Edizioni musicali a casa discografica estera

Arken_1981 11-07-10 17.23
Ciao a tutti!

Ho registrato i miei brani alla SIAE e ora una casa discografica inglese mi vuole pubblicare il CD.
Ho mandato una mail alla SIAE (ma non sembrano intenzionati a rispondermi..mah!), qualcuno mi sa dire per favore come mi devo comportare ora con i diritti? Devo fare qualcosa io?

Grazie!
giannirsc 11-07-10 19.41
la siae ti tutela anche all'estero, ma questa etichetta vuole mettere le edizioni sui tuoi brani ?

comunque devi ridepositare il bollettino col timbro delle loro edizioni.
Edited 11 Lug. 2010 17:51
Arken_1981 11-07-10 19.46
giannirsc ha scritto:
la siae ti tuela anche all'estero, ma questa etichetta vuole mettere le edizioni sui tuoi brani ?


Praticamente si, nel senso che sul contratto è riportato che devo concedere la licenza a loro per fari si che possano distruibuire il disco...
giannirsc 11-07-10 19.50
aspetta..non vuol dire dare le edizioni..che tipo di distribuzione ? digitale nei vari e-store ? in quel caso non devi far nulla con la siae.
Edited 11 Lug. 2010 17:51
Arken_1981 11-07-10 19.54
giannirsc ha scritto:
aspetta..non vuol dire dare le edizioni..che tipo di distribuzione ? digitale nei vari e-store ? in quel caso non devi far nulla con la siae.


principalmente solo distribuzione digitale su vari siti web (Amazon, ITunes, ecc) successivamente anche in formato CD fisico
giannirsc 11-07-10 19.59
punta assolutamente alla distribuzione FISICA e STAMPA del cd..per la distribuzione digitale non serve nulla..non serve avere una etichetta o una casa editrice..potresti metterli anche tu da solo sui vari e-store col vantaggio che controlli tu veramente se acquistano il tuo cd..purtroppo ci sono centinaia di etichette che propinano questa distribuzione digitale richiedendo brani di qualsiasi genere..

Arken_1981 11-07-10 20.05
giannirsc ha scritto:
punta assolutamente alla distribuzione FISICA e STAMPA del cd..per la distribuzione digitale non serve nulla..non serve avere una etichetta o una casa editrice..potresti metterli anche tu da solo sui vari e-store col vantaggio che controlli tu veramente se acquistano il tuo cd..purtroppo ci sono centinaia di etichette che propinano questa distribuzione digitale richiedendo brani di qualsiasi genere..


Oddio messa così fa 1po' paura...
E' una casa discografica che conosco, attiva dal 1989 e conosciuta nell'ambito della musica elettronica.
Conta circa 20 artisti e un centinaio di CD...i loro brani sono presenti anche in molte altre compilation di altre etichette discografiche.... non penso vogliano fare i furbi....
Capisco perfettamente cosa intendi, ma loro vogliono inizialmente distribuire il cd solo in formato digitale per vedere come va...se riscontra un modesto successo poi lo trasformano in CD fisico. emo
giannirsc 11-07-10 20.14
ma non nessuna paura..però come ti hanno detto, loro lo mettono in vendita, se vedono che va, poi lo pubblicano su cd...e questo è quello che dicono tutte le etichette e ti spiego il motivo..tu stesso per vederlo poi stampato che fai ? te lo compri da solo perchè di sicuro ti daranno il 90% delle vendite (se te le comunicano) . Quindi in teoria potresti investire 1000 euro, acquistare un tot di volte il tuo brano e rientrare di 900 euro..quindi alla fine "butteresti" 100 euro..ma c'è chi ci mette ancor più soldi per di vedere il suo brano in una eventuale classifica..e chi ci guadagna ? l'etichetta che ha immesso i tuoi brani in rete...questa è la politica di funzionamento delle e-label..ti mettono il tuo brano perchè sanno che sarai tu stesso a ricomprartelo..
Arken_1981 11-07-10 20.26
giannirsc ha scritto:
e questo è quello che dicono tutte le etichette e ti spiego il motivo..tu stesso per vederlo poi stampato che fai ? te lo compri da solo perchè di sicuro ti daranno il 90% delle vendite (se te le comunicano) . Quindi in teoria potresti investire 1000 euro, acquistare un tot di volte il tuo brano e rientrare di 900 euro..quindi alla fine "butteresti" 100 euro..ma c'è chi ci mette ancor più soldi per di vedere il suo brano in una eventuale classifica..e chi ci guadagna ? l'etichetta che ha immesso i tuoi brani in rete...questa è la politica di funzionamento delle e-label..ti mettono il tuo brano perchè sanno che sarai tu stesso a ricomprartelo


Beh immagino sia così per molte case discografiche e vista la tua esperienza sicuramente sai quel che dici..
Ad essere sincero nn ho voglia di investire 1000€ per ricomprare i miei brani emo
Calcola che alla fine non ci perdo niente, perchè da contratto non devo spendere 1€ quindi... emo
..e poi, come dicevo prima, è una casa discografica che produce solo un certo genere musicale, quindi deduco avrà i suoi "fans" diciamo così, altrimenti avrebbe già chiuso i battenti :)
giannirsc 11-07-10 20.43
ottimo..comunque per la siae non devi far nulla a meno che loro non vogliano mettere le EDIZIONI sui tuoi brani.
ipiman 31-08-12 21.27
@ giannirsc
ottimo..comunque per la siae non devi far nulla a meno che loro non vogliano mettere le EDIZIONI sui tuoi brani.
ciao, scusate se riprendo questo vecchio post...
che vantaggi può avere lavorare con una casa di edizioni musicali?
Ho ricevuto una proposta e vorrei capire bene come comportarmi.
Vendere i brani online ok, come è già stato detto, lo posso fare da solo, qual'è la convenienza ad avere le edizioni?
A cosa devo stare attento in particolare?
Come sono le ripartizioni dei diritti in linea generale? Immagino che si valuta di caso in caso, magari però c'è uno "standard" di partenza...

grazie a chi mi saprà dire qualcosa in più, ciaoemo
vin_roma 02-09-12 03.24
Un editore in genere è, ma forse sarebbe più preciso dire "era", colui che investiva risorse per la realizzazione della musica, al limite acquistava un prodotto già finito, pagava i musicisti/turnisti, la sala, si interessava della promozione dei dischi, la pubblicità, stampava eventualmente il cartaceo, aveva i contatti con i media (tv, radio)... il tutto in cambio di una quota, anche esosa, della SIAE.
ipiman 02-09-12 13.28
@ vin_roma
Un editore in genere è, ma forse sarebbe più preciso dire "era", colui che investiva risorse per la realizzazione della musica, al limite acquistava un prodotto già finito, pagava i musicisti/turnisti, la sala, si interessava della promozione dei dischi, la pubblicità, stampava eventualmente il cartaceo, aveva i contatti con i media (tv, radio)... il tutto in cambio di una quota, anche esosa, della SIAE.
ok, diciamo che i brani sono già belli che fatti, quindi a che servirebbe un editore?
grazie, ciao: )
vin_roma 02-09-12 21.33
ipiman ha scritto:
ok, diciamo che i brani sono già belli che fatti, quindi a che servirebbe un editore?
grazie, ciao: )


Infatti oggi, tra informatica accessibile e home studio, c' è un gran proliferare di indipendenti...