kurz4ever ha scritto:
soprattutto con l'interfaccia spaventosa del DX7
Alla prima demo (1983) a cui ho assistito, il dimostratore del negozio ne parlava come di un synth a preset non modificabili....
Coi modelli DX7IID / DX7IIFD, Yamaha ha un po' migliorato l'interfaccia (grazie al display più grande e retroilluminato).
kurz4ever ha scritto:
..e pure il D50 non era una passeggiata và..
Francamente, non ho mai avuto problemi con la creazione / modifica dei suoni nel D50; l'ho sempre pensato come quattro synth in sottrattiva che, all'occorrenza, potevano essere sostituiti con uno dei sample interni disponibili.
È forse noioso come struttura scalare dei menù, occorre spesso "scendere" e "risalire", ma è sempre possibile "saltare" da un partial all'altro; non l'ho mai trovato difficile.