Data per scontato la gestione ottimale del livello dal proprio key-mixer (per chi lo usa) con il massimo della dinamica intorno a 0 db, ci sono dei metodi ormai collaudati che ho adottato, frutto di esperienza etc etc...
Sono dei piccoli trucchi adatti ad un pianista-tastierista (parlo di me in questo caso) più che uno smanettone con va, vintage synth, scatole, filtri e diavolerie varie.
Un esempio: quale fonico non si è mai lamentato perchè i fiati della tastiera sparano? Ecco, faccio l'esempio dei brass. Io ho sempre risolto evitando l'ascolto monofonico e fuorviante della spia e suonando in cuffia STEREO. Nell'esecuzione classica di un pezzo pop con ad es. rhodes o piano con parti di fiati, basta ascoltare i fiati quasi bassi, appena evidenti nel mix, un pò come avviene nel mix di un brano, in cui i brass, anche se fanno parti importanti, sono tenuti sempre abbastanza bassi rispetto alla ritmica. In questo modo sull'impianto il livellamento sarà perfetto!
Se invece alzi il volume dei fiati e in cuffia li ascolti ben evidenti sul piano e ti sembrano ben presenti, fuori sull'impianto il volume dei fiati sarà terrificante!
Lo stesso vale per tutte le altre parti, archi, lead, cioè tutte le parti
in aggiunta alle parti pianistiche.
Se invece si deve eseguire una parte armonicamente piena e a livello di arrangiamento con la sua importanza, questa dovrà essere regolata una tacca più alta. Es: Sexy tango di Concato: quel soft reso brass deve essere settato a livello di un pianoforte, ed essere abbassato nel momento in cui entra la parte di rhodes.
Spero di essere stato utile, grazie.
Edited 19 Feb. 2010 17:46