Penso che il modello stage sia stato pensato proprio per il palco, quindi campionamento e sequencer sono stati ovviamente rimossi.
Viceversa, Juno G è stato pensato come una piccola workstation autonoma ed autosufficiente.
Ho avuto l'occasione di provarla per la seconda volta, dopo molto tempo, l'11 settembre 2009.
Devo dire che mi ha favorevolmente impressionato e sono riuscito a cogliere delle sfumature di suono che non mi erano state così evidenti al primo ascolto.
Certo, quando si è abituati a Yamaha S90ES e Roland RD300sx, il timbro di pianoforte acustico di Juno G è modesto, tuttavia altre categorie timbriche vengono rappresentate più che dignitosamente.
Mi sono piaciute in particolare le Performance, molto piene e ricche, in forza anche della polifonia a 128 note.
Se fossi in te, acquisterei un Juno G, magari usato, installando una SDRAMM da 512mb di RAM per effettuare i campionamenti e le registrazioni audio con il sequencer.
Anche se rinunci ad un ottava, Juno G è più uno strumento da produzione che da palco, in ogni caso buono anche per il secondo.
Potresti anche usare un PC con un buon sequencer ed usare il Juno come "expander".
Certe volte però è più facile lavorare con il sequencer interno della workstation, perché pur essendo meno sofisticato è anche più pratico.
Il PC di contro ti da la possibilità di usare un programma di notazione per stampare gli spartiti da depositare in SIAE...
Edited 19 Set. 2009 17:33