superbaffone ha scritto:
col senno di poi è semplice, penso a cosa sarebbe successo se in tempi non sospetti avessero chiuso le scuole e le attività, la gente si sarebbe scesa in strada, alla fine qualsiasi cosa venga fatta c'è sempre il modo di criticare
La mia considerazione non era rivolta all'Italia, primo paese ad intervenire quando i contagi erano su numeri ancora relativamente bassi (la prima zona rossa ecc), ma agli altri paesi.
Alla Spagna, che in piena emergenza italiana e gia' con un numero significativo di contagi, consentiva le manifestazioni dell'8 marzo (fatali per Madrid)
Alla Francia, che faceva la stessa cosa, permetteva addirittura una manifestazione di 3500 persone vestite da puffi sotto lo slogan "noi puffiamo il coronavirus", e quando con un alto numero di contagi, prendeva le prime timide misure, ma consentiva il primo turno delle elezioni municipali (fermando poi il secondo turno).
Al Regno Unito, che addirittura parlava di "immunita' di gregge".
Agli Stati Uniti, che invece dicevano che l'epidemia era una fake news..
Tutti paesi che in nome dell'economia trovavano scuse per non prendere le dovute misure, quando in Italia era gia' emergenza, e si era capito che questa roba avanzava in modo pericoloso.
Ci prendevano addirittura in giro : canal+ francese veicolava quello schifoso video del pizzaiolo italiano che tossiva sulla pizza e contagiava la gente (poi ritirato dopo aver capito la gravita' dell'offesa).
Un conduttore inglese diceva che l'Italia ha fatto il lockdown perche' gli italiani non hanno voglia di lavorare.
Ma anche noi avevamo il nostro servo dell'economia che tuonava contro le misure. Si chiama Sgarbi e diceva che era "il virus del buco del culo" e che bisognava riaprire subito i teatri, e tornare alla vita normale, e che virologi e biologi erano guru e santone (l'esperto in epidemie e' lui?).
C'era una parte di poteri forti (quelli che controllano i media) che faceva pressione per non mettere in atto le misure drastiche per fronteggiare il virus.
Anche la Svizzera inizialmente si appellava all'immunita' di gregge (perlomeno e' cio' che riportavano alcuni giornali italiani).
Quindi non e' una cosa del senno di poi, perche' tutti i paesi elencati, e gli atteggiamenti descritti, sono avvenuti quando in Italia la situazione era gia' nota.. : ma pur di non ammettere che si doveva intervenire (mettendo a rischio l'economia) si inventavano le scuse piu' disparate negando l'evidenza.
Il segnale di queste pressioni lo abbiamo avuto solo ieri, quando in piena pandemia mondiale, con numeri da ecatombe, Renzi se ne e' uscito fuori con un bel "riapriamo scuole e imprese"