Aumenti pazzeschi in arrivo

WTF_Bach 29-10-21 21.52
@ benjomy
Scusa ma….
..
Se non cambio tastiere e macchine…,
Con coss gioco??emo
Non farmelo dire…emoemo
giosanta 29-10-21 22.04
valenciano ha scritto:
In questo periodo sto partecipando ad un corso di fotografia (mi e' nata la passione da due o tre anni),
e sto notando forti aumenti anche in questo settore.
Perfino gli obiettivi cinesi compatibili Canon (sono validi e costavano meta' prezzo) sono praticamente raddoppiati, e gli originali son saliti di circa il 30%

Lasciamo perdere, qui potrei scrivere un trattato...
giosanta 29-10-21 22.09
paolo_b3 ha scritto:
Ma ci hai fatto bene i conti?...

io si e, secondo me, al di fuori dei casi che citi, non conviene, ma i soldi non si contano si "pesano", con una bilancia che è tragicamente soggettiva.
1paolo 29-10-21 22.57
@ benjomy
Scusa ma….
..
Se non cambio tastiere e macchine…,
Con coss gioco??emo
Con … com’è già che si chiama adesso la Fiat?
F CA..emoemoemo
divicos 29-10-21 23.29
Mi accodo!

Ho comprato Dexibell S7pro, ex demo negozio, a rate. Poco più di 70€/mese per 20 rate. Numa Organ 2 invece lo presi usato a 650€, ormai 4 o 5 anni fa. Così come usato è tutto il resto dell’attrezzatura che ancora ho (casse, mixer, basso, amplificatore, batteria, microfoni, supporti, etc..).

La Grande Punto 2006 che ancora guido l’ho presa nel 2008, usata (credo fosse un rientro da un leasing) con 50k km, a 10.000€ su per giù. Quell’allestimento costava nuovo 17.500. Adesso di km ne ha 270.000 e vale sì e no 2000€. Ma funziona ancora bene, fa agevolmente i 20km/L (trovatemi un’auto nuova che lo fa..), e quindi non la butto, nonostante non possa già più circolare, ad esempio, in tutta l’area metropolitana di Milano.

Quest’estate ho comprato un catorcio di Honda Slr del 1997, per 700€. Catorcio perché tenuta male, ferma da tre anni, e con molti componenti da sostituire. Ma con motore in ottime condizioni e 30.000 km. Dopo due mesi passati pian pianino a smontarla da me un pezzo alla volta, ho sostituito tutto il vecchio/rotto/non originale, rimessa in funzione, e iscritta al registro storico FMI, il tutto spendendo altri 1000€ circa. Dovessi venderla ora, 2500 li vale. Forse anche qualcosa in più.

Fosse per me, le auto le comprerei solo di almeno 15 anni fa. Quando la meccanica era già al suo massimo, e l’elettronica presente ma non predominante. Ma è chiaro che le attuali tendenze elettriche mi costringeranno a rivedere presto questa mia posizione.
MarcezMonticus 29-10-21 23.36
@ benjomy
Scusa ma….
..
Se non cambio tastiere e macchine…,
Con coss gioco??emo
Lego?
Fabri72 30-10-21 01.15
mima85 ha scritto:
Ho una Honda Civic del 2000, la possiedo da 12 anni (comprata usata), ancora oggi va come un violino e me la tengo stretta finché non mi molla con i pistoni per terra.

Auto giapponesi e di quel periodo sono tra le più longeve.
Oggi, solo per fare un esempio: tra start and stop, adas e compagnia bella, ad blue, filtro antiparticolato, volano bi-massa, devi farti il segno della croce. Se devi cambiare la batteria spendi il doppio rispetto a prima (e devi recarti in officicina per farlo) idem per il gas del clima (costo doppio). Ti si fotte un radar e ce l'hai in un piede. In passato nessuno sapeva cosa fosse rifare la frizione e nel caso non era un bagno di sangue peraltro magari non dopo soli 80.000 km.

Negli ultimi 10 anni alle auto hanno aggiunto solo minchiate.
Freno a mano a pulsante, luci e tergi automatici ecc.
Recensioni a sparare minchiate sulla nuova firma luminosa (i fari) e sul nuovo badge (lo stemma del marchio) ma soprattutto sul sistema multimediale pieno di schermi che diventeranno neri.

