Recensione : secondo tempo....
Dove eravamo rimasti ? agli organi un po' loffi , certo ma piu' che degnamente utilizzabili.
Certo mancano i drawbars , ma non si puo' avere tutto dalla vita.
Veniamo al resto....
Non prima di passare per i piani elettrici ( piu' li sento e piu' godo )
compresi clavinet e compagnia ( con la giusta dose di faser )
I pad , nonostante non abbiano il calore dell'anologico puro ( e vorrei vedere ) sono tranquillamente utilizzabili.
Qualcuno con qualche marcato effetto " virus " che non dispiace fa' bella mostra di se'.
Nella sezione Sinth lead ho trovato effetti veramente raffinati !
Tutto questo senza rinunciare ai classici pad tipo " Jump " o moog " impressioni di settembre "
La pazziella dispone ( come tutta la serie XS ) della sezione MASTER veramente utile a chi lavora con piu' tastiere.
Capace di lavorare con 4 zone assegnabili consente un'editing completo dei banchi e dei control change delle zone di split e di ogni tastiera controllata via midi.
Dispone inoltre di un valido banco GM , ( lettura agevole dei midifile ) che devo dire potrebbe tivelarsi utilissima se si vuole utilizzare un midi come supporto o come sequenza aggiuntiva.
Una facile interfaccia di editing immediato dei suoni e delle performance fa' il resto.
Ma non e' tutto.
Paradossalmente questa macchina riesce anche ad accapararsi una fettina del settore arranger , che riesce a carpire con il suo arpeggiatore.
Questa funzione riconosce anche gli accordi piu' complessi , risultando , nel caso necessiti , veramente
utile a chi vuole usare la tastiera per un uso estemporaneo di one man band.
Conclusioni:
Che dire e' una tastiera valida sotto titti gli aspetti.
Nata per il live senza essere portata in modo predominante per l'utilizzo specifico ( organistico , arranger etc )
Forse il pianista puro storcera' un po' il naso per il tipo di tastiera pesata , ma si consolera' ascoltando la qualita' dei piani.....come dicono gli americani...
Fifty fifty