Dexibell piano digitale: che roba che è!!

anonimo 20-12-15 14.55
@ anonimo

E se invece fosse lo spirito Vitrains?
Io credo di piu' allo spirito Vitrains : nata nel 2005 tra l'incredulita' di tanti, e oggi un valido esempio italiano di Ri localizzazione, che ha messo in difficolta' la multinazionale che aveva cancellato la storia di un noto marchio vicentino.

I tecnici avevano un know how elevato, e con la loro esperienza hanno potuto esprimersi creando prodotti che oggi sono apprezzatissimi non solo a livello nazionale.

All'inizio c'era un'atmosfera scettica, oggi e una realta' intoccabile.

La multinazionale che rilevo' il catalogo della vecchia azienda vicentina, sta producendo in Cina prodotti ribolliti e ritriti che sono praticamente ignorati dal mercato.

Una bella storia, che spero insegni che si puo' ricostruire molto di cio' che altri hanno cercato di cancellare.

Un articolo su Dexibell :
anonimo 20-12-15 15.06
Al di là dell'aspetto meramente musicale, questa è una meravigliosa storia di imprenditoria illuminata e lungimirante

Quando verrà la rivoluzione, ci ricorderemo di questo e non impiccheremo la dirigenza Proel ma gli offriremo un lavoro nel ministero popolare della musica democratica elettronicaemo
cecchino 20-12-15 15.36
Non conoscevo la storia della ViTrains, anche se da piccolo i modellini della progenitrice erano i miei preferiti (una passione che poi non ho più coltivato). Grazie a Roby per avermela fatta conoscere emo
manuel_carloni 20-12-15 17.10
Quando vedo un prodotto nuovo, specie se italiano mi vengono sempre un sacco di dubbi, forse sono diffidente, disfattista, ma in genere ho sempre avuto ragione. O meglio:

I produttori spariranno, chiuderanno, fonderanno altre società e verrà abbandonato a se stesso come le decine e decine di prodotti italiani semiartigianali della mia zona, cloni e clonetti che escono e scompaiono senza lasciare traccia?

Sarà sviluppato in maniera industriale o sarà un'accozzaglia di pezzi prodotti da terzi e cuciti insieme?

Ci saranno un'assistenza, ricambi disponibili anche per i prossimi dieci anni?

Sull'usato quanto varranno rispetto ai marchi più noti?

Dalle demo non mi pare che suoni meglio degli altri digitali di marche più note, anzi. Poi è da provare, per carità...

Quindi la domanda che mi pongo è: a parità di costi (senza stare a guardare i 100 euro) perché uno dovrebbe preferirlo a Roland RD o Yamaha CP che sono certezze da decenni?
Solo perché è italiano o c'è dell'altro che mi sfugge?

CIAO.

Edited 20 Dic. 2015 16:14
maxtub 20-12-15 17.28
@ manuel_carloni
Quando vedo un prodotto nuovo, specie se italiano mi vengono sempre un sacco di dubbi, forse sono diffidente, disfattista, ma in genere ho sempre avuto ragione. O meglio:

I produttori spariranno, chiuderanno, fonderanno altre società e verrà abbandonato a se stesso come le decine e decine di prodotti italiani semiartigianali della mia zona, cloni e clonetti che escono e scompaiono senza lasciare traccia?

Sarà sviluppato in maniera industriale o sarà un'accozzaglia di pezzi prodotti da terzi e cuciti insieme?

Ci saranno un'assistenza, ricambi disponibili anche per i prossimi dieci anni?

Sull'usato quanto varranno rispetto ai marchi più noti?

Dalle demo non mi pare che suoni meglio degli altri digitali di marche più note, anzi. Poi è da provare, per carità...

Quindi la domanda che mi pongo è: a parità di costi (senza stare a guardare i 100 euro) perché uno dovrebbe preferirlo a Roland RD o Yamaha CP che sono certezze da decenni?
Solo perché è italiano o c'è dell'altro che mi sfugge?

CIAO.

