almayer ha scritto:
Oggi programmare un DX7 non ha molto senso se non per pura passione. Ti ricordo che in rete esistono tonnellate di suoni. Tra la tanta spazzatura qualcosa di buono la trovi: è un pò come la ricerca dell'oro tra tanta sabbia....
Questa frase mi piace molto
almayer ha scritto:
Per quanto riguarda le "funzioni-base": il DX7 (mark1) non ha nulla, niente split, layer, niente sequencer, zero di zero. La accendi, la suoni, programmi i suoni. Puoi collegare un expander via midi, ma per il resto...
Per quanto riguarda la questione split/layer ricordo che "ai miei tempi" quando la DX7 mk1 impazzava (circa 1984 - 1985) c'era il modo di creare degli split programmando adeguatamente il keyboard level scaling. In altre parole si faceva in modo che il volume di alcuni operatori andasse a diminuire drasticamente dopo una certa nota in poi. Ovviamente, giocando in modo speculare con il KLS era possibile creare una tastiera divisa in due parti, ognuna con un timbro diverso. Tuttavia il risultato non era proprio da gridare al miracolo, proprio perché nel punto di split si otteneva un timbro ibrido. Ad ogni modo, per l'epoca c'era da leccarsi i baffi.
Sulla questione poi di collegare un expander: attenzione perché la tastiera di DX7 mk1 ha un'escursione limitata e non va dai classici 0 - 127, ma si ferma ben prima.
Il problema è facilmente aggirabile tramite computer, associando alla traccia midi in ingresso un incremento di dinamica: ad esempio entra 100 esce 127.
Oppure tramite quelle scatolette della Midi Solutions, molto pratiche quanto care.
Tra l'altro, se vuoi sentire veramente come suonano i timbri della DX7mk1, prova a pilotarla da una tastiera esterna, uscita sul mercato qualche anno più tardi...
Ai miei tempi usavo una mitica Roland JX-8P e la differenza era a dir poco entusiasmante.
Edited 12 Nov. 2009 9:45