Calandrone di plasticaccia anche su vetture premium. Superfici dell'abitacolo in nero lucido che si rigano appena le guardi. Grigliette di plastica posticce attaccate ai paraurti. Finti scarichi, finte prese d'aria, stereo che ti fa sentire il rumore di un v8 a bordo di un 6 cilindri diesel.
Mi viene in mente Mauro Biglino: "Facciamo finta che"
Negli anni '90 la gobba sul cofano della Clio 1.8 16v (e poi della Williams) non era "facciamo finta che"

Mima, visto come suoni, per te ci vorrebbe una Honda Concerto.

mima85 ha scritto:
Questo stato di cose deve finire, ma finché le aziende continueranno ad essere incentivate da noi stessi consumatori a comportarsi così, non cambierà nulla. Il potere per fargli cambiare direzione ce l'abbiamo in mano noi, dobbiamo solo usarlo.

Sulla obsolescenza programmata nicchiano. Insieme all'acqua sporca ogni volta buttiamo il bambiniello. Però rompono il belino con la transizione all'elettrico. Impatto zero un paio di palle, tanto per cominciare le auto pesano 3 quintali in più. Sull'estrazione delle materie prime sarà una speculazione ad impatto zero finché i primi furbi non si saranno arricchiti. Dopo emergerà il problema dell'ecosostenibilità in fase di estrazione e in fase di smaltimento.
Anche se esistesse un processo etico, questo verrà puntualmente by-passato nell'ottica del massimo profitto.

Per ridurre l'inquinamento assumiamo persone che son costrette ad andare al lavoro in bici percorrendo strade statali indossando gilet arancioni per non essere presi sotto. Prevedo che con la forza che dimostrano questi giovani ragazzi, prima o poi ci faranno il mazzo e i ruoli si invertiranno.

A proposito di rifiuti: Io personalmente nel quotidiano inquino prevalentemente consumando acqua nelle bottiglie di plastica, non so voi. Quella sarebbe una delle prime voci da abolire. Se di detersivo butto 6 bottiglie l'anno, di acqua il consumo è 100 volte tanto.

È il concetto di riparabilità che si è perso, di costruzione modulare.
A questo imporrei quello di standardizzazione. Fammi pagare il doppio una lavatrice. Dimmi che il tal pezzo dura 5 anni, ma mettimi un display che mi dica cosa devo far sostituire al tecnico o, se me la sento, cosa posso sostituire io. Non si può buttare il 100% del volume per un 5% di parte danneggiata. Intanto, ormai quanti elettrodomestici si producono qui? Arriva un bancale dall'oriente e il resto è solo movimentazione. Su una lavastoviglie importata che a noi clienti costa 300€ quale sarà il margine che rimarrà ai lavoratori italiani?

Una volta di un prodotto trovavi i ricambi per decenni. Ora acquisti un prodotto e dopo pochissimo i ricambi diventano una chimera.

Compro gli spatzle in un supermercato. Vedo involucro in cartone e la scritta: nuovo imballo ecologico. Lo apro e ... dentro trovo l'imballo in plastica!!!
Raga, il marketing è a livelli infimi, idem l'informazione.
Fabri72 30-10-21 02.56
@ 1paolo
Con … com’è già che si chiama adesso la Fiat?
F CA..emoemoemo
Fuca!
P.S. Anche il nome Stellantis sortisce l'effetto delle fave di fuca
soicaM 30-10-21 07.12
emo
paolo_b3 30-10-21 08.49
@ wildcat80
La mia era stata una scelta strategica. Avevo messo in preventivo di fare 25 mila km annui senza pensieri, dopo averne fatto 73 mila sono tornato a casa e da settembre 2019 ho fatto 5 mila km.
Chiudendo la partita iva nel 2020, non mi sarei potuto portare dietro quel contratto. Ho fatto due conti: macchina perfetta, i km fatti tutti in autostrada GeMi, loro volevano 10 mila euro con 2 anni di garanzia completa, con la stessa cifra non avrei trovato la stessa macchina, ma l'avrei trovata più vecchia, con più km e senza la stessa garanzia.
Alla fine è stato un affare, contando che oggi la stessa macchina viene quotata 10400 euro più passaggio (700 euro e spicci) e lo scorso anno andava 11500...
Totale acquisto macchina 21 spaccati.
Questo ci può stare, perchè a gennaio 2020 le vendite sono crollate. Comperavi il nuovo con sconti fino al 40% sul prezzo di listino.
In linea di principio è molto difficile insinuarsi tra le maglie della rete di vendita delle automobili. Non dico che facciano cartello, ma è evidente che le varie formule di vendita conducono allo stesso risultato economico.
paolo_b3 30-10-21 08.56
@ Fabri72
mima85 ha scritto:
Ho una Honda Civic del 2000, la possiedo da 12 anni (comprata usata), ancora oggi va come un violino e me la tengo stretta finché non mi molla con i pistoni per terra.

