Non solo la padronanza dell'armonia, ma anche la padronanza della tonalità.
Ci sono diversi studi a riguardo ed è ormai un dato di fatto: se provate a suonare brani classici di grandi(ssimi) autori, diventa pressoché impossibile trasporre la tonalità del pezzo e ottenere un risultato (sonoro, non solo emotivo, quindi diciamo più oggettivo) simile.
Nello splendido link di Asterix, c'è l'analisi del Concerto in La maggiore n. 23 di Mozart, che è il mio preferito ed è fantastico, sarebbe bello anche analizzare il secondo movimento in fa diesis minore (quasi una romanza/canzone), che ascoltandolo 2-3 volte si riesce a capire la bellezza compositiva...
Poi il III è straordinariamente movimentato, un inseguimento ma mai virtuoso...
Beh, se provate a trasporre questo concerto in qualche tonalità differente, non otterrete mai lo stesso risultato sonoro oggettivo, le stesse caratteristiche armoniche!
Così con migliaia di altri pezzi classici!
Si pensi ancor di più al n. 20 in re minore (tonalità che Mozart riteneva importantissima e alla quale spesso è associato un'idea di marcia funebre, requiem, morte in generale) in altra tonalità: sarebbe assurdo.
Poi è anche assurdo parlare del rapporto tonalità-emozioni...
Ok, il re minore dicono che è la tonalità della morte (Requiem di Mozart), ma basta ascoltare chessò... proprio il concerto n. 20 per pf e orchestra che non viene in mente la morte, piuttosto un temporale in arrivo (sono incredibili le pause che ci sono nel primo movimento), o quasi una battaglia una guerra... specie nel III movimento.
Il secondo, una romanza in si bemolle maggiore, è quanto di più intenso e armonioso si possa ascoltare per pf e orchestra... opinione personalissima, ma quando l'ho ascoltato dal vivo (con un gran pianista) un paio di anni fa, sono rimasto ancor più impressionato.
Oppure pensate alla Sonata n. 17 in Re minore di Beethoven, chiamata Tempesta da qualche pazzo (ma che di tempesta per me non ha niente
), dà tantissime sensazioni, ma mai quella di "morte"...
Dissicuro mette in luce un compositore che aveva tantissime idee nella testa... il numero di temini e temetti che propone nell'esposizione è allucinante...