ma infatti... la cultura è una bella cosa, son cose esistite e chiuso... saperle è importante, però oggi non si può fare un concerto di musica del 1111 suonando sul pianoforte, è chiaro. E' come dire "faccio il giro d'italia con un prototipo per lo meno non devo faticare a pedalare e non devo drogarmi"
scherzi a parte, semplicemente (si fa per dire) è anche vero che prima del sistema temperato c'era un altro modo di fare diverso da oggi. Infatti i concerti di musica "antica" son belli se sentiti con gli strumenti antichi. Poi sono anche più belli a volte sentiti con gli strumenti più moderni forse perché a questi siamo più abituati, più influenzati, ovviamente. Ai tempi in cui la musica precedette il sistema temperato c'era una sensibilità diversa. Poi con l'introduzione del temperamento, dei "tasti" su chitarre, pianoforti e affini, è venuto fuori che la nota è quella, magari cambia l'intonazione del LA però poi i rapporti sono quelli e da quel momento in poi la musica che è stata composta nel sistema temperato aveva bisogno dello strumetno con intervalli "temperati", i tempi cambiano. Quel crescere o calare degli strumenti senza nota fissa dà vita all'espressione della musica e benvenga chi lo sa utilizzare con sensibilità. Oggi una canzone rock o leggera fondamentalmente è basata sul sistema a cui siamo abituati e guai a suonarla su uno strumento con accordature o intonazioni diverse. Ogni cosa a suo tempo. Per le tastiere che suonano le canzoni con intonazione fissa va benissimo questa notazione con # e b perché no?
Le doppie alterazioni, al di là di un discorso teorico nello scrivere (o, per assurdo per chi non c'è abituato, per semplificare la lettura a una persona che abbia una discreta conoscenza teorica) infatti si evitano nello scrivere gli arrangiamenti o le parti a chi deve eseguire la musica.
Quante più cose sono esplicitate, in quel caso, e soprattutto semplificate e meglio è. Si perde meno tempo a imparare le note e si passa prima al perfezionamento di altri aspetti sicuramente più importanti (più importanti poi per modo di dire
perché con le note sbagliate c'è poco da perfezionare l'espressione!).
--------
L'anno scorso suonavo una sera con una big band locale per fare due risate (tra l'altro non sono un jazzista neanch'io sicché potrei anche stare zitto
ma questa è bellina e la racconto) e dopo il primo pezzo mi rivolsi ai fiati che avevo davanti che era stonatissimi affinché si regolassero un attimo... uno disse al direttore: "Ha detto Michele che siamo stonati" (non è che lo dicevo io, lo dicevano gli orecchi e lì non ci voleva un orecchio fine per capirlo
il direttore mi guardò un attimo poi mi disse: "Ma il jazz è pieno di dissonanze!"
Lì il sistema non era assolutamente temperato!
-------
Ma anche nello scrivere un pezzo moderno sono usatissime le doppie alterazioni, più di quanto pensassi e in effetti, sono dell'idea che per chi ha fatto uno studio approfondito della teoria sono anche un vantaggio in molti casi perché comunque ancora oggi nella musica "leggera" ci si riferisce a gradi di una tonalità sia gradi intesi come note, sia come accordi, quindi che torni anche il discorso teorico è una semplificazione e non una complicazione.
Finale se sposti in tonalità oltre i 7 # in chiave, aggiungere doppi, tripli, settupli #, che senso ha? Quello si che penso sia un non senso! Tonalità di SOL### maggiore ha il FA####