Auto giapponesi e di quel periodo sono tra le più longeve.
Oggi, solo per fare un esempio: tra start and stop, adas e compagnia bella, ad blue, filtro antiparticolato, volano bi-massa, devi farti il segno della croce. Se devi cambiare la batteria spendi il doppio rispetto a prima (e devi recarti in officicina per farlo) idem per il gas del clima (costo doppio). Ti si fotte un radar e ce l'hai in un piede. In passato nessuno sapeva cosa fosse rifare la frizione e nel caso non era un bagno di sangue peraltro magari non dopo soli 80.000 km.

Negli ultimi 10 anni alle auto hanno aggiunto solo minchiate.
Freno a mano a pulsante, luci e tergi automatici ecc.
Recensioni a sparare minchiate sulla nuova firma luminosa (i fari) e sul nuovo badge (lo stemma del marchio) ma soprattutto sul sistema multimediale pieno di schermi che diventeranno neri.

Calandrone di plasticaccia anche su vetture premium. Superfici dell'abitacolo in nero lucido che si rigano appena le guardi. Grigliette di plastica posticce attaccate ai paraurti. Finti scarichi, finte prese d'aria, stereo che ti fa sentire il rumore di un v8 a bordo di un 6 cilindri diesel.
Mi viene in mente Mauro Biglino: "Facciamo finta che"
Negli anni '90 la gobba sul cofano della Clio 1.8 16v (e poi della Williams) non era "facciamo finta che"

Mima, visto come suoni, per te ci vorrebbe una Honda Concerto.

mima85 ha scritto:
Questo stato di cose deve finire, ma finché le aziende continueranno ad essere incentivate da noi stessi consumatori a comportarsi così, non cambierà nulla. Il potere per fargli cambiare direzione ce l'abbiamo in mano noi, dobbiamo solo usarlo.

Sulla obsolescenza programmata nicchiano. Insieme all'acqua sporca ogni volta buttiamo il bambiniello. Però rompono il belino con la transizione all'elettrico. Impatto zero un paio di palle, tanto per cominciare le auto pesano 3 quintali in più. Sull'estrazione delle materie prime sarà una speculazione ad impatto zero finché i primi furbi non si saranno arricchiti. Dopo emergerà il problema dell'ecosostenibilità in fase di estrazione e in fase di smaltimento.
Anche se esistesse un processo etico, questo verrà puntualmente by-passato nell'ottica del massimo profitto.

Per ridurre l'inquinamento assumiamo persone che son costrette ad andare al lavoro in bici percorrendo strade statali indossando gilet arancioni per non essere presi sotto. Prevedo che con la forza che dimostrano questi giovani ragazzi, prima o poi ci faranno il mazzo e i ruoli si invertiranno.

A proposito di rifiuti: Io personalmente nel quotidiano inquino prevalentemente consumando acqua nelle bottiglie di plastica, non so voi. Quella sarebbe una delle prime voci da abolire. Se di detersivo butto 6 bottiglie l'anno, di acqua il consumo è 100 volte tanto.

