Io invece non sono d'accordo.
In effetti, 3d come questo (che è l'ennesimo della serie) finiscono quasi sempre per scadere in considerazioni "moralistiche" (o pseudo-tali) della serie:
"ai miei tempi, si che si faceva musica ... non come adesso" ...
"I giovani d'oggi non hanno le palle" ...
"ai miei tempi non avevamo nulla ... oggi tutti hanno la pappa pronta, si è perso il senso del sacrificio" ... ecc. ecc.
Tutti discorsetti ricorrenti, o meglio "ciclici" che da piccolo sentivo fare da mio nonno a mio padre, e poi da mio padre a me . . . e che talvolta mi ritrovo io stesso a fare a mia figlia (che ha quasi diciott'anni) . . . e che probabilmente lei farà ai suoi figli.
E così, di generazione in generazione,
"ai miei tempi si, che si sudava, era un'altra cosa, si faceva della vera musica ... mica quest'accozzaglia di note e "rumori" ... voi ragazzi oggi siete fortunati, avete tutto pronto senza fare sforzi, avete perso il senso delle cose ...".
E più di tutto:
"avete tanti strumenti, ma non sapete suonare . . . noi si che suonavamo" .
E invece non è vero.
Così come non era vero quando io ero ragazzo (anni '70).
Così come non era vero quando mio padre (che adesso non c'è più) era stato ragazzo.
Ogni generazione ha i suoi valori, i suoi problemi, le possibilità, le tecniche e le tecnologie del suo tempo, le proprie peculiari forme di espressione artistica ... ed anche il proprio modo di esprimere la propria anima attraverso la musica.
Nè più, nè meno come la mia generazione, quella di mio padre e quella dei miei nonni.
Oggi mi capita spesso di vedere ragazzi che si fanno in quattro, per suonare in spettacolini dove ad ascoltarli ci sono quattro gatti ... e si vede, si percepisce che ci mettono l'anima, come se suonassero al Madison.
Sento molti ragazzi di questo stesso Forum che il "fuoco sacro" della musica ce l'hanno eccome ... con tanta voglia di capire, di imparare, di confrontarsi ... disposti anche al "sacrificio" per suonare, per studiare ... insomma, per "fare musica".
Proprio come facevo io, senza strumenti miei fino ai trent'anni, senza il becco di un quattrino in tasca ... solo con tanta voglia di suonare, di imparare, di comporre "pezzi miei" .
Ci sono, è vero, anche quelli che "fanno i fighetti" con tanti strumenti, senza neppure suonarli . . . ma i "fighetti" c'erano anche ai miei tempi (quelli che giravano con i vestiti firmati e si compravano il rhodes perchè "faceva Ray Charles" ... uno di questi, stufo di quell'ingombrante aggeggio, me lasciò in prestito per anni
) e ci sono stati un po' in tutte le epoche.
La verità è che i ragazzi-musicisti di oggi vivono il loro tempo, con le possibilità, i mezzi e l'espressività di quest'epoca.
Tanti di loro amano la musica e ci credono, esattamente come la si amava e ci si credeva "ai miei tempi" .
Criticarli così,
"tout court", perchè magari possono permettersi di acquistare strumenti che un tempo costavano palate soldi, mi pare non solo ingeneroso, ma anche infondato.
La musica è sempre stata un'espressione culturale delle varie epoche.
Quest'epoca non fa eccezione.
La musica va sempre avanti.
I tempi passano, le mode cambiano, come pure le forme di espressione musicale . . . ma l'amore per la musica, il "sacro fuoco", quello rimane ciò che è sempre stato.
Considerazioni personali
Stefano
Edited 15 Gen. 2010 18:45