jacus78 ha scritto:
vedi, l'Hanon non è fatto per studiare le note, quelle le sai già avendo memorizzato la prima misura a salire e la prima misura a scendere di ogni esercizio!! e per questo per alcuni può essere ripetitivo!ma l'Hanon si studia principalmente per l'articolazione delle dita ,per l'uguaglianza delle dita tra loro ( a volte qualche dito suona sempre una frazione di secondo prima o dopo degli altri, facendo uscire le semicrome "sporche"(ma se non trovi qualcuno che ti faccia vedere come si fa, ti verrà difficile), si studia per la rilassatezza delle braccia e dei polsi ecc! e all'inizio di ogni esercizio troverai dei numerini in alto a sinistra tra parentesi che ti stanno ad indicare quali dita devono lavorare di più per quell'esercizio!
Sì, l'ho notato subito. Una cosa che faccio è dare sempre una lettura generale e mi hanno colpito subito le indicazioni delle dita che lavorano per ogni esercizio e come l'esercizio debba essere effettuato (la posizione delle dita da tenere, la morbidezza dell'avanbraccio). Per questo mi ha fatto un ottima impressione e mi sto trovando bene. Certo, imparare la sequenza delle note dell'esercizio è semplice (almeno quello) ma durante l'esecuzione bisogna stare molto attenti e "ascoltare" il proprio corpo facendo attenzione a non irrigidirsi.
jacus78 ha scritto:
ad es. prova a tenere 5 tasti premuti con le 5 dita della sinistra, e tenendoli sempre premuti vedi se ti riesce bene ad alzare solo il 4° dito(anulare)e picchiarlo con una certa insistenza senza irrigidire spalla braccio polso e mano
Ci credi? Questo esercizio lo conoscevo perché consigliato in un video di J. Rudess. Ottimo sapere che proviene da un manuale preciso. Anche solo per questo, ti sei meritato sicuramente un thanks
.
jacus78 ha scritto:
se è da tre anni che non suoni, lascia stare chopin, almeno per il momento!!ci sono da fare tutte le dinamiche!!buttatti invece a rotta di collo su czerny seguendo però gli stessi principi dell'Hanon altrimenti non serve nemmeno Czerny!
Dunque, sono tre anni fermo per quel che riguarda la musica classica. Questo ha causato un enorme scompenso tra le mani, lasciando indietro la sinistra (che sfortunatamente è la "mano degli accordi"
).
Chopin in effetti l'ho archiviato, così come Beethoven. Ho ripreso le sonatine di Clementi, fatto la prima senza troppe difficoltà (a parte il mio intestardirmi sul trillo finché non esce come dico io
e ancora non ci siamo) e iniziato a studiare il minuetto in E dalla Suite Francese N.6 di Bach in cui invece sento grosse carenze a livello di dinamica...ossia non sono riuscito a inquadrare ancora un buon andamento che renda giustizia al brano.
Piuttosto, di Czerny cosa dovrei fare? Ho fatto il primo studio della velocità (guarda caso, al 90% è solo mano destra
) e la settimana prossima iniziarmi a studiare con calma il secondo. Forse però dovrei affiancarlo a qualche altro metodo di Czerny? Tipo l'Arte di rendere le dita agili o l'Op.453, composta da 110 esercizi in ordine di difficoltà crescente.
Come mi hai suggerito tu stesso, ho praticamente resettato forzatamente tutto, costringendomi a riprendere le cose a livello più basso possibile e studiando con il metronomo, lettura a mani separate, poi insieme, poi aumentando pian piano la velocità ma senza mai strafare.
Saluti e grazie mille per i consigli!
Maurizio