clouseau57 ha scritto:
Con altri soldi il discorso sarebbe diverso
Mi interessa il tuo parere....cosa prenderesti per risolvere ?
1) innazitutto era un avallo a chi (giustamente, anche se a me la soluzione non piace) suggeriva una workstation da 1000/1500 euro.
Se uno ha i soldi e ama i suoni campionati, compra kurzweil o roland a suo gusto, scegliendo una workstation da 1000/1500 euro, e lavora layerando per velocità timbi diversi, e non ha problemi di polifonia (che ci sono quando usi macchine economiche come suggerisco sotto).
Se hai tempo di metterti lì a fare layer di suoni per velocity, tanto vale una macchina con campioni abbondanti e recenti, per forza tanta polifonia, effetti limiter/compressor e EQ. A questo mi riferivo con "tanti soldi".
2) poi in realtà mi riferivo al fatto che io per fare brass "suonabili" (dinamica da pp a ff, articolazione separata strumento per strumento, ecc), alla fine, dopo aver vomitato ascoltando le workstation fino all'm3 (e francamente anche all'oasys) io mi sono deciso a spendere una follia e a assemblare un synth polifonico basato sui moduli yamaha VL. Se ti avanzano 2500/3000 euro, guarda i miei thread sull'argomento.
Ma, senza entrare nelle mie ossessioni
, per fare brass potenti "da gruppo" (cioè se vuoi una bella orchestra senza chissà che finezze, ma che l'orecchio riconosce come "grande orchestra"),
c'è un vecchio trucco (che uso ancora):
se non ti interessano i pianissimo, ma solo il mf, f, ff (da "comp ritmico" a "riff di stacco")
* aggiungi un vero analogico (da pochi soldi) a un buon campione
Per esempio, io usavo/uso un m1 con trombe e tromboni, più un m1 con due diversi sax,
(MAI usare il campione "brass": tremendo! tanto vale il "brass" analogico)
e sotto ci mettevo un matrix 1000 (oggi un prophet08, ma funziona benissimo con il matrix 1000): totale 750 euro, ma se sai programmare e usare dinamica e aftertouch,
sull'attacco dei tuoi accordi a mani piene il batterista cerca la manopola del volume dei piatti per farsi sentire
Il segreto "psicoacustico" sta nel fatto che l'orecchio "legge" gli strumenti dalle frequenze acute (che ricavi dai campioni digitali), mentre le frequenze basse e mediobasse le sente meno differenziate.
Se gli dai gli acuti di un buon sax, una tromba, un trombone (magari un po' "stonato", pitch envelope su velovity/afttouch), quel coglione di orecchio capisce "orchestrali",
e se poi sotto gli schiaffi un "prophet horns" o "ob brass" fatto con un analogico (purché l'analogico abbia il filtro non troppo aperto sennò si fa vedere sugli acuti),
l'altro coglione di orecchio gli dice "orchestrali... TANTI!".
L'impatto maggiore o minore del suono glielo dai lavorando di pedale e di attacco sull'analogico, mentre il digitale lo lasci sembre bello pulito a volume costante, il suo mestiere è fornire il "suggerimento" all'orecchio che si tratti di band acustica.
L'unica cosa che non puoi fare con questo sistema, è suonare dolcemente sotto una cantante senza sezione ritimica, perché ovviamente se scendi di volume e suoni una sola nota, si sente solo la qualità del campione...
... e allora un synth digitale da 200 euro suona come suona...
Puoi salire da
a
salendo con il budget (vedi punto 1), ma... io non ci credo
allora tanto vale spendere poco e crearsi un suono "semianalogico" dove importa l'impatto, non l'articolazione fine.
Edited 25 Gen. 2010 14:41