wildcat80 ha scritto:
attivi un meccanismo di tipo autoimmune
11 anni fa mi tagliai con un vetro rotto. Per sicurezza andai al PS, c'era una dottoressa tanto bella quanto scorbutica. Ordinò all'infermiera la profilassi. Mi iniettò le immunoglobuline su una chiappa e il vaccino antitetanico sull'altra, insieme. Dopo alcuni mesi, a seguito di vari e improvvisi malesseri, mi fu diagnosticata la tiroidite di Hashimoto. Inutile raccontare il seguito, alcuni medici dicevano che era colpa del vaccino, altri no. Fatto sta che prima di quel giorno al PS, infortunio a parte, ero sano come un pesce.
Nel 2016 mi trovavo nel bel mezzo del focolaio di meningite fiorentina, ero sempre sui bus stracolmi, ero terrorizzato. Mi toccò vaccinarmi giocoforza, per fortuna senza conseguenze.
Appartengo alla generazione di chi aveva il medico della "mutua", colui che ti visitava sempre e a volte effettuava anche piccoli interventi ambulatoriali, al contrario dei medici di base odierni che, se va bene, scribacchiano un esame diagnostico senza premurarsi minimamente di un controllo visivo.
I protocolli, secondo me, sono stati la rovina della nuova frontiera medica. Si delega tutto ai macchinari, alla radiologia. Il rapporto medico-paziente non esiste più. Forse se al posto di quella bella quanto arrogante gnocca ci fosse stato il vecchio medico della mutua (ormai in pensione da tempo, si è ritirato in campagna, fa il contadino), forse si sarebbe premurato di dare un'occhiata al taglio sulla mano e forse, forse - col senno del poi - al posto del vaccino mi avrebbe accompagnato alla porta rassicurandomi con una pacca sulla spalla che "tranquillo, è solo un graffio".