Come registrate le chitarre...

culturazero 26-02-10 15.57
Ciao a tutti, molti sicuramente, come me si dilettano nell'home recording. Quando si tratta di registrare suoni tastieristici, spesso ci si affida ai vari vst o magari si registra la tastiera tramle le uscite, il che risulta abbastanza linerare e meno difficoltoso. Invece, come registrate le chitarre? Che filosofia utilizzate? Cioè vi affidate a software dedicati, quali, Amplitube, Guitarrig ecc... o registrate il suono reale tramite ampli ecc...?

Io personalmente, amo registrare il suono reale della chitarra, quindi microfonando l'ampli. Uso sempre come tramite il mixer per una questione di miglioramento del segnale. Possibilmente uso ampli valvolari in quanto il suono risulta più gestibile e veritiero e non utilizzo effetti in quanto, gli stessi li aggiungo dopo tramite i plug-in in mio possesso.
Edited 26 Feb. 2010 14:58
rf.net 26-02-10 16.08
io non sono un chitarrista ma quando devo fare qualcosa di importante mi affido ad un ottimo chitarrista che conosco che lavora in questo modo:
- per l'acustica si registra una prima volta, dove si prende il suono dalla linea diretta e contemporaneamente da un microfono (la registrazione viene quindi mandata su due diverse tracce contemporaneamente), e poi una seconda. di queste 4 tracce, le 2 del primo take le mandi tutte a sinistra, le altre due tutte a destra, ottenendo un ottimo effetto spaziale (registrando due volte la stessa parte suonerai comunque in modo leggermente diverso). la miscelazione tra presa microfonica e presa diretta la fai a tuo piacimento.
- le chitarre elettriche le registra direttamente con il pod.
khymbo 26-02-10 16.16
bella questa discussione.
io ancora non ho provato. pc in fase di acquisizione,
ma pensavo di registrare con la chitarra nel line in
della scheda e utilizzare qualche programma per gestire il suono
ma sono molto lontano... dal line in viene amplificata dalla scheda giusto?
culturazero 26-02-10 16.17
Per l'acustica sono pienamente daccordo come te, io a volte registro solo direttamente sul banco e altre volte sia su banco e anche microfonata in modo da miscelare le 2 situazioni. Per l'elettrica è più forte di me, ho provato ad usare software (già prima citati) e anche multieffetti esterni e devo dire che per i puliti vanno bene, ma nelle distorsioni, pur utilizzando macchine costose, trovo sempre il suono troppo artefatto e non si avvicina minimamente alla dinamica del suono ripreso dall'ampli.
L'ampli lo microfono in 2 punti, una davanti al cono, spostato leggermente dal centro, e uno da dietro a distanza in modo da prendere il sound esterno generale. Come mic uso sempre un AKG vecchio del 1970 circa, ne ho provato di diversi, ma questo è il mic che più mi da soddisfazione. Passo sempre dal mixer, mai direttamente alla scheda. Se volete potete ascoltare alcune piccole cose regstrate a mio fratello:

http://www.myspace.com/davidebazzarelli

Ps: tenete presente che qui come sheda audio avevo una soundblaster da 40 euro (Di merda) ma nonostante ciò il risultato non dispiace per niente.
losfogos 26-02-10 16.25
Oggi la tecnologia offre la possibilità di registrare il suono pulito di una chitarra elettrica che passa solo da un pre per esaltare il suono. Poi, con i moderni plug-in tipo guitar rig e simili, c'è la possibilità di costruire una sonorità qualsiasi, sfruttando i tanti preset disponibili o costruendone uno su misura. Però si rimandano sempre più cose all'editing e al mix finale, che diventa un opera ciclopica alla fine......

Io preferisco ancora registrare una chitarra con mic e ampli, trovando il suono contestualmente alla registrazione e non demandando al mix.

