@ ziberto
Beh, che non si sappia nulla io e te non è molto indicativo...
Cmq "gustati" questo
link
Santo Google!
Io ho suonato in questa orchestra che hai linkato, è il 35esimo di una delle orchestre di liscio più conosciute.
Si può ridere di sto genere, il liscio, ma ha il suo pubblico come il jazz o il pop... E si vede nelle immagini che pubblico c'è, il palabanca era pieno, esaurito, c'era più gente che per Pezzali.
Quella sera eravamo un'orchestra al completo, il direttore è un grande arrangiatore, molto conosciuto, molto competente, che ha lavorato con tanti grandi artisti.
C'erano anche tanti grandi musicisti, tra cui il bassista Lorenzo Poli e il batterista Marco (Nano) Orsi, il chitarrsta Mario Chiesa, il trombettista Davide Ghidoni.
Il ragazzo al centro è Matteo, il mio attuale capo orchestra. Alla fine si vedono due bionde, quella di destra era la mia ex capa.
Ripeto, si può rimanere un po straniti dal genere, i testi a volte sono proprio "strani", diciamo così, può non piacere a noi che siamo abituati ad altre cose, però deve essere divertente, musica per ballare, per "distrarsi", non ha la pretesa di essere chissà cosa.
Bisogna saper contestualizzare.
Il liscio è una opportunità di lavoro per noi musicisti, anche se spesso è la morte della musica e del musicista.
Però io sono dell'idea che la differenza la possiamo fare noi musicisti.
La cosa più bella che è capitata quest'anno è che ad una serata è venuto un fonico veramente forte, Gaetano Costa, per diciamo "riassettare" il tutto dopo due mesi estivi...
Be abbiam provato tutto dal vivo e senza sequenze e il giudizio di quelli che hanno assistito era che dal vivo tirava di più che con le sequenze.
E' vero poi in serata sappiamo tutti che le esigenze date da 20 serate al mese (in agosto 29) ti obbligano a prendere certi provvedimenti (e io non sono daccordo, perchè se 20 sono troppe ne fai massimo 15, però... non decido io...) però fa troppo piacere dopo essersi fatti un mazzo per due mesi, a montare-suonare-smontare un macello di strumentazione, sentirsi dire che quel che l'orchestra ha suonato dal vivo è vivo e non morto come le sequenze, i cori e le voci registrate...
Quindi, la differenza la possono fare proprio i musicisti e il non scendere a compromessi assurdi come i musicisti hanno fatto.
Ho aperto questo OT perchè mi sembrava di essere stato preso dentro la discussione...