Edited 20 Dic. 2015 16:14
La penso esattamente come te!
Sottoscrivo ogni lettera

Già mi sono incazzato quando ho acquistato OASYS e poco tempo dopo Korg non l'ha più supportata come aggiornamenti, quando aveva assicurato che sarebbe stata aggiornata per molti anni (non ricordo quanti, ma avevano dato un numero ben preciso che non hanno rispettato).
Già mi sono infastidito parecchio quando ho acquistato JP80 e Roland non l'ha più aggiornata lasciandola con un sistema operativo stile anni '80
Figuriamoci un prodotto di un marchio minore che affidabilità potrà dare ... poi magari mi sbaglio, ma a parità di prezzo o anche spendendo qualcosa in più, preferisco marchi noti
maxpiano69 20-12-15 17.35
@ maxtub
La penso esattamente come te!
Sottoscrivo ogni lettera

Già mi sono incazzato quando ho acquistato OASYS e poco tempo dopo Korg non l'ha più supportata come aggiornamenti, quando aveva assicurato che sarebbe stata aggiornata per molti anni (non ricordo quanti, ma avevano dato un numero ben preciso che non hanno rispettato).
Già mi sono infastidito parecchio quando ho acquistato JP80 e Roland non l'ha più aggiornata lasciandola con un sistema operativo stile anni '80
Figuriamoci un prodotto di un marchio minore che affidabilità potrà dare ... poi magari mi sbaglio, ma a parità di prezzo o anche spendendo qualcosa in più, preferisco marchi noti
Noti tipo... Korg e Roland? emo
lucabbrasi 20-12-15 18.00
....comincio ad essere in buona compagnia...
anonimo 20-12-15 20.02
Scusate, ma che supporto ha dato Korg con Oasys?.
E Roland con Sonic Cell? (per citarne uno) oppure con integra che non ha neppure un editor per quei milioni di persone che usano ancora XP, e fanno credere che l'editor per iPAD (mai aggiornato) sia l'alternativa?.

Qui stiamo parlando di pianoforti digitali, non di computers integrati in workstation, con tanto di OS, software e quant'altro.

Un Pianoforte digitale, tutto sommato e' perfino piu' semplice di un pianoforte acustico : c'e' il mobile (e gli italiani li sanno fare), c'e' la tastiera (e gli italiani le sanno fare) e c'e' la parte elettronica che al massimo avra' un OS proprietario e ben poche funzioni.

Perfino le funzioni di riproduzione audio sono state assegnate al bluetooth per semplificare lo strumento senza togliere la possibilita' di usare basi.

L'assistenza? : penso si appoggino all'assitenza Proel.

Se si fossero chiamati Proel, avremmo avuto la percezione di un'azienda gia' presente sul mercato da anni, ma avremmo storto il naso perche' i pianoforti digitali non sono mai stati il suo "core business".

Hanno scelto di usare un nome diverso per la linea di pianoforti : hanno usato maestranze che li sanno fare (ex generalmusic, ex roland ecc)..

Il problema e' l'assistenza? : al peggio finira' come Oasys, ma non finira' mai come la vergognosa vicenda della keybed di Kronos.

Forse mi fido di piu' Dexibell che di altri big che recentemente hanno toppato in modo scandaloso.

Il fatto che gli RPX siano riusciti a circolare anche post mortem generalmusic, dimostra che quei prodotti avevano ancora molto da dire.

Ci sono stati problemi di OS perche' non c'era piu' Generalmusic, ma qualcuno si e' prodigato per fornire assistenza comunque ed in modo non ufficiale.

giosanta 20-12-15 20.10
robykaiman ha scritto:
E se invece fosse lo spirito Vitrains?

Ecco perché il Caimano...
anonimo 20-12-15 20.35
@ giosanta
robykaiman ha scritto:
E se invece fosse lo spirito Vitrains?

Ecco perché il Caimano...
Sei il primo in piu' di 12 anni che ci e' arrivato : complimenti !!! emoemoemoemoemo
anonimo 20-12-15 20.37
@ cecchino
Non conoscevo la storia della ViTrains, anche se da piccolo i modellini della progenitrice erano i miei preferiti (una passione che poi non ho più coltivato). Grazie a Roby per avermela fatta conoscere emo
Hai visto i prodotti che sfornano, a confronto di quelli delle due progenitrici di Vicenza e di Como?.