Per quanto riguarda l'acustica: ho provato tante volte a registrarla sia con il mic a condensatore (posizionato non in prossimità del buco ma verso il manico) e con il pick up, ma alla fine ho quasi sempre buttato via la traccia di quest'ultimo....meglio il suono acustico del mic.
rf.net 26-02-10 20.08
la scelta di registrare dall'ampli penso sia migliore in contesti rock... comunque a me, che faccio pop, piace il suono che esce fuori dal pod: è comunque bello potente e grintoso. sul sito della mia band c'è il nostro ultimo album in streaming/download gratuito e le chitarre sono state registrate in questo modo. c'è poi (nella sezione singoli) una canzone (intitolata le nostre parole) dove invece la chitarra è stata registrata da ampli con microfono. indubbiamente il suono è diverso, e non a caso quest'ultima è un po più rock dei brani contenuti nell'ultimo album.

quanto all'uso dei plugin su una registrazione pulita non saprei giudicare... è pur vero che i plugin fanno quello che fa il pad (sempre apparecchi digitali sono).

quanto alle acustiche: la registrazione da linea ti da sicuramente più spinta rispetto a quella microfonica. a me piace più la presa microfonica, ma mettendoci sotto anche la registrazione di linea (seppure ad un volume pari al 40% rispetto alla presa microfonica) riesco ad avere un suono aperto e allo stesso tempo potente.

ps. per la cronaca, non sono un fonico, ma penso di avere un buon orecchio.
Edited 26 Feb. 2010 19:10
kyma1999 26-02-10 21.56
1) collego la chitarra a una DI di qualità e al computer

2) microfono l'ampi oppure seleziono il plug in con un suono simile a quello che il chitarrista deve registrare (solitamente uso quest'ultimo approccio)

3) registro le chitarre, in modo da avere nel computer 2 tracce, una DI e una distorta proveniente da un microfonaggio dell'ampli alla buona.....oppure solo la traccia DI con il plug in aperto in insert

4) ultimate le registrazioni edito tutto il materiale registrato sulla pista DI (quantizzo, taglio, cucio, intono etc....tutto cio viene fatto via nuendo oppure con pro tools)

5) alla fine di tutto, prendo le chitarre via DI originali, rimando il loro segnale attraverso il banco alla sala ripresa e tramite un box che riconverte il segnale line a un livello HiZ, reampo il segnale....
in questa fase si possono provare differenti microfonaggi, suoni, etc...perchè il suono è solo quello della DI....volendo puoi anche prendere le tue chitarre e portarle nel piu bello studio in america, pieno zeppo di ampli di tutte le marche, passare i suoni e riportarli a casa...

NON REGISTRO MAI il suono distorto direttamente da solo....faccio in modo di avere sempre la traccia DI....è importantissima per poter cambiare il suono in fase di mix.....è come avere una sorta di MIDI.....
Ginoquad 27-02-10 07.59
In genere l'elettrica la riprendo dall'ampli con un PL20 al cono e un C414 dietro che mi dà anche un po' di ambiente. mixando le due tracce di può dare carattere diverso al suono finale. Di recente ho registrato una semiacustica jazz che ho infilato direttamente nel mixer passando prima da un ISA828. Per le acustiche dipende: se voglio un accompagnamento molto aperto e spaziale faccio una doppia registrazione con riprese a capsule coincidenti, mentre per i soli o per le classiche uso il C414 sull'ISA. Il consuglio di Kima sul suono con DI credo si utile. Devo abituarmi a seguirlo, grazie.
Edited 27 Feb. 2010 7:01
doremi58 27-02-10 08.58
grazie kima
rf.net 27-02-10 09.26
ottimo avere sempre a disposizione una traccia pulita... comunque per l'acustica di accompagnamento secondo me è un must avere due take differenti da mescolare in seguito.
skyscape 27-02-10 12.13
PEr le acustiche di solito uso due mic (buca e 12 tasto) con diaframma stretto (neumann km184 o schoeps) a volte anche rcon diaframma largo su buca (u87 o 414XLII)

