Un aggiornamento della situazione, per coloro i quali stavano seguendo in particolare l'
affaire Encore Electronics.
Innanzitutto non ho più il Jupiter 8, l'ho venduto. I motivi sono questi:
1) Le esperienze passate riguardo alla sua manutenzione, di cui ho già largamente parlato in questo thread, mi hanno tolto la voglia di metterci ancora dentro le mani. E in futuro prima o poi sicuramente l'avrei dovuto fare. È un synth vintage e come tale può dar magagne da un momento all'altro. Non di rado mi faceva quasi paura accenderlo ed usarlo, per timore di incappare in altri problemi.
2) Quel che dirò forse sarà un sacrilegio, ma per me è così. Il suo suono, perlomeno del modello specifico in mio possesso e magari per colpa della componentistica vecchia, non raramente mi dava l'impressione di essere un po' "sgonfio". Pur sempre molto bello, setoso, elegante e di classe, su questo non ci piove. Ma non di rado lo trovavo di poco impatto, specie se usato in single mode (in dual suonerebbe bene anche una Casio, ma a spese della polifonia dimezzata). Spesso mi sono ritrovato a preferire il suono più diretto, robusto e preciso del mio Jupiter 6 modificato. Ripeto, non sto assolutamente dicendo che il Jupiter 8 suoni male, anzi tutt'altro, ma quando ho sentito il suono dell'OB-8, ripensando al Jupiter 8 la mia impressione è stata "cacchio, eccola qua la ciccia che stavo cercando!".
3) La storiaccia con la Encore Electronics, unita al punto 1, mi ha scoraggiato.
4) Ora, appunto, ho un Oberheim OB-8. Che suona diverso dal Jupiter 8, ma le mie orecchie lo gradiscono di più come detto sopra. Questo ha reso il Jupiter 8 ridondante, perché come si dice, "un pollaio è troppo piccolo per due galli". Perlomeno il
mio pollaio.
Intendiamoci, il Jupiter 8 nonostante i punti elencati sopra mi piaceva e neanche poco, però la situazione cominciava a non avere più senso, specialmente considerando che ormai quel synth non lo stavo più usando da un bel po' di tempo. È vero, accarezzavo anche solo l'idea di averlo pur senza usarlo. Ma ad un certo punto, va bene "dare ascolto al cuore", però ho dovuto anche pensare in modo razionale, e fare i conti con la mia coscienza che mi ricordava i soldi che ho speso per comprarlo. Relativamente pochi rispetto ai prezzi a cui si trova normalmente, ma si trattava pur sempre di 4'700 euro. E dopo aver speso quella cifra, tenere fermo un synth del genere solo per il piacere di averlo, no, non aveva veramente senso.
Così, molto a malincuore e dopo vari pensamenti e ripensamenti, l'ho messo in asta. 2 giorni dopo un tizio mi ha fatto la classica offerta che non si può rifiutare, e allora ho fatto l'unica cosa che era sensato fare, accettarla. Non solo sono rientrato completamente con la spesa iniziale per l'acquisto del Roland, ma col guadagno netto della differenza mi ci sono ripagato quasi tutto l'OB-8. Adesso è come se l'Oberheim l'avessi preso per 500 euro, il che mi fa vedere tutto in modo molto più leggero. Me ne pentirò? Forse, anzi probabile, nel caso mi fascerò la testa quando sarà rotta. Ma adesso mi va bene così, ed il pensiero che quel Jupiter ora verrà usato da qualcun altro per far musica e non solo come mero oggetto da collezione mi rincuora.
Questo per ciò che concerne l'ormai non più mio Jupiter 8. Per quanto concerne la Encore Electronics e tutta la storia demenziale del loro cosiddetto "supporto tecnico", ho avviato una bella campagna di sputtanamento. E per farlo niente meglio che iniziare con un bel
thread su Gearslutz, dove racconto con tanto di cronistoria cos'ha voluto dire per me avere avuto a che fare con quella pseudo-azienda.