@ Amministratore
Concordo.
Sempre in quei tempi Yamaha proponeva strumenti come DX1 e poi VL1 con prezzi forse più proibitivi di quelli attuali del CP1.
Sono strumenti che escono dalla logica di mercato per cui è inutile ed ingenuo scannarsi sul prezzo finale del CP1 che in un contesto di marketing più ampio segnala la presenza di Yamaha in questo segmento di mercato .Non poteva essere diversamente vista l'esperienza e i riscontri di questo produttore in questo settore.
Il prestigio del CP1 ricade sui modelli più accessibili come il CP50 che di fatto entra in competizione con Roland RD 700 e potrebbe infastidire rivali come Clavia Nordstage e kurzweil PC 3x. Pur essendo strumenti con caratteristiche diverse, al momento dell'acquisto non si può non confrontarli anche il CP50 di Yamaha.
I 27 kg del CP1 con tastiera in legno sono un mezzo miracolo. Chi cerca strumenti leggeri si orienta ovviamente su altri materiali con tutti i compromessi del caso.
Penso ci sia da aspettarsi un Roland Rd 700Vx come derivato del V-Piano e visto che Roland ha in casa un'ottima meccanica, a livello di tastiera potrebbe dar filo da torcere anche al nuovo Cp50 che dispone di una meccanica "classica" Yamaha che non tutti hanno dimostrato di apprezzare.
Ciao
Roberto
Si . . . ma DX1 è rimasto un prototipo.
In ambito professionale la macchina di riferimento è stata il ben meno costoso DX7.
VL1 è stato peggio di un prototipo: è stato uno spreco di tecnologia che yamaha non ha neppure voluto sviluppare.
Il CP1 segnala la presenza di Yamaha in questo segmento di mercato? bene.
Ma quando si utilizza una ferrari in autostrada, i 130 Km di limite valgono sempre (anche a me, però, non piacciono i paragoni strumenti-auto).
La sostanza però rimane sempre quella:
si sviluppa una nuova tecnologia, all'inizio costa ed è roba per pochi.
All'inizio, questa nuava tecnologia non è neppure indispensabile, perchè si ottengono ancora ottimi risultati con la tecnologia esistente.
Poi, la nuova tecnologia si apre al mercato e, dopo l'iniziale periodo di sperimentazione/ammortamento, genera apparecchi e strumenti nuovi, più performanti e, allo stesso tempo, alla portata di una sempre più vasta platea di utenti.
E la vecchia tecnologia, a questo punto, diventa obsoleta.
E' accaduto così per quasi tutto: dai telefoni cellulari, alla TV . . . alla TV LCD, agli home theater, ai PC ecc. ecc. .
All'inizio queste macchine costavano una fortuna ed erano appannaggio di pochi.
Poi, sono diventate (o stanno diventando) di uso comune.
In quest'ottica, DX1 e VL1 sono state cattedrali nel deserto . . . macchine fini a sè stesse . . . bellissime, ma inutili perchè (nel caso di DX1) erano superflue rispetto ad altre, nate contemporaneamente, dotate della stessa tecnologia e più abbordabili (DX7), oppure (nel caso di VL1) perchè purtroppo non hanno avuto un seguito nello sviluppo della tecnologia utilizzata (Yamaha, con il Motif XS, ha definitivamente tagliato l'ultimo esile legame con la tecnologia VL).
Il CP1 (che pare costerà 5000 dollari, vale a dire 5000 euro al cambio "fittizio" dei negozianti europei), in sè e per sè, rimarrà una macchina estremamente costosa, per di pochi, ridondante nell'ottica di ottenere risultati professionali in situazioni live . . . ma avrà un senso se costituirà la "prima pietra" di una nuova tecnologia destinata a rivoluzionare il concetto di "piano elettronico", rendendo obsolete le attuali tecnologie "a campioni".
Altrimenti rimarrà una "cattedrale nel deserto".
Nel contesto attuale, il professionista che dispone di macchine come l'RD 700 non ha alcuna "urgenza" dei dotarsi del CP1, potendo ancora ottenere risultati di assoluto livello qualitativo con l'attuale stage piano.
Stefano
Edited 29 Dic. 2009 23:44