suono, il modo di suonare.
Io se suono "black market" e voglio fare il bauscia, il mio assolo showstopper lo faccio su un analogico monofonico, non sul VL-1. Il VL-1 serve per "sbrigare" la parte del brano che può essere eseguita solo da un sax: si fanno le note indispensabili, si saluta, e ci si concentra sul tuo vero strumento.
Qual è la fetta di mercato per quest'ultimo tipo di strumentista?
15 tastieristi?
Edited 6 Set. 2010 14:43