È il concetto di riparabilità che si è perso, di costruzione modulare.
A questo imporrei quello di standardizzazione. Fammi pagare il doppio una lavatrice. Dimmi che il tal pezzo dura 5 anni, ma mettimi un display che mi dica cosa devo far sostituire al tecnico o, se me la sento, cosa posso sostituire io. Non si può buttare il 100% del volume per un 5% di parte danneggiata. Intanto, ormai quanti elettrodomestici si producono qui? Arriva un bancale dall'oriente e il resto è solo movimentazione. Su una lavastoviglie importata che a noi clienti costa 300€ quale sarà il margine che rimarrà ai lavoratori italiani?

Una volta di un prodotto trovavi i ricambi per decenni. Ora acquisti un prodotto e dopo pochissimo i ricambi diventano una chimera.

Compro gli spatzle in un supermercato. Vedo involucro in cartone e la scritta: nuovo imballo ecologico. Lo apro e ... dentro trovo l'imballo in plastica!!!
Raga, il marketing è a livelli infimi, idem l'informazione.
Sappiamo bene che c'è bisogno di una nuova spinta per rilanciare l'economia mondiale affetta da anni dalla crisi della sovrapproduzione. Quindi non rimane che buttare ciò che funziona per comperarlo nuovo.

Mi secca un po' quando cercano di convincermi che è una scelta per l'ecologia e la salvaguardia dell'ecosistema.

Faccio un banale esempio, ci martellano ad ogni piè sospinto sulla necessità di non sprecare l'acqua, devo chiudere il rubinetto quando mi spazzolo i denti ecc ecc, bene, il 90% dell'acqua potabile che si consuma nel mondo viene utilizzato dalle industrie manifatturiere. Lascio a voi le deduzioni...
zaphod 30-10-21 10.36
paolo_b3 ha scritto:
Faccio un banale esempio, ci martellano ad ogni piè sospinto sulla necessità di non sprecare l'acqua, devo chiudere il rubinetto quando mi spazzolo i denti ecc ecc, bene, il 90% dell'acqua potabile che si consuma nel mondo viene utilizzato dalle industrie manifatturiere.

come allo stesso modo le automobili sono responsabili di una piccola parte dell'inquinamento globale, in confronto gli allevamenti di mucche sono bombe ecologiche, tra gas serra (metano delle flatulenze), antibiotici, lavorazione e trasporto delle carni... (e io non sono vegetariano, ma bisogna essere obiettivi)
paolo_b3 30-10-21 10.38
zaphod ha scritto:
come allo stesso modo le automobili sono responsabili di una piccola parte dell'inquinamento globale,

Ti sei mai chiesto perchè ad aprile il problema della concentrazione delle polveri sottili di colpo non è più così incalzante?
MicTastiera 30-10-21 11.25
Come siete passati dall'aumento dei prezzi delle tastiere alle auto di 20/30 anni fa non l'ho mica capito! emo

In ogni caso, OT per OT, vi faccio notare che un'automobile ha anche una serie di funzioni di sicurezza non trascurabili.
Siete sicuri che una frenata d'emergenza, magari con asfalto leggermente umido e strada non perfettamente in piano, fatta con un'auto di 20 anni fa o una di oggi sia la stessa cosa?
Le conseguenze di un tamponamento laterale in città? In che condizioni è un airbag montato 20 anni fa? Se ne hai bisogno funziona?

Non passiamo da un eccesso all'altro.
Un'auto di 20/25 anni fa non è sicura come un'auto di oggi o di 10 anni fa.
Per trasportare i polli in campagna, spesa 1 volta a settimana a 5 km da casa ok, rischio limitato.
Ma per tragitto casa / lavoro quotidiano io non la userei.
È una questione di salute e di sicurezza (vostra oltre che degli altri utenti della strada), non di consumismo. emo
zaphod 30-10-21 11.32
@ paolo_b3
zaphod ha scritto:
come allo stesso modo le automobili sono responsabili di una piccola parte dell'inquinamento globale,

