LittleApple ha scritto:
Giardini l'ho riletto con attenzione. Quel link proprio non dice nulla...
un altro spunto di riflessione:
L'anno di Leone XIII. "Humanum Genus": una grande enciclica contro la massoneria
Massimo Introvigne
Già in una serie di note precedenti abbiamo cercato di prendere sul serio l'invito di Benedetto XVI a ricordare nel 2010 "l'anno di Leone XIII" (1810-1903), di cui ricorre il bicentenario della nascita, rileggendo i suoi testi fondamentali. Nell'elenco delle sue nove encicliche fondamentali (ne scrisse ben 86) proposto dallo stesso Leone XIII nell'enciclica Pervenuti all'anno vigesimoquinto del 1902 figura la Humanum Genus, a tutt'oggi il più ampio testo del Magistero cattolico sulla massoneria.
La Chiesa Cattolica ha pubblicato, dal 1738 al 1983, ben 586 documenti di condanna della massoneria. Il più recente a oggi –la Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la Dottrina della Fede, del 26 novembre 1983, che detta norme tuttora vigenti –è stato completato, il 23 febbraio 1985, da Riflessioni a un anno dalla dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblicate su L’Osservatore Romano, che costituiscono di fatto la «motivazione» della «sentenza» contenuta nella Dichiarazione. Le Riflessioni si collegano in esplicito all’enciclica Humanum genus di Leone XIII, del 20 aprile 1884, pur aggiungendo spunti ulteriori derivati dall’ulteriore approfondimento dello studio della massoneria e dai diversi atteggiamenti che essa ha assunto in alcuni Paesi nel secolo XX. La Humanum genus resta comunque un punto di riferimento fondamentale e imprescindibile per chiunque voglia conoscere e comprendere la posizione del Magistero in tema di massoneria.
1. Le due città
II testo di Leone XIII muove dalla dottrina delle due città, esposta da sant’Agostino (354-430) nel De civitate Dei. «Il genere umano –così inizia l’enciclica –si è diviso in due campi opposti,dei quali uno combatte senza posa in difesa della verità e della virtù, l’altro per quanto è contrario alla virtù e alla verità»: «il regno di Dio sulla terra, ossia la vera Chiesa» e «il regno di Satana». Il Pontefice si richiama esplicitamente al testo di sant’Agostino: «Due amori hanno generato due città, quella terrena, l’amore di sé fino al disprezzo di Dio; quella celeste, l’amore di Dio fino al disprezzo di sé» (De civitate Dei, libro XIV, cap. 17).
La dottrina agostiniana delle due città diventa chiave d’interpretazione storica: «in tutto il corso dei secoli, l’una [delle città] ha lottato contro l’altra». Ai giorni nostri, le forze anticristiane «sembrano cospirare con grande veemenza e tutte insieme mirare a uno sforzo comune, per istigazione e con l’aiuto di quell’associazione largamente diffusa e saldamente costituita, detta massoneria». La massoneria è così presentata come una sorta di centro di coordinamento e di elemento propulsore delle forze che si oppongono al cristianesimo.
Non appena la massoneria, nella sua forma moderna, si presentò e fu conosciuta, i Pontefici –ricorda Leone XIII –intervennero. La massoneria moderna nasce nel 1717. Pochi anni dopo, nel 1738, interviene la condanuna della Chiesa con la costituzione In Eminenti di Clemente XII (1652-1740), reiterata nel suo contenuto da tutti i Papi fino allo stesso Leone XIII; e