Kyma1999 ha scritto:
oggi chi lavora in studio usa prevalentemente i vst instruments, atmosphere, trillian, ominisphere, titan, colossus, etc etc etc etc...ce ne sono decine e decine, con browser che integrano mille/duemila patches....anche molto di piu.
Volevo aggiungere una piccola considerazione a corollario di quanto dice il buon kyma
Se ci pensiamo bene le librerie di campioni alla fine sono "quasi" sempre le stesse.
Quando c'erano i floppy, chi aveva il campionatore possedeva centinaia di dischetti dappertutto... anche in bagno.
Poi si è passati al CD-ROM... che conteneva i suddetti floppy.
In seguito si è passati al DVD... che contiene i suddetti CD-ROM.
Adesso ci sono i software samplers ed i vari VST basati su campioni. Ma quanti campioni sono stati abilmente riciclati dalle software houses???
Per certi versi non esiste un vero e proprio progresso in questo campo, siamo invece noi che ci facciamo fregare dalle sirene...
E poi ci lamentiamo di Roland che "ricicla" i campionamenti...
Ritornando invece alla questione delle Patches o Voices, che dir si voglia, il "rischio" di acquistare librerie originali è relativamente elevato.
Infatti ogni produttore crea una serie di banchi "tematici", magari ispirandosi a timbriche già realizzate.
Di conseguenza capita spesso di trovarsi decine e decine di timbriche inutilizzabili.
Sintomatica è stata la mia esperienza con Keyfax dalla quale ho acquistato un pacchetto di ben 8 banchi, 2 dei quali erano assimilabili ad una vera e propria truffa.
Ciononostante, dopo aver regolarmente pagato i prodotti, ho manifestato la mia insoddisfazione a Keyfax.
Un'ultima considerazione. Avere a disposizione troppi timbri fa perdere molto tempo ed allontana dalla fase compositiva. Quante volte capita di trovare un suono che ispira, ma non si riesce ad andare oltre?
Ecco perché preferisco comporre musica con strumenti tradizionali come pianoforte ed archi. Che siano eccellenti o mediocri emulazioni, alla fine la musica è quella che conta.
Edited 31 Mar. 2010 16:57