Ti sei mai chiesto perchè ad aprile il problema della concentrazione delle polveri sottili di colpo non è più così incalzante?
ahimè, qui mi pungi sul vivo... abito in un posto dove non arriva il metano, ma c'è una reta alimentata dal gpl (ci sono due bomboloni in una zona defilata - defilata ma non troppo, perchè qualcuno che ci abita vicino c'è).
Ebbene, la scelta per scaldarmi casa era spendere 600 e passa euro al mese con il gpl o mettere una caldaia a legna e spenderne 200... mi rendo conto di contribuire alle polveri sottili. Ma in 15 anni che abito qui ho risparmiato un bel po'.
Raptus 30-10-21 11.39
@ zaphod
paolo_b3 ha scritto:
Faccio un banale esempio, ci martellano ad ogni piè sospinto sulla necessità di non sprecare l'acqua, devo chiudere il rubinetto quando mi spazzolo i denti ecc ecc, bene, il 90% dell'acqua potabile che si consuma nel mondo viene utilizzato dalle industrie manifatturiere.

come allo stesso modo le automobili sono responsabili di una piccola parte dell'inquinamento globale, in confronto gli allevamenti di mucche sono bombe ecologiche, tra gas serra (metano delle flatulenze), antibiotici, lavorazione e trasporto delle carni... (e io non sono vegetariano, ma bisogna essere obiettivi)
Dirò una cosa non popolare, come al solito, ma vi siete mai chiesti perché nessuno parla di metanizzare (se proprio non si può elettrificare) almeno i trasporti pesanti?

Io vivo vicino ad una autostrada, ci sarà una concentrazione giornaliera di camion / auto almeno di 10 a 1. Nessuno ne parla perché, costretti dagli Agnelli ad avere un'economia basata sul trasporto su gomma, se tocchiamo i camion fermiamo l'Italia.

Poi vengono a fare le pulci che le auto inquinano, non so se avete mai provato a stare in mezzo ai camion, quando lavoravo in zona industriale ogni sera tornavo a casa con uno strato di diversi millimetri di polvere NERA sul cofano della macchina. Tutta roba che inevitabilmente finisce nei polmoni.

In pieno stile Ilva di Taranto (qua in Veneto potrei citare Polesine Camerini, Marghera, le PFAS vicentine), pur di avere uno stipendio per mangiare la gente sacrifica la propria salute, non pensando che quei soldi non se li potrà godere nessuno. Nemmeno i figli dato che da noi la mia generazione ha una percentuale di magagne di salute assurda rispetto ai nostri genitori.
zaphod 30-10-21 12.07
MicTastiera ha scritto:
Siete sicuri che una frenata d'emergenza, magari con asfalto leggermente umido e strada non perfettamente in piano, fatta con un'auto di 20 anni fa o una di oggi sia la stessa cosa?
Le conseguenze di un tamponamento laterale in città? In che condizioni è un airbag montato 20 anni fa? Se ne hai bisogno funziona?

questo è un buon argomento. A volte il rischio è essere "come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro"
miiii che citazzzzzione emo
giosanta 30-10-21 12.09
Raptus ha scritto:
Dirò una cosa non popolare, come al solito...

Pure io.
Dimentichi che noi abbamo gli unici ambientalisti al mondo che si oppongono alla costruzione di una ferrovia (elettrica e quasi tutta in galleria) le cui proteste hanno come sfondo dei bellissimi viadotti autostradali, sui quali non hanno avuto nulla da dire, transitati da centinaia di TIR alimentati a Chanel n.5. che promanano i loro salubri effluvi nei boschi circostanti.
d_phatt 30-10-21 12.38
giosanta ha scritto:
le cui proteste hanno come sfondo dei bellissimi viadotti autostradali, sui quali non hanno avuto nulla da dire, transitati da centinaia di TIR alimentati a Chanel n.5. che promanano i loro salubri effluvi nei boschi circostanti.

emo
cecchino 30-10-21 12.54
@ giosanta
Raptus ha scritto:
Dirò una cosa non popolare, come al solito...

Pure io.
Dimentichi che noi abbamo gli unici ambientalisti al mondo che si oppongono alla costruzione di una ferrovia (elettrica e quasi tutta in galleria) le cui proteste hanno come sfondo dei bellissimi viadotti autostradali, sui quali non hanno avuto nulla da dire, transitati da centinaia di TIR alimentati a Chanel n.5. che promanano i loro salubri effluvi nei boschi circostanti.
Tu ci scherzi su, ma di questo passo il n. 5 finirà per costare meno del gasolio emo