Come ha già fatto l'ottimo blackmoonlight con cantabile, tenterò qui di fare uan presentazione di forte della brainspawn, aggiornato alla nuova versione 2.1. Il fine è quello di far consocere questo ottimo host a chi è interessato ma anche quello di “radunare” coloro che già lo utlizzano per conoscersi, magari scambiarsi qualche trucco e qualche suggerimento.
Non è un manuale, è una guida pratico/filosofica
STRUTTURA
in forte con “rack” si intende il “progetto”, il contenitore generale, quel file che vi salvate sul desktop e che contiene quindi tutti i vst che andrete a usare nell'arco della serata, le scene, le varie scalette.
Ipotizziamo di partire da zero. Aprite nuovo rack e cominciate a caricare tutti i vst che credete vi servano (ovviamente si possono rimuovere o aggiungere in seguito). Ogni vst andrà ad occupare una “striscia” del programma (chiamamoli moduli). Ogni modulo ha il suo controllo volume.
Il primo modulo è invece il BUS master su cui confluiscono tutti i vst, collegato a sua volta alle uscite della scheda audio. Se avete strane esigenze potete aprire due o più bus diversi.
Ad ogni vst è possibile mettere uno o più effetti in cascata. Si possono aggiungere effetti anche sul BUS.
Graficamente è molto semplice, a sinistra del modulo abbiamo il nome del vst vero e proprio, al centro l'effetto che ci abbiamo caricato con interruttore on/off, a destra il BUS al quale il vst è destinato.
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CREARE UNA SCENA
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clicchiamo sull'icona della macchina fotografica e automaticamente abbiamo creato una scena dentro la quale ci accingiamo a lavorare
Infatti, caricati tutti i vst e gli effetti, iniziamo a lavorare sui diversi pezzi. Cominciamo levare il MUTE ovvero ad accendere i vst che ci serviranno in questa scena. (quando un vst è in mute ovviamente non grava sulla cpu). Poniamo che ne abbiamo accesi 3, la prima cosa da fare è stabilire split e layer. Niente di più facile. Cliccando sul modulo di ogni vst si apre a cascata il pannello di controllo del vst in questione, più una serie di opzioni. Cliccando MIDI ROUTING scegliamo:
a quale canale midi il vst deve rispondere (anche più di uno contemporaneamente)
per CIASCUNO dei canali midi qual'è il range di note a cui deve rispondere, ovvero lo split (impostabili tramite una comodissima funnzione learn)
infine per CIASCUNO dei canali midi possiamo reindirizzare, disattivare, rimappare, mettere in layer tutti i controlchange CC#
non sottovalutate questi 3 punti, sono davvero il punto forte del programma. Hanno trasformato la mia umile cme uf6 in una masterkeyboard che manco la MC3000.
adesso che ogni vst suona nel range di note giusto ci preoccupiamo dei suoni. Accediamo al solito pannello a cascata e ci creiamo il nostro preset. Se ci piace e vogliamo riutilizzarlo in futuro possiamo salvarlo come user preset all'interno di forte, o addirittura esportarlo come normale FXP.
Altrimenti basta salvare la scena in modo che forte possa fare una FOTOGRAFIA generale del vostro rack, di come suona e di come è settato, che richiamerà identica e precisa quando selezionerete questa scena.
Edited 7 Gen. 2010 15:34