@ anonimo
negli anni 70/80 i tastieristi erano sommersi da tastiere ma c'era un perchè, oggi con due o tre fai tutto, se ne porti dieci è solo per fare scena, prendiamo Rudess (un tastierista molto lontano dalle mie preferenze musicali), lui ha un kronos e poco altro con cui comanda tutto (pc, expander), avrà delle scene pre-programmate che richiama dal kronos, quella è una gestione intelligente e pratica, ti permette di essere sempre davanti alla stessa tastiera e non muoverti continuamente da una all'altra.
Non sono stato chiaro io.
Un grande palco è molto lontano dalla realtà del professionista che fa 200 serate all'anno o dall'hobbysta.
Avere uno strumento che semplifica il setup sicuramente aiuta, soprattutto se sei uno che gira tanto.
Nel mio piccolo è capitato di avere un periodo in cui suonavamo tanto, e fra prove e serate, stufo di portare via 3 tastiere un paio di volte a settimana avevo razionalizzato in Nord Electro 2 73 e Microkorg XL. Suonavamo soul music, r'n'b, qualche pezzo di Booker T, Jimmy Smith e Jimmy Mcgriff, serviva una roba che facesse organo o pianoforte, più due suoni di strings/Mellotron in pochissimi pezzi: avessi avuto possibilità di comprare il Nord Stage lo avrei fatto.
Ma a me aveva colpito il fatto che recentemente vedere su palchi importanti uno strumento come il Nord Electro 3, che qui viene, a torto o a ragione, bollato come vecchio e superato e di conseguenza venduto a cifre assolutamente di fantasia.