quando è scattata la molla a mio figlio, aveva 15 anni
Ha deciso di studiare in conservatorio , ha tentato da privatista ... è stato preso
ha iniziato sul mio digitale ed è andato avanti molto velocemente , all'inizio del 3° anno un maestro mi disse complimentandosi molto per la sua predisposizione :
"Credo che (pronunciò il suo nome), si meriti un piano vero" ......ed aveva decisamente ragione
a quel punto mi sono addossato la spesa comprando un bel verticale , diciamo di fascia media forse medio-alta, ed a continuato fino al liv. avanzato , purtroppo per esigenze di studio universitario ha smesso ......
.....spero abbia solo parcheggiato , perchè sente davvero l'anima del pianoforte .... infatti ha appena fatto la tesi in Ing. Meccanica , indovinate su cosa : "La Meccanica del Pianoforte a coda"
Personalmente ho sempre consigliato l'approccio allo studio di pianoforte partendo da un digitale (ma non di fascia bassa e possibilmente di tipo Home e non Stage) ..... se si va avanti c'è sempre tempo per un acustico anzi diventa obbligatorio , altrimenti resta il digitale per un uso Hobbistico e non è mai perso ....prima o poi qualcuno in famiglia ci mette le mani sopra e ci si appassiona e la ruota riparte.
ho sempre sostenuto che oggi ci vogliono entrambi gli strumenti ..... il digitale aiuta molto per lo studio in cuffia e di sera (d'altronde è una esigenza di molti) per poi concludere ed affinare il tutto sull'acustico
sono contrario invece a spendere soldi nei sistemi tipo Silent ....preferisco aggiungere un digitale
L'ornamentazione personale da rendere con l'esecuzione (come la ricerca del suono, ecc. ecc ) che gli ha inculcato il rispettoso ed esigente insegnante di mio figlio non sono eguagliabili nel piano digitale
però concordo sul fatto che il digitale sia uno strumento utilissimo su molti aspetti
Edited 3 Nov. 2016 16:05