bluesboy ha scritto:
Intendo quale "sommatoria" (hardware+software) in stretto rapporto qualità/prezzo consente di far girare bene e sfruttare al massimo le potenzialità di programmi professionali terzi non di proprietà Apple?
Ma guarda, il problema è che si "cambia", a mio parere, quando si percepisce una carenza nel sistema che si adopera. Io sono informaticamente nato con Apple (Mac II Si, proc. Motorola 68030) perchè il mio software di riferimento, ovvero Archicad (allora si chiamava Radar Ch) girava solo su quelli. Poi, negli anni, questi software, come Photoshop, sono diventati multipiattaforma ed ho voluto / potuto quindi sperimentare una macchina Windows.
Nessuna tragedia: programmi e SO licenziati, tutto ok ma, pur se l'abisso che esisteva tra OS 7 e Dos 3.3 appartiene ora al regno degli incubi ancestrali, ho continuato a preferire, per tanti motivi, l'ambiente Mac. Non sarei neppure in grado di dirti con estrema precisione il differenziale di costo dell'hardware, ma quello che è certo è che sommato ai costi del software si annichilisce.
Per quello che puo valere posso tuttavia dirti che faccio girare Archicad e Photoshop, ultime versioni, su un MacBook Pro 2012, ma con 16 Gb di RAM e SSD.
In ogni caso, ripeto, se ti trovi bene, secondo me non hai nessuna ragione per cambiare, salvo un legittimo desiderio di sperimentazione, ma è un aspetto che esula dalla pratica lavorativa quotidiana. Tanti colleghi con i quali lavoro sistematicamente vedono il mio Mac, ne sono incuriositi, ma non gli passa neppure per l'anticamera del cervello di cambiare un sistema di lavoro consolidato che conoscono da anni e su cui campano, e men che mai viene voglia a me di fare proselitismo, che di Apple non sono ne socio ne azionista. Io invece ho voluto, in parte, sperimentare se il vituperato Windows fosse 'sta schifezza. Lo era? No, assolutamente. Funziona bene? Si, assolutamente. Da preferire al Mac OS? No, assolutamente. Per me, ovvio.
bluesboy ha scritto:
Ecco questo è per me il vero fulcro della questione...
"Professionale" è un aggettivo usato spesso, quasi sempre, a sproposito. Per me vale esclusivamente nella sua accezione letterale. Quindi se risponde ai miei bisogni di lavoro è professionale, cosi come lo sono, se utilizzati per gli scopi per cui sono stati progettati, un furgoncino ed un autoarticolato. Esulando dall'ambito professionale la relatività assoluta del rapporto costo - valore rende qualsiasi discussione in merito quantomeno evanescente, se non del tutto sterile.
Nello specifico musicale tuttava non posso esserti utile. I VST li detesto, il computer lo uso per lavoro per lunghe ore e in un momento di svago non voglio vederlo neppure in cartolina. Preferisco inebriarmi dell'effluvio di legno ed olio che promana dal mio Hammond indegnamente posseduto, qualche sinth analogico (incidentalmente, ma quello che importa per me, fossero anche digitali, è che siano "fisici"), il piano (digitale perchè lo spazio è quello che è ed i miei orari mi obbligano alla cuffia). Dal Mac mi faccio aiutare per i programmi di apprendimento e notazione musicale e al limite per registrare. Stop.