PEr le elettriche microfonazione cassa a seconda del suono che si vuole ottenere. microfoni usati sm57, md421, akg 414, u87...Riguardo la posizione del microfono, difficile dire perchè a seconda delo suono che voglio muovo il mic
kyma1999 27-02-10 12.30
alcune combinazioni che ho provato sugli ampli sono:

royer r122 + sm 57

2 sm 57 (off/on axis) + md 421 (on) + e906 (off)

3 sm 57 (on/off/mid)

2 sm 57 (on/off) + b2pro (off axis - figure 8)

sm 57 (off) + c2000b (off) + md 441u (on)

per le acustiche sempre a condensatore, solitamente 2 o 3 in configurazione close oppure un microfonaggio stereo.

andrealoverde 27-02-10 12.52
Parlando di registrazione di chitarre acustiche ed elettriche ci sono varie scuole di pensiero...

Negli studi dove sono stato in california, per esempio, amano registrare le chitarre crunch e distorte creando un ambiente ristretto attorno alla cassa (utilizzando pareti spostabili) e microfonando la cassa con un un sm57 ed un Sennheiser MD421 ( a diaframma largo)...non utilizzano i condensatori perchè non vogliono molto dettaglio per distorti e crunch). Per quanto riguarda i suoni puliti utilizzavano uno shure kms44.

Non hanno ripreso l'ambiente perchè preferiscono ricrearlo in fase di mixaggio: dietro lo studio dedicato al mixaggio hanno predisposto una sala con l'ambiente ricreato secondo il loro gusto nella quale riproducono le tracce e riprendono ulteriormente il tutto per avere il reverbero di quell'ambiente.

Per quanto riguarda la chitarra acustica hanno utilizzato esclusivamente un microfono a nastro (AEA R84 credo...) posizionato dove piu ci aggradava (per avere piu body o piu attacco).

La loro filosofia è questa: se ti piace il suono che esce dalla cassa, dobbiamo cercare di riprodurre esattamente quello.
Il tutto entrava in una console Neve 8038 e tramite la regolazione di EQ e volumi dei due microfoni (parlando di distorte e crunch) abbiamo raggiunto il suono voluto...

Non sono affatto esperto ma volevo portare la mia testimonianza su quello che ho visto... ;-)
Edited 27 Feb. 2010 11:53
rf.net 27-02-10 13.50
eh ma qui siamo ad altri livelli... non tutti possono ricrearsi a piacimento una stanza solo per avere un determinato ambiente. emo
doremi58 27-02-10 13.57
grazie andrealoverde, un approfondimento interessantissimo
kyma1999 27-02-10 14.49
beh i riverberi naturali creati con camere di riverberazione erano una realtà fino 30 anni fa quando non esistevano riverberi digitali...oltre ai plate (che sn comunque molto ingombranti), ad esempio negli studi motown so che avevano 3 camere di riverberazione diverse, con suoni diversi e tutte e tre venivano usate durante il mixaggio.....

il concetto è simile a registrare in un teatro o in una chiesa con un ottima acustica, la musica classica e da camera spesso la si registra cosi appunto....in luoghi che hanno una bella acustica e tramite una buona ripresa stereofonica si cerca di catturare la profondità dell'ambiente naturale senza artefatti.

Solitamente invece si usa il close miking e il riverbero lo si aggiunge dopo.....

in quello studio in california dove avete appena parlato, usano le due tecniche combinate...prima microfonano close in maniera asciutta il suono degli ampli e poi su un altra traccia catturano il segnale suonato da un altoparlante nella sala riverbero con un secondo microfonaggio....e poi fanno il blending sulla console dei due segnali....

ho provato a farlo anche io con delle voci usando il bagno, una hall etc....però i risultati non sono stati eccellenti a causa della cattiva acustica, cmq erano esperimenti cosi per provare però interessantissimi.