L'impressione di una meccanica non resistentissima e un tantino delicata l'ho avuta quanto ho provato l'RD700gx all'Essemusic qualche mese fa. Percarità, è un'ottima meccanica, forse la migliore che abbia mai provato come meccanismo però non so, mi è sembrata fragile e un pò "croccante", un pò rumorosetta. Ho provato a pigiare i tasti a strumenti spenti dell'RD700gx e di un CP300. Il CP seppure un pò più duretto mi dava una sensazione diversa, di maggiore stabilità. La meccanica era inoltre più silenziosa.
Sull'Ivory feel poi ho detto la mia tempo fa. Secondo me è proprio uno specchietto per le allodole. Ha una specie di ruvidezza, un colore opaco che non mi piace e secondo me finisce per aumentare l'attrito nel contatto dito-tasto, finendo per usurare la meccanica soprattutto nel gioco laterale dei tasti. Infatti guarda caso nella parte centrale della tastiera dell'RD che ho provato i tasti erano un pò più ballerini che sul resto. E il piano era nuovo.
Stessa sensazione negativa l'ho avuta anche sulla tastiera dei nuovi Clavinova Yamaha con tasti in avorio sintetico, sia nel CLP340 (che monta la GH3) sia nel CLP370 (che ha la natural wood).
Insomma ... forse non si è capito che non mi piace sta specie di avorio finto.
Anch'io ho posseduto e suonato verticali con vecchi tasti in avorio. Niente a che vedere con questi surrogati qua. Meglio i tasti in plastica. Ho la sensazione che facendo consumare velocemente la patina vogliano quasi creare quella sensazione vintage dei vecchi piani acustici di un tempo, con la parte centrale della tastiera che si usurava. Solo che nei vecchi piani si usurava dopo anni e anni di esercizio, mentre adesso può capitare che si consumi dopo pochi mesi anche in un utilizzo non troppo intensivo.
ciao
Edited 9 Feb. 2009 16:39