Un notevole passo avanti, in termini di qualita', innovazione del catalogo (stagnante ai tempi delle progenitrici) e tutto sommato anche di prezzo rispetto alla multinazionale che ha rilevato i vecchi marchi.

All'inizio prevaleva lo scetticismo. Oggi e' una realta' che ha superato anche la crisi del 2007.
Lele75 20-12-15 23.36
STUDIOLOGIC docet..... In negativo naturalmente.... Assembla meccaniche Fatar di qualità medio alta e mette dei SO incompleti e lasciati al caso... E poi abbandona progetti come Acuna e passa, in meno di 3 anni ad altri progetti come SL88, etc... Oltre a tirarsi dietro valanghe di critiche sui vari NumaPiano, Numa Stage, Numa Concert,....
E dobbiamo fidarci delle aziende italiane... Mahhhhh...
kurz4ever 20-12-15 23.47
@ Lele75
STUDIOLOGIC docet..... In negativo naturalmente.... Assembla meccaniche Fatar di qualità medio alta e mette dei SO incompleti e lasciati al caso... E poi abbandona progetti come Acuna e passa, in meno di 3 anni ad altri progetti come SL88, etc... Oltre a tirarsi dietro valanghe di critiche sui vari NumaPiano, Numa Stage, Numa Concert,....
E dobbiamo fidarci delle aziende italiane... Mahhhhh...
bah, io ho una acuna 73 presa un mese fa. Non mi sembra un brutto prodotto. La uso con la pc3 come midi patchbay, ma mi sembra faccia il suo lavoro. Chiaro che non puoi paragonarla ad un physis k5 ma ne costa un terzo.
tsuki 21-12-15 00.01
Ma io credo che prima di esprimere giudizi (teorici,perchè a mio avviso uno strumento bisogna provarlo per capirne un po' l'"anima") dovremmo quantomeno conoscerne il prezzo di vendita;torniamo all'esempio scolastico del Px5s:ad 800 euro è un fenomeno,a 1600 sarebbe abbastanza "fuori".
anonimo 21-12-15 00.17
@ Lele75
STUDIOLOGIC docet..... In negativo naturalmente.... Assembla meccaniche Fatar di qualità medio alta e mette dei SO incompleti e lasciati al caso... E poi abbandona progetti come Acuna e passa, in meno di 3 anni ad altri progetti come SL88, etc... Oltre a tirarsi dietro valanghe di critiche sui vari NumaPiano, Numa Stage, Numa Concert,....
E dobbiamo fidarci delle aziende italiane... Mahhhhh...
Di Korg ho un ottima impressione, ma anche lei di cosacce ne ha fatte.

N5 EX - taglio delle note su tutti i modelli : quando suonavi le quinte giuste, ti scompariva una delle note suonate.
C'e' voluto un bel po' di tempo, e diversi aggiornamenti OS per risolvere.

Triton LE : Ghost notes. (non su tutti i modelli e forse in una partita di strumenti, dei quali io ne ho individuati tre) In modo random ti partivano note indesiderate che generavano un effetto stecca non indifferente.
A me e' andata bene, ma un mio amico ne ha dovute cambiare tre prima di trovare quella funzionante.

Lasciamo perdere il discorso kronos, che se ne e' gia' discusso abbondantemente, e poi il discorso Oasys dove molte persone ci hanno investito pensando di avere aggiornamenti e novita', e si sono ritrovate appiedate.

Vorrei ricordare che quando l'italianissima generalmusic, nata dalla fusione di Gem e Lem, decise di intraprendere la sua avventura lo fece in modo molto serio, con i risultati che gia' conosciamo.

WS, WX, WK furono un successo, ma anche i pianoforti digitali, e i sintetizzatori.
Se ad un certo punto il vento e' girato, e' per motivi che si possono immaginare, ma che sono ben lontani dalla volonta' dei tecnici che avrebbero fatto scelte piu' vicine alle esigenze di mercato.

Alcuni tecnici Dexibell arrivano proprio da li, altri da Roland e credo che quando si e' deciso di iniziare l'avventura abbiano ben valutato come impostarla.

Non e' un caso che questi prodotti appaiono sostanzialmente semplici (niente tecnologia pomposa fatta di sequencers, mega display con android incluso e cavolate simili, ma una struttura probabilmente semplificata, atta a gestire le funzioni principali dello strumento).

Ho citato come esempio la scelta (secondo me intelligente) della connettivita' bluetooth (che e' gia' piu' che collaudata anche in ambiente audio).
Consente di poter far girare basi audio, delegandole a strumenti esterni (tablet, lettori ecc) senza andare a complicare la gestione dello strumento.

Questo e' gia' il segnale di una scelta orientata all'affidabilita' : d'altro canto si stanno giocando il tutto per tutto (compreso il posto di lavoro se vogliamo essere espliciti), e non credo abbiano interesse a fare cavolate.
La competenza per evitarle, credo che ce l'abbiano.

Poi nessuno puo' prevedere come andra' : e' giusto esprimere perplessita', ma allo stesso tempo ritengo altrettanto giusto (basandosi su altre realta' che ho preso come esempio) pensare che si siano fatte le cose per bene.

Se poi vogliamo giudicare un prodotto dal fatto che non abbiamo visto i grandi dimostratori su youtube, in filmati con "effetti speciali", possiamo anche farlo ma personalmente preferisco aspettare i contenuti e poi valutare.

Gli effetti speciali ci hanno gia' mostrato quanto certi prodotti possano essere pompati : countdown e conferenze in diretta mondiale, che poi hanno svelato dei giocattolini che non sembrano andare a ruba neppure adesso che e' Natale.



Edited 20 Dic. 2015 23:19
anonimo 21-12-15 00.21
@ tsuki
Ma io credo che prima di esprimere giudizi (teorici,perchè a mio avviso uno strumento bisogna provarlo per capirne un po' l'"anima") dovremmo quantomeno conoscerne il prezzo di vendita;torniamo all'esempio scolastico del Px5s:ad 800 euro è un fenomeno,a 1600 sarebbe abbastanza "fuori".
Sacrosanto.
Questo e' l'elemento decisivo : il prezzo rispetto alle prestazioni del prodotto, e rispetto alla concorrenza.

Lele75 21-12-15 09.09
@ kurz4ever
bah, io ho una acuna 73 presa un mese fa. Non mi sembra un brutto prodotto. La uso con la pc3 come midi patchbay, ma mi sembra faccia il suo lavoro. Chiaro che non puoi paragonarla ad un physis k5 ma ne costa un terzo.
Ho anche io Acuna 73 e me la tengo stretta. Ma certe migliorie le avrebbero potuto implementare.....
nebbia 21-12-15 09.40
anonimo 21-12-15 11.04
@ nebbia
Intervista
Da questa intervista si presume che le basi tecniche ci siano, e quelle di impresa (PROEL) pure.
Mi smbra diverso dall'avventura del VIP con il nome d'arte, che si mette a fare telefonini ("lo spirito "Stonex" aleggia minaccioso..." disse qualcuno), bensi' un iniziativa costruita su alcuni pilastri.

Che reggano o no e' difficile dirlo in questo mercato difficile (ma ho riportato altre positive esperienze simili non a caso), pero' sento comunque di augurare un buon futuro, sperando porti davvero cose nuove.

Edited 21 Dic. 2015 10:05
BlueEagle 21-12-15 12.35
Cyrano ha scritto:
avete in programma un modello home con arranger?

Per quanto riguarda l'accompagnamento automatico c'è l'app XMURE che potrà essere scaricata gratuitamente dagli utenti Dexibell.

E' qualcosa che va oltre l'arranger, che usa come accompagnamento delle tracce audio totalmente controllabili in tempo reale e con un riconoscimento accordi molto evoluto, fatto da chi ha sviluppato strumenti arranger per una vita. emo