Caronte57 ha scritto:
Non fate confusione con le unità di movimento, riferito al valore musicale espresso come riferimento dalla battuta data, cioè 4/4 inteso come successione di 4 semiminime e i loro accenti fin qui disquisiti, fino a formare appunto un ciclo metrico di 4/4.
L'unità di suddivisione è invece il valore musicale immediatamente inferiore a quello di movimento, la croma in questo caso (ottavo) e sono due per ogni quarto nelle misure semplici come quella in questione.
Molto più semplice e pratico è dire che se io "conto" 4 in una battuta di 4/4 nel gesto di solfeggiare o "dirigere" questa suddivisione in 4/4 è chiaro che ogni singolo movimento dei 4 che ci sono in una battuta lo devo fare portandomi da un punto di partenza (battere) ad un punto di arrivo (levare) in cui finisce detto movimento, tutto qui.
Sia che io suoni con un quartetto di musica leggera, sia che io suoni in duo o trio barocco o classico o quant'altro, se insieme stiamo facendo un errore e per correggere questo, si dice: "attenzione, lì entriamo insieme sul levare del 3" è chiara e giusta l'indicazione.
Caronte57 ha scritto:
Nella prassi musicale normale si ricorre ai valori di suddivisione quando la velocità del valore metronomico di riferimento è talmentebassa da non consentire una sufficiente precisione nella decodifica dei valori musicali. Provate ad esempio ad andare a tempo con il metronomo che vi dà delle minime a bpm 70, è molto più semplice mandarlo a 140 (o fare si che dia delle crome di rifermento a posto delle minime) e ricalcolare tutti i valore in base alle crome.
Detto così sembra che sia un "trucco" ma in parte l'osservazione è errata o espressa male. Primo perché con un metronomo a 70 che batte la semiminima, si ha già un tempo abbastanza scorrevole. Dire che la scansione del tempo è talmente bassa da non consentire una sufficiente "precisione nella decodifica dei valori musicali" mi sembra un po' esagerato. Il fatto del metronomo che batte i quarti o le suddivisioni riguarda invece l'agogica e il senso musicale del pezzo che se è "pensato" o scandito a quarti o ottavi, cambia di molto il suo modo di avanzare e diventa più o meno scorrevole a seconda delle esigenze del caso. Con il metronomo a 40 può essere necessario "pensare" le crome se è un adagio con le biscrome o semibiscrome tipo gli adagio di Marcello e simili (per fare un esempio). Altrimenti se il metronomo è ancora a 40 ed indica lo scorrere delle semiminime, vuol dire che si vuol dare una maggiore scorrevolezza al "senso" che prende "in avanti" il brano. Il "tempo" rimane uguale sia che batta il quarto a 40 o l'ottavo a 80, però si può percepire una differenza sostanziale.
In parole povere come quando c'è un 3/4 con sotto l'indicazione "in uno". Fatto nella maniera giusta suggerita quel 3/4 verrà scorrevole mentre invece se pensato con "3 colpi" di metronomo verrà